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sabato 23 febbraio 2013

Vivere nel cuore di Maria



Cenacolo Mariano
IV° Incontro
“Consacrazione a Maria”
Vivere nel cuore di Maria
Cosa si spinge a consacrarci a Maria? Perché ci consacriamo?
  Vivere pienamente la Consacrazione ci immette direttamente nella vita d’unione mistica di Maria, è la perfetta consacrazione a Lei donando se stesso, è avere la piena fiducia in Lei, e con la consapevolezza che si e trovata in Lei la vera vita che porta al Figlio e con il Figlio al Padre.
C’è differenza, però tra “l’atto di consacrazione” e la “Consacrazione vissuta” pienamente in Lei. Comunemente si dice che sia una pratica introdotta da Montfort,  ma pare che risale molto più indietro. Prendiamo in causa tre modelli, quello proprio di Montfort, di P. Kolbe e Chaminade. Montfort indica quattro punti principali: “Donare il corpo con le membra”; “L’anima con tutte le sue potenze”; “I beni esteriori, i beni spirituali e interiori: meriti, virtù, opere buone”. Lo Chaminade c’è lo indica come “ogni azione, facoltà e beni e al servizio di Maria affinché ne faccia per la maggior gloria di suo figlio”.  P. Kolbe, come sappiamo ci dice di affidare la nostra vita come “Cosa è proprietà Sua”. Anche se si discute sulle varie modalità di consacrazione, in diversi tempi composti, ma sembrano dire lo stesso messaggio, dare a Maria, il cuore, la mente e l’anima e ogni azione che compiamo, si capisce che bisogna eliminare quella parte che noi conosciamo se ci conosciamo interiormente che non ci aiuta a vivere a fondo questa consacrazione.  Questa consacrazione perfetta, ossia la consegna totale, decisiva e consapevole di sé a Maria non può ovviamente consistere solamente in un atto. Vivere la consacrazione, sarà una manifestazione sia esterna che interna e spirituale di vivere una vita spirituale a rispetto alla Vergine, è l’accettazione di una relazione particolare con Essa che ci obbliga a vivere uno stile di vita particolare. Come ad esempio lo stile di vita che si sceglie di professare nella professione religiosa che esso sia. Alla fine poco conta la formula che si vuol recitare, l’importante consiste nel vivere, nutrendosi quotidianamente, vivere ciò che dice. Come si acquista lo spirito di consacrazione, per dipendere totalmente da Lei? Questo non e un devozionalismo, ma un vivere per un fine! C’è lo dice sempre Montfort: Col fare tutte le azioni per,con,in Maria è per mezzo di Essa poterle fare più perfettamente  per mezzo di Gesù, con e per Lui. Questa quadruplice formula ci costituirà un crescendo efficacissimo verso l’unione mistica, indicandole  a vivissimi colori il motore che ad essa mi condurrà.


  Vivere nel cuore di Maria

Il Signore ti dia pace e gioia

martedì 5 febbraio 2013

Maria donna dell'umiltà

Cenacolo Mariano
 III° Incontro 
 “Vita di unione con Maria donna dell’umiltà” 
fr. Luciano
 Cosa vogliamo intendere con questo titolo? Cosa intendiamo noi per umiltà? Se non essere poveri interiormente, accettando e sottomettendoci alla volontà di Dio; E cose la volontà di Dio? Se non il suo progetto per noi? Certo l’umiltà ha radici molto più profonde e teologicamente una vita completamente donata nelle mani di Dio. “E il cosi detto scendere dai gradini, o forse si ha paura di non essere accettato e quindi mi devo far rispettare”? Dio mi ama così come sono, non c’è bisogno di essere il migliore, finché non sradichiamo tutto il nostro essere per noi stessi sarà difficile accettare anche una piccolissima “sfida”, io sono sicuro convinto che per arrivare a gradi mete bisogna partire dal basso, e sono certo che l’umiltà e il trampolino di lancio per la carità perfetta; Tutto questo ci è di esempio la Madre, la nostra Madre Maria in unione con la sua vita e quella del Figlio. Tutta la vita di Maria santissima - se si considera con attenzione - è una dimostrazione chiarissima della sua umiltà. “Tale virtù in lei fu così ineffabile che non può essere adeguatamente esaltata, perché né dagli uomini né dagli angeli fu mai sufficientemente compresa nella sua impenetrabile profondità”. "L'umiltà è fondamento e custode delle virtù", dice San Bernardo, e con ragione. Senza umiltà, infatti, non vi può essere alcun'altra virtù in un'anima. Anche se essa possiede tutte le virtù, tutte verranno meno se viene meno l'umiltà. Sant’Isacco riassume il suo trattato sull’umiltà in queste cose: “Dall’esilio, dalla povertà e dalla vita solitaria scaturiscono l’umiltà e la purezza di cuore”. Come allora vivere una vita di unione con Maria, se non conosciamo le miserie del nostro essere? Se Maria vive nel profondo della mia anima dove è presente. Avendo allora intimamente compreso questo, non posso restare indifferente. Lo Spirito Santo, che mi ha illuminato la mente, mi spinge pure ad agire in conformità. Se Maria e presente nella mia anima, la mia anima, a sua volta deve tenersi presente in Maria. È una presenza che esige presenza. Consapevolmente. Contraccambiare questo tipo di presenza di Maria in me deve essere un costante anzi continuo nutrirmi di Lei crescendo alla Sua presenza nell’unione intima con Lei. Concludiamo con san Luigi Grignon che dice: << Bada a non credere, o anima mia predestinata, che sia cosa più perfetta andare direttamente a Gesù, direttamente a Dio con l’opera tua e la tua intenzione: “L’opera tua, la tua intenzione, se tu vuoi andarci senza Maria, sarà di poco valore. Se invece ci vai per mezzo di Maria, allora è in te l’opera di Maria e quando fai e pensi sarà molto nobilitato e degno di Dio”>>. 
 Il Signore ti dia pace e gioia!

MEDITAZIONI

MEDITARE... Alcune semplici riflessioni sulla vita, per ritrovare serenità e armonia se stessi e con gli altri.... Illuminaci con la...