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domenica 30 dicembre 2012

La Famiglia come dono d'amore da non distruggere.

Il Signore ti dia pace e gioia!
DOMENICA DELLA SANTA FAMIGLIA.
La famiglia e sacramento d'amore, e scuola di fede, e maestra nell'affrontare le difficoltà, riprendiamo i valori della famiglia, l'incontrarsi, lo stare insieme, avere un momento per pregare insieme, è un dono la famiglia, la famiglia educa a saper vivere, ad affrontare le difficoltà, l'ascolto, la sottomissione, l'incontro, la comprensione, il perdonare questo rende una famiglia forte e unità, questo vale anche nelle comunità religiose, la fraternità, Francesco il poverello di Assisi amava la fraternità come famiglia , diceva che i frati dovevano essere, padri, fratelli con la tenerezza e la dolcezza di una madre, avendo cura gli uni per gli altri, le basi per una vita ricca e forte si basano tutto sull'esempio della famiglia e l'educazione ricevuta, la fede testimoniata, con la vita, i sacrifici fatti con amore per amore della propria famiglia, per i figli, la prima lettera di san Giovanni è magnifica quando parla dei ruoli della famiglia, il rispetto reciproco, per coloro che mi hanno dato vita per volontà del Signore, e noi lo sprechiamo, l'incontrasi in famiglia è il cenacolo di preghiera dove ci si confronta, si dialoga, si incoraggia, dove i cuori si uniscono, Santa famiglia di Nazaret fa che possiamo crescere sul tuo esempio, nell'umiltà, in carità, in grazia e nel perdono reciproco, parlavo di comunità religiose come famiglia spirituale, l'impegno e ancor più intenso, quale testimonianza io so dare come famiglia in comunità se esiste il proprio interesse, la famiglia si costruisce sulla sincerità, la fiducia reciproca, sottomissione reciproca, tanto più in una comunità religiosa che il loro esempio deve risplendere come lampada ardente, dove ogni cuore trova consolazione e accoglienza, ma prima la devo sperimentare all'interno della famiglia, della comunità, del lavoro, nella famiglia si dona la vita, si sperimentano i fallimenti, si espongono i limiti, tutto ciò e molto di più e grazie a come vivo l'ideale e i valori della famiglia, fuori posso testimoniare tutto ciò che voglio mascherandolo e strumentalizzandolo, ma si nota la non trasparenza dell'amore vicendevole, almeno che non si e veramente santi e dedicati al Signore che brucia ogni tappa di cattivo pensiero, il cammino e lungo, ma dove regna l'amore del Signore e la concordia e l'unione dei cuore tutto sopporta e tutto costruisce perchè la metà e quella celeste, Gesù si e fatto figlio perchè noi possiamo sentirci figli del figlio, fratelli tra noi, quindi figli del Padre, e sentirci un'unica famiglia in comunione con quella celeste, anche quella di Gesù ha dovuta affrontare più problemi, difficoltà e tribolazioni, come ancor oggi siamo immersi nelle difficoltà, dove c'è di modo lo sfascio della famiglia perchè ognuno vuole comandare, se non c'è umiltà di fondo non c'è comunione d'amore.... buona festa....



venerdì 28 dicembre 2012

Propositi per l'hanno che verrà...

Il Signore ti dia pace e gioia!

Stiamo per concludere un'anno, che sia di gioia, che sia di tristezza, che sia di tribolazioni, guardiamo avanti con lo sguardo di Gesù, sguardo di amore, di tenerezza, lasciamo indietro le delusioni, le amarezze, i rancori, le incomprensioni, andiamo avanti con l'amore, la carità, la misericordia, la dolcezza, lasciamo morire a se stessa la gelosia, l'invidia, la diffamazione, l'orgoglio, la superiorità, la superbia, rinasciamo con la sguardo mite e umile di quel Gesù che e nato per te e per tutti, lasciati cullare dall'amore dolcissimo di Maria, noi specialmente i religiosi non sono del mondo perchè hanno rinunziato ai beni di questa terra, ma l'invito e per tutti, non attaccatevi ai beni mondani, che sono passeggeri, mai beni celesti che durano l'eternità insieme allo sposo celeste, non c'è vita spirituale se vado dietro ai successi del mondo, alla gente che mi acclama, io seguo Gesù, e tu chi vuoi seguire il successo o l'amore di Cristo? Buona e santa giornata....
Il mondo ha bisogno di innamorati della Parola di Dio, che fanno innamorare, incantare,prima con la propria vita evangelica, poi proclamandola, non maestri, non professoroni, ma innamorati di Dio, buon cammino...

lunedì 3 dicembre 2012

Desiderio del Cielo...



Mentre ascoltavo radio Kolbe, La nostra Radio dei frati minori conventuali, e stava per iniziare e come introduzione al Santo Rosario c'era il canto mariano andrò a vederla un dì, ma ci pensate a queste parole, per un'attimo mi sono commosso .. perchè? ma ci pensate vedere la mamma Celeste che tra qualche giorno festeggiamo, vederla faccia a faccia, e ancora mi viene l'emozione, che bello sarà, vedere Gesù ... perciò in questo periodo vorrei far nascere nel mio piccolo cuore oppresso dalle passioni umane, che più passa il tempo e più mi rendo noto che non sono altro che fumo che il vento porta via, quel che rimane e solo quei piccoli gesti fasti con amore e magari neanche so di averlo fatto, se magari fossi umile, di dirigere il mio cuore, con il mio corpo e anima tutto rivolto per lui, cosi come san Francesco, non e facile, ma il desiderio non manca, una vita vissuta piena di glorie e vanità e altro, senza pensare minimamente a te caro Gesù, a cosa serve .... , come sarei felice se riuscirei a vivere questo natale come dovrebbe esserlo tutti i giorni nell'essere puri e umili di cuore amando e servendo il Signore per tutti i giorni della mia vita, che solo con la preghiera vicendevole si riesce a vivere, a voi tutti cari amici vi auguro ogni benedizione e grazia, che in questo tempo di Avvento possa il Signore per intercessione di frate Francesco e il beato Bonaventura da Potenza ad aiutarci a convertire il nostro sguardo nel sguardo amorevole di Dio di eterna misericordia.




Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 31 ottobre 2012

Chi ci separerà dall’amore di Cristo?

Cosa ci separerà dall'amore di Dio, Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Troviamo scritto nella Sacra Scrittura. Solo una cosa mi spaventa la mia volontà, amare o non amare, accettare o allontanarmi dal Signore, come farei ad allontanarmi dal mio Signore che mi fa star bene, anche se
sembra che non mi ami, ma invece mi tieni sul palmo della mano, perché non riesce a stare distante da me neanche un secondo, mentre penso che stare lontano da Lui sia cosa buona perché mi sento libero, e non penso a quando amore sto trascurando, se sapessi l'amore di Dio per me non mi distaccherei neanche un millesimo di secondo. Allora possiamo capire i Santi perché hanno così tanto amore ad offrirsi e donarsi totalmente a Lui, fino a dare la propria vita sul suo esempio, a spogliarsi di ogni cosa, a rinunciare ogni bene, ogni gloria umana, ad accettare ogni disprezzo e umiliazione, ad amare in maniera totalmente pura ad ogni creatura e questo san Francesco ci è da maestro, Invochiamo la guida dei santi affinchè ci trasmettono lo stesso amore che ha invaso loro per amare Dio al di sopra di tutto e di tutti. Pace e Gioia
.

Tag di Vita religiosa:

mercoledì 24 ottobre 2012

Lo stare con Dio…

Non sia la tua preghiera una meditazione solitaria, uno stare solo con i tuoi pensieri, ma un intimo incontro con Dio. Siamo spesso portati che dinanzi a lui gli scarichiamo tutto quello che abbiamo e una volta finito possiamo andare via, cosa buona, ma spesso non parliamo con Dio e delle sue grazie, dello stare con lui e di pensare all'eternità e il suo gaudio, a volte anche questo ci rende un pò giù di morale, invece di pensare alle cose del cielo, che ci fa respirare un pò di gioia, e la tua preghiera avrà tanto più valore quanto più il cuore pregherà assieme alle labbra. Non sia la tua preghiera un solo momento in cui mosso dallo fervore momentaneo di una bella esperienza fatta, ma che tutto ciò si possa trasformare nella tua vita, cosicché quel fervore iniziale possa essere sempre in te e poter gustare ogni momento la dolce presenza di Dio nella tua preghiera in ogni circostanza della giornata trasformata dal desiderio di rimanere in dialogo amoroso con Dio. La pace e la carità del Signore sia sempre con te e rimanga con te. Amen.

 

Tag di Vita religiosa:

La vita di preghiera di concede di trasformare la tua vita in un dono d’amore verso gli ultimi.

martedì 23 ottobre 2012

LA VOLONTA’ DI DIO

La volontà di Dio è vedere l’uomo investito del suo Spirito consegnato alla sua misteriosa operazione: compiere cioè quel mistero di riconciliazione rivelato a noi in Cristo. E’ la santità dell’uomo non si risolve nella decisione di assumere quel compito, nella risposta a quell’appello che viene dal desiderio di Dio di essere in comunione con gli uomini. Come si e capito ad un primo approccio il desiderio del Signore e volerci nella sua volontà che lo accettiamo totalmente e che viviamo con lui e per lui, ma in una piccola sfumatura direi che, per ricevere il suo spirito bisogna uscire da noi stessi e delle nostre convinzioni, e spogliarci dell’uomo vecchio, poi potremmo vivere di ciò scritto sopra.

martedì 9 ottobre 2012

Fammi strumento della tua pace!!!

Questa e una frase della preghiera semplice di frate Francesco, poche parole per dire grandi cose, una richiesta, un desiderio, che ha conquistato Francesco, che lo ha espresso in questa preghiera, che potrebbe essere un programma di vita, uno stile di preghiera, e non sono solo parole, e una preghiera che diventata vita, si respira in questa preghiera una gioia senza confini, un’ amore verso chiunque, si respira l’aria del cielo, dell’eternità, proviamola a ripetere lentamente lasciando stare per un momento le preoccupazioni momentanee e pensiamo al desiderio che ha colmato Francesco respirando l’amore di Gesù:


O Signore, fa' di me uno strumento della tua Pace: 

Dove è odio, fa' ch'io porti l'Amore. 

Dove è offesa, ch'io porti il Perdono. 

Dove è discordia, ch'io porti l'Unione. 

Dove è dubbio, ch'io porti la Fede. 

Dove è errore, ch'io porti la Verità. 

Dove è disperazione, ch'io porti la Speranza. 

Dove è tristezza, ch'io porti la Gioia. 

Dove sono le tenebre, ch'io porti la Luce. 

O Maestro, fa' ch'io non cerchi tanto: 

Essere consolato, quanto consolare. 

Essere compreso, quanto comprendere. 

Essere amato, quanto amare. 

Poiché sì è: 

Dando, che si riceve; 

Perdonando che si è perdonati; 

Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.


Meditandola più volte, e commovente ispira tanta bontà, tanto amore, ti porta ad un desiderio di amore, possa il serafico san Francesco concederci la grazia di aver un cuore sensibile da poter desiderare, il desiderio del cielo, nel silenzio e nell’umiltà, offrendo la nostra sofferenza umana e spirituale per ottenere frutti abbondanti di grazia. Amen.
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O Signore fammi strumento del tuo amore…

lunedì 17 settembre 2012

Signore che vuoi che io faccia?

Francesco di Assisi rivolse questa domanda al Signore. Anche per noi direi che la possiamo fare nostra, ogni qualvolta ci troviamo nelle difficoltà, quando al lavoro non sappiamo accettare l’altro, o ci sembra difficile accettare quella situazione, o quando non sappiamo come risolverla, affidiamola al Signore e diciamo come Francesco di Assisi, Signore che vuoi che io faccia?
Sembrano frasi scontate queste, sempliciotte, ma pensiamoci un momento, a volte facciamo grandi discorsi ma poi ci perdiamo, invece nelle cose semplici come ci ritroviamo sempre, ed ecco che Francesco ci viene incontro con la sua semplicità ma ricca di esperienza, ritorniamo alla semplicità, e scopriremo tante ricchezze che avevamo e che si sono addormentate. Pace e bene!


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domenica 16 settembre 2012

Un Dio che si fa chiamare Padre…

      Quante volte auguriamo la “pace e l’amore, il bene”, specialmente il saluto che diamo noi frati sull’esempio di san Francesco augurando la pace e il bene, questa pace e gioia viene scaturita dall’esperienza che nasce dall'amore alla croce che arricchisce la tua vita di sofferenze e tribolazioni, tutto ciò nasce dal sentirsi amati da un Dio che si fa chiamare Padre ed il suo amore che ti fa sentire figlio, amato per quello che sei e non per quello che vorresti essere, a Lui non importa chi sei o cosa sei, ma ciò che sei figlio amato da sempre. Fratello, sorella, che leggi queste parole non ti preoccupare se la tua vita e piena di tribolazione, di sofferenze, guarda la Croce, guarda l'Amato che si e donato, guarda l'umiltà della croce e ti consolerà tutte le tue sofferenza perché sono su quella croce le tue sofferenze che doni a lui come offerta, che ti porteranno sulla strada della vittoria sul male e sulle sofferenze, offri a Gesù ciò che soffri con tutto il cuore e troverai la pace e la gioia che forse hai perso, confida nel Signore e credi nel suo amore che mai ti abbandonerà!
     Anche se ti senti sola/o nella tua sofferenza, abbandonato, triste, non preoccuparti, c’è chi ti ama in un modo cosi nascosto e in totale silenzio, basta che tu ci credi, mai ha lasciato nessun suo figlio perdersi nelle difficoltà della vita, basta crederci, aver fiducia, e confidare in Lui, abbandonati a Lui, nelle mani dolcissime di Maria, che ci consola anche Lei nel suo silenzio di Madre, la madre ci ama di vero cuore e soffre, quando ci vede soffrire, abbandoniamoci a Lei, lasciamo perdere quello che ci propone il mondo, che un giorno finirà, arricchiamo la nostra vita di amore verso di Loro, affinché anche la nostra si tra di loro a cantare le laude di Dio Altissimo come Francesco di Assisi, ecco il desidero più grande del Padre, averci tutti con lui per le mani di Maria sull’esempio dei santi, buon cammino! Coraggio, non abbatterti, non ti scoraggiare, abbi fede, credi nell’amore, credi in te stesso, credi che chi ti ama, ti ama in un modo cosi grande che se faresti quella esperienza rimarresti senza fiato, talmente grande e gratuito e pieno di misericordia, avvolto dal perdono, dalla carità, perciò non mollare, riempi la tua vita di carità, sii tu la carità, il perdono, la compassione, abbi nel tuo cuore tutto ciò che Gesù ebbe nel morire sulla croce, l’apice di ogni amore, per poter stare con tutti i giorni, minuti, in ogni cosa, basta che tu creda, e hai fede in lui, che e al tuo fianco. La pace e ogni benedizione sia sempre in te, benedizione vuol dire: dire-bene, bene-dire! Pace e bene! fr. Luciano.  
Francesco di Assisi ha sempre affascinato ogni persone, chiunque sia, per il amore verso tutti scaturito dalla croce e dall’Eucarestia.
Un Padre chiamato..

sabato 15 settembre 2012

La via del cielo…


Le vie del cielo..La via del cielo
ATTENZIONE, ATTENZIONE, ATTENZIONE!!!!!
Per tutti i passeggeri di questo mondo, hanno avvistato per le vie, strade, case e ogni luogo, anche i più sicuri, tre sorelle che portano distruzioni, scompiglio, e disordine nelle famiglie e in ogni persona, allontanatevi da queste che sono l'invidia, la gelosia e la superbia, cercano in ogni modo di conquistarci, l'invidia dal fare il vero bene nel silenzio che edifica, la gelosia ci tiene legati per paura che perdiamo ciò che abbiamo conquistato, la superbia ci fa credere che il mondo senza di me e nulla, ma si sono intravisti nei piccoli vicoli quasi sempre bui e isolati, il vero bene, in compagnia della santa semplicità insieme alla carità e umiltà, che per intercessione della gloriosa Croce che oggi abbiamo fatto memoria per la sua esaltazione possa distruggere ogni forma di cellula impazzita e che ci dona forza e coraggio nelle difficoltà, oltraggi e tribolazione, solo guardando Lei quella Croce gloriosa possiamo andare avanti senza aver paura, e la nostra salvezza, la nostra consolazione, il nostro rifugio, andiamo.. abbracciamo con coraggio e perseveranza fiduciosi della vittoria o croce benedetta....

Non c’è male che può vincere la preghiera umile e fiduciosa fatta con le lacrime e con la carità ….

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venerdì 14 settembre 2012

L’Amore del Padre non avrà mai tramonto!

L’ amore del Padre non potrà avere tramonto, perché e lui l’alba di ogni giorno che sorge sempre con i suoi raggi irradiano sempre e di tutti i nostri giorni, che non sempre ascoltiamo questo calore che ci viene nei nostri cuori, forse troppo preoccupato nei vari pensieri, nelle troppe preoccupazioni, difficoltà, cose vere e sante, ma rifugiamoci nel Signore quando ci sentiamo tristi e scoraggiati, soli e abbandonati, e quel sole ci illuminerà e ci riscalderà, come una madre consola un proprio figlio, cosi il Padre ci consolerà con il suo amore di Padre misericordioso. Pace e gioia!

lunedì 13 agosto 2012

Dall'itinerario francescano dell'anima di P. Veuthey
Sull'ascetica cristiana.
     
     La mortificazione cristiana è ordinata all'unione d'amore con Cristo, (l'ascesi si basa proprio su questa comunione d'amore che si vuol vivere con Cristo, più lo si ama più si e disposti a spogliarsi di se stessi e delle proprie convinzioni e sicurezze) questa unione d'amore con Cristo in ogni mortificazione, (questo non vuol dire che per amare il Signore bisogna mortificarsi, ma lasciar spazio a ciò che lo Spirito Santo ci suggerisce, mortificare le proprie passioni è un morire e vivere nello stesso tempo), attiva o passiva, che è propria dell'ascetica cristiana, spiega la dolcezza che in essa si sperimenta: infatti la mortificazione per Cristo è in Lui amore e vita divina. Da ciò la soavità della Croce di Cristo che è tanto dolorosa senza quell'amore.
     L'amore è fonte e senso della mortificazione cristiana che è sia negativa(voti evangelici) sia positiva (mortificazione interna ed esterna).
   L'amore incondizionato è il segno tangibile che si e pronti a lasciar tutto per seguire il bene assoluto, la ricchezza vera, l'umiltà fatta persona, la carità che si fa vita.

Il Signore ti dia pace e gioia!

venerdì 3 agosto 2012

Dagli scritti di san francesco

Dagli scritti di san Francesco.

  Tutti ti amiamo con tutto il cuore, sempre pensando a te; con tutta l’anima, sempre desiderando te; con tutta la mente, orientando a te tutte le nostre intenzioni e in ogni cosa cercando il tuo onore; e con tutte le nostre forze, spendendo tutte le nostre energie e sensibilità dell’anima e del corpo a servizio del tuo amore e non per altro; e affinché possiamo amare i nostri prossimi come noi stessi, trascinando tutti con ogni nostro potere al tuo amore, godendo dei beni altrui come dei nostri e nei mali soffrendo insieme con loro e non recando nessuna offesa a nessuno.
   Francesco aveva colto in pieno il senso del perdono vicendevole, dell'amore gratuito, della carità umile e semplice, a volte pensiamo che ci vogliono grande opere perchè il signore ci possa amare, ma dimentichiamo che quello che è più caro è l'amore vicendevole, non sono le parole, le opere, anche se sono cose belle e stimmate, ma quello che conta e la testimonianza della vita, la quotidianità, di ogni giorno, i rapporti, la vita in comunione, non si può essere uomini spirituali bisogna avere in comune qualcosa che ci unisce al Signore, e se non c'è la comunione d'amore tutto e vuoto, come dice san Paolo possiamo avere anche 10mila pedagoghi ma se non c'è la carità a nulla vale. Pace e bene! 


Il Signore ti dia pace e gioia!


venerdì 20 luglio 2012

Il buon Samaritano

La parabola del Buon Samaritano ci insegna a guardare con gratuità a ogni persona che essa sia, ed ad accoglierla come fratello.  Gesù e sceso per noi per prendersi cura di noi e curare le nostre ferite, dall' invidie, gelosie, orgoglio, falsità, incoerenze. NON MANCATE!!!


Il Signore ti dia pace e gioia!

martedì 19 giugno 2012

Il cammino spirituale

La vita Spirituale francescana
La vita religiosa offre attraverso la liturgia, la preghiera, l'eucarestia, la vita comunitaria o cenobitica, delle modalità di vita che aiutano i religiosi sul loro cammino a Cristo.

Il Signore ti dia pace e gioia!

sabato 16 giugno 2012

(104) La vita Spirituale francescana

Si continua a conoscere la vita spirituale, un cammino ricco di tenerezza e di riscoperta di sè, se sei interessato segui il blog... 
Pace e bene!
(104) La vita Spirituale francescana:

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Il Signore ti dia pace e gioia!

giovedì 14 giugno 2012

(199) La vita Spirituale francescana


(199) La vita Spirituale francescana:
 La Vita spirituale è una strada piena di amore e di conoscenza chi la intraprende non finirà mai di volerla seguirla. 
Pace e bene!

domenica 10 giugno 2012

Adorazione Eucaristica

https://www.facebook.com/insieme.noi.7
Anche se sei lontano e non riesci a venire a pregare con noi, unisciti alla on-line preghiera con noi ti sentiremo vicino che preghi, parlare di beatitudini e conoscere il cuore di Dio, le beatitudini parlano di Dio e ci fanno conoscere il cuore di Dio... Non Mancare allora unisciti alla nostra on-line preghiera del cuore...



Il Signore ti dia pace e gioia!

lunedì 21 maggio 2012

Capire la preghiera


Riflessione sulla preghiera.
by fr. Luciano
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  Come sapete la preghiera è innanzitutto, “dialogo interiore dell’anima con il suo Creatore”, con la preghiera si instaura un rapporto intimo e del tutto personale con il proprio Signore. E’ un rapporto che non si può spezzare, pena la vita stessa dell’anima, come sappiamo l’anima senza il Suo Signore e spenta. Anche i non credenti hanno, più o meno consapevolmente, questo dialogo interiore, nel loro essere non credenti o non praticanti ci chiedono a volte ma chissà se…. Certamente c’è molta differenza tra preghiera e preghiera ed è la stessa differenza che esiste tra anima e anima. Così come esiste differenza tra missione e missione e tra risposta e risposta alla chiamata di Dio. Siamo tutti meravigliosamente diversi perché unici, e la grandezza di ognuno di noi.
    La prima cosa da mettere a fuoco è che siamo creature eterne e che la vita terrena è solo una piccola parte, “e solo un affacciarsi dal balcone della propria vita per respirare cosa si fa”. La prima domanda è quindi : “Da dove veniamo e dove andiamo?” Gesù stesso risponde anche per noi nel Santo Vangelo quando dice : “Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo, e vado al Padre». (Giovanni 16,28) Quindi siamo venuti in questo mondo mandati dal Padre e al Padre torneremo alla fine di questa vita, questo e il nostro vero fine di ogni cristiano.
   La nostra preghiera è vera se non è egoistica, che prego per me, la preghiera e fatta sempre per l’altro, con i benefici sul’altro viene esaudita la nostra.
   Ci sono persone che credono di saper pregare perché recitano molte preghiere, non solo le tante preghiere che ci santificano ma come le facciamo, con quale cuore, e in verità pregano ma la loro preghiera è molto superficiale e non penetra le nubi, come invece penetra le nubi la preghiera degli umili. (Siracide 35,17), questo succede perché non nasce dal proprio bisogno di pregare il Padre, l’esigenza di stare con Lui, di invocarlo, la preghiera bisogna sentirla, amarla e ascoltarla, perché sia una vera preghiera.
    Siamo mendicanti di Dio e non dobbiamo dimenticarlo. Questa verità non ci reca tristezza ma una profonda gioia perché più siamo consapevoli della nostra miseria e più riusciamo ad accostarci alla conoscenza del nostro Dio e a riposare in Lui. Non dimentichiamo mai che Lui stesso è UMILTA’, anzi impariamo da Lui che mite e umile di cuore. (Matteo 11,29), Dio come sappiamo non ha bisogno della nostra preghiera perché e già santo ed e glorificato per mezzo del figlio, ma vuole che lo invochiamo come padre.
            
Il Signore ti dia pace e gioia!

martedì 8 maggio 2012

Conoscere il santo Rosario


Riflessioni sul Santo Rosario.
Di fr. Luciano

   Incontro di preghiera per introdurci al mese di Maggio.
MARIA MODELLO PER IL NOSTRO CAMMINO.

   Mi è stato chiesto di preparare qualcosa su come introdurre questo mese dedicato esclusivamente a Maria, a colei che per opera del Padre a portato al mondo Colui che ci darà la salvezza, ma non solo Maria a partorito, ma anche noi possiamo e dovremo partorire, cioè portare nel nostro grembo Gesù, Lei lo ha portato alla luce per farci redimere, noi lo possiamo far nascere per dare testimonianza della Redenzione, la gioia del vero cristiano che vive alla sequela di Cristo.
      Che possiamo dire di Maria, come ha vissuto Massimiliano Kolbe e prima di lui tanti altri. Come ha sperimentato la presenza di Maria, Maria la prima discepola del Maestro, la donna del “Si”, la donna dell’Incarnazione, la donna del vivere quotidiano, la donna dell’umiltà, la donna dei consigli evangelici, del silenzio, chissà quante volte ha sofferto nel silenzio del proprio cuore.
    In questo momento di preghiera approfondiremo alcune di questi temi, ma prima di fare questo la vogliamo invocare come Madre del nostro cammino nel quotidiano:
       
   “Dolce Madre, chissà quante Preghiera e storia del Rosariovolte ha sperimentato le fatiche che ogni giorno si presentano, le difficoltà a seguire il Signore, le angoscie vissute, l’impegno di saper dare il meglio del proprio amore di genitori al proprio figlio nella tenera età, aiutaci allora ad invocarti come nostra consigliera, aiutaci ad fidarci del Signore, del progetto che ha su di noi, sii tu la nostra guida, aiutaci a saper accogliere con docilità la Parola di tuo figlio Gesù, cosi come hai fatto Tu nel Tuo vivere il quotidiano, ma specialmente nei momenti tristi e oscuri, a non perdere quella pace interiore, quel giardino meraviglioso dove si trova il mio essere con il Dio dell’amore, aiutami ad essere tutto Tuo come ha saputo fare kolbe a essere proprietà Tua, e ha donarmi completamente ad ogni bisognoso”.
   Carissimi, su Maria tanti hanno scritto, ma ancora di più hanno saputo vivere in se tutta la Gloria di Maria, non c’è santo che non abbia amato la Madre, ma pochi penso che hanno cosi incarnato i suoi sentimenti.
    La vita di Kolbe che fin da bambino avuto la grazia di essere stato in contato con la Regina celeste, non è solo una devozione, e lo sapete bene, ma e un proprio vivere come ha vissuto Lei, il dedicarsi totalmente a Lei, per combattere la buona battaglia, in questo mese a Lei dedicato allora vogliamo anche noi impegnarci, per quanto possiamo a metterci alla sua scuola, dove possiamo veramente imparare ad amare Gesù, a saperlo pregare e ha saperlo seguire sulla via della croce, che non ci deve spaventare se questa vuole essere la nostra strada, accettare la croce e voler accettare la Vita, la vera Vita, il vero vivere per Qualcuno, e il fine del volersi donare.
     Dicevamo la donna del quotidiano, la vita di una mamma, che mi sembra più idoneo ai nostri giorni e comprenderci di più, da mamma a serva, da serva a discepola, da discepola a maestra di vita, il cuore di una madre e sempre un cuore pieno di affetto e di amore, anche se al giorno di oggi se ne parla poco, e ancora di meno lo si vive, perché si e perso secondo me proprio il senso della concezione di essere un modello di vita per i propri figli, il senso dell’amore, l’importanza di dare gioia alla vita per un figlio, allora vogliamo rivolgerci a Lei alla Madre celeste perché possa far germogliare nel cuore di ogni mamma, ma anche in ogni cuore dell’umanità, il senso profondo del dono della vita:
   “Cara Madre ti invochiamo ancora una volta con questo titolo di Madre perché sentiamo il bisognoso di invocarti come Madre, aiutaci ad essere veri annunciatori di gioia, portatori di vita, ad essere messaggeri di pace, Tu sei stata la prima a portare il lieto annuncio del Salvatore, ad essere la messaggera di Dio, “Grandi cose ha fatto colui che è potente e santo il suo nome”.
  Allora vogliamo portare quasi al termine questo momento di preghiera e di riflessione che non e altro che un piccolo faro nella notte tenebrosa, che vuole rischiarire il mondo e risanare le ferite dell’umanità, nel concreto p. Kolbe era questo il suo desiderio, portare l’Immacolata ai confini del mondo, che poi e anche la missione di ogni milite o consacrato a Lei, l’essere consacrato cioè essere sacro, non vuole dire stare nascosto e  tenere tutto per sé, ma neanche stare al centro, Maria ci è da maestra in questa la donna del silenzio interiore, e dell’umiltà eccellente, come sappiamo nella Bibbia Maria compare pochissime volte, e poi che fine ha fatto, infatti si conosce poco della vita sua, ma ancora di meno di Giuseppe il falegname, ma la troviamo presente nei momento più importanti della vita di Gesù, il suo silenzio e stata una presenza sempre viva nella vita di Gesù, vogliamo concludere con la vita dei santi, per cercare di portare ai nostri giorni e specialmente in questo mese a lei dedicato, in cui possiamo metterci alla sua scuola ed ascoltare la Parola di suo Figlio.

     Come dicevo sono tanti i santi che si sono follemente innamorati di Maria, per la sua maternità, la sua tenerezza, la sua accoglienza, ma specialmente per la sua intercessione presso Gesù e con lui a Dio, il ricorrere a Lei nei momenti di sfiducia, di delusione, nei momenti di prova, Lei che e stata sotto la croce, a guardare il Figlio che con tanto amore a cresciuto, a amato, a sofferto, a servito, a ascoltato e a seguito, non si può non stare senza amare Lei, cioè amare la Madonna non è una pratica o una devozione, e questo c’è lo dicono chiaramente i santi, in particolare Kolbe, ma un vivere, un abbandonarsi, non è la preghiera del rosario che mi fa devoto è un mezzo, un ‘intercessione, un’invocazione, ma quel che ci rende mariani è accogliere Maria nella propria vita, e vivere con Lei, far nascere il Lei dentro di noi il Signore, e diffondere, se non conosciamo Maria non possiamo conoscere Gesù e vice versa, e non possiamo entrare nella gioia del Padre, quando Gesù ci dice che lui e la Via, la Verità e la Vita, la Porta del cielo, ma chi e che ce la fa conoscere se non Maria, Lei che e la portatrice del Verbo incarnato, un’ultima immagine di Maria che vogliamo prendere con noi come fosse il mandato per questo mese, e quando viene rappresentata con il Figlio nelle sue braccia, sono innumerevoli i significati, quando lo stringe, quando lo guarda, quando si appoggia, o quando lo mostra e quando lo dona, noi vogliamo prendere l’immagine quando lo dona, la Madre di Dio che ci dona suo Figlio e a nostra volta lo vogliamo donare ai nostri fratelli per mezzo di Maria, donandoci anche noi certi che siamo tenuti stretti tra le braccia di Maria specialmente nei momenti di difficoltà, e concludiamo con uno scritto di Kolbe che mi sembra ideale per farci condurre in questo mese mariano:

<<Lasciati condurre dallo Spirito santo>>.
<<Lasciati condurre nella pazienza, nell’amore, dalla Divina Provvidenza>>.
<<Lasciati condurre… nelle cose che non sono di tuo gradimento>>.
<<Lasciati condurre dalla Divina misericordia, dall’Immacolata>>.
<<Lasciati condurre nella pace, nella pazienza e nell’amore della divina misericordia>>.
<<Lasciati condurre…attraverso l’immacolata, e allora farai tantissimo bene, renderai a Dio il massimo grado di gloria per mezzo della salvezza delle anime>>(SK987).


Il Signore ti dia pace e gioia!

sabato 31 marzo 2012

Contemplare Gesù



Questa mia preghiera giunga a tutti coloro che amano o cercano di amare con tutto il cuore, con tutta l'anima e tutto il corpo Colui che San Francesco gridava l'Amato non è amato....

Contemplare la Croce
Donami di contemplare  il tuo volto sofferente, ma, sereno perché vive in Dio Padre; sofferente dall’esterno dal punto di vista umano, ma ricco di gioia internamente.  Donami di adorare quelle piaghe che sono state fatte per me. Concedimi di lavarmi con quel prezioso sangue offerto per me, per far un patto eterno. Lasciami baciare quelle spine che ti pungono per i miei peccati. Che io possa abbracciare  quelle braccia aperte in segno di donazione. Donami di meditare la ferita del tuo costato in seg  no della chiesa nascente in remissione dei  peccati e della vita nuova scaturita dal battessimo. Fa che possa comprendere il tuo corpo nudo in segno della nudità dell’uomo. Fammi comprendere la forma della croce come simbolo della più crudele morte. Donami di contemplare come pendi dalla croce per comprendere che per arrivare alla gloria bisogna innalzarsi da terra. Accettare la croce è accettare di vivere con Dio Padre nella gloria.
Ora abbiamo il tuo corpo tra le nostre mani, beviamo il tuo sangue; donaci di sentire la tua presenza viva in mezzo a noi, saper gustare il tuo soave corpo nel nostro misero corpo. Donaci di capire la possibilità che ci hai dato di dialogare liberamente con te  è sicuri di essere ascoltati; sentire il profumo del tuo sangue che invade il nostro corpo impuro e corrotto. Sentire il tuo corpo che brucia come fuoco ardente la mia infedeltà, il tuo Spirito che mi purifica da ogni sozzura. Solo cosi so ti averti contemplato.                                                                
(fr.Luciano)


Il Signore ti dia pace e gioia!

martedì 21 febbraio 2012

Camminare ...

La Quaresima...
Anche quest'anno siamo chiamati a vivere questo tempo prezioso, tempo di conversione, tempo di purificazione, tempo di ascesi, tempo di riconciliazione, tempo di perdono, tempo di penitenze, tempo di digiuni, possiamo metterci tanti altri nomi, sia affascinanti che mistici, buoni propositi, ma non ci dimentichiamo che possiamo fare tutte le penitenze e digiuni che vogliamo, da premettere che questi digiuni e vita di ascesi ci devono portare ad un rinnovamento spirituale, ad una conversione vera, ad un rinascere a vita nuova arricchita di carità, misericordia e di perdono reciproco, quindi devono essere tutti orientati ad un solo scopo ripartire da Cristo, ma quel che più danneggia il nostro vivere e il nostro essere, se non facciamo tacere quel nostro egocentrismo, il sentirsi il migliore, l'orgoglio di se e tutte queste spazzature del mondo non possiamo gustare a pieno la quaresima, ma ancor di più il far tacere le parole superflue che non aiutano all'edificazione dell'anima, a non giudicare, non criticare, a non condannare, a non far morire il fratello con le nostre inutili parole, ma edificarlo con parole misericordiose, di bontà, di perdono, di grazia, anche se ti rimprovero, basta con questi odii, invidie, prepotenze, gelosie, e tante altre diavolerie, queste non educano, ma ammazzano, fanno morire l'uomo interiore che cerca Dio, cerchiamo di desiderare in questa quaresima il desiderio vivo della conversione, dell'amore alla croce, san Francesco come tantissimi santi, innamorati di quella croce, desideriamo di morire al peccato, lasciamo le tenebre, indossiamo le armi della luce, la carità, la santificazione dei sacerdoti, dei religiosi, l'amore vicendevole, la benevolenza, la pace tra i popoli, queste cose dobbiamo cercare, lasciamo perdere il successo, il potere, la gloria, sono tutte cose che non portano alla felicità, alla gioia, ma ci rendono schiavi e ci legano sempre di più, perciò impegniamoci seriamente, un piccolo gesto al giorno c'è la possiamo fare, leggere un brano del Vangelo, un preghiera in più, anche camminando per strada, tante altre cose che ancora possiamo fare, non ci scoraggiamo, e questo che vogliamo, e questo che desideriamo, io sto pregando per questo, se chi ama Cristo non desidera questo che altro potrebbe desiderare? perciò non facciamo solo digiuni di cose ma anche di fatti, di parole e di azioni! Pace e gioia fr. Luciano. Buona quaresima!



Il Signore ti dia pace e gioia!

martedì 7 febbraio 2012

Vita Mistica

Vita mistica
nell'Opera di P. Veuthey
    Quando comincia la vita mistica, questa passività generalmente include l'esperienza della divina presenza e operazione, e perciò si può dire che la vita mistica inizia con la stessa passività ed esperienza delle cose divine. Il tempo in cui ha inizio questa esperienza e la passività, difficilmente si può determinare. Tutta via si può dire che ... la vita mistica già manifesta nei primi anni della vita religiosa, quando l'anima del fedele sperimenta, sia anche brevemente, la presenza e l'azione divina, dalla quale si muove alla piena conformità con la Volontà divina.

Per una vita mistica è necessario un cuore infiammato dell'amore del cuore misericordioso e soave di Gesù fonte di ogni bene, solo quando l'anima libera da ogni affetto umano e si sente libera di amare e ha sete dell'acqua di vita eterna che arriva ad staccarsi e a vivere una vita unicamente spesa per l'Amato.

Il Signore ti dia pace e gioia!

sabato 4 febbraio 2012

SAN FRANCESCO E IL VANGELO VISSUTO E DONATO!
Questa è la prossima adorazione Eucaristica che si terrà nel nostro convento dei frati minori conventuali, Dio volendo e neve permettendo, quello che caratterizza questo titolo e proprio: Francesco quale rapporto aveva con il Vangelo, come lo predicava, ma viveva di quel che predicava o era l'esperienza dell'interiore che rispecchiava la sua testimonianza, il suo esempio, la parola che si incarna in lui che la trasmette con vivacità e gaudio senza paure.
 Questo e tanto altro ci aspettare in quella serata dove ogni ginocchio si pieghi e ogni cuore possa trovare la sua consolazione.
Pace e bene!


Il Signore ti dia pace e gioia!
VITA MISTICA
Quando l'anima con la preghiera e la mortificazione ha svestito il vecchio uomo e ha indossato il nuovo Gesù Cristo, gradualmente avverte in se stesso che un'altro opera, che un'altro completa la mortificazione che da solo egli sarebbe stato impotente a realizzare pienamente; sente ancora che l'altro in lui pensa, prega e rende proprie le sue azioni. L'anima coopera con queste azione dello Spirito Santo nel Cristo mistico, ma la sua operazione sembra quasi passiva ed esse sperimenta come una forza superiore che le conferisce vita nuova e divina, cioè nelle proprie facoltà, ma da Dio sopraelevate. 
Quella passività nelle azione sia di purificazione che di orazione e di tutta l'attività esteriore è il vero criterio della vita mistica: quando l'anima sperimenta di non agire più da se stessa ma piuttosto con la forza divina operante in se stessa, è segno che si è passati dalla vita ascetica alla vita mistica.


Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 25 gennaio 2012

L'apostolo delle genti.

Conversione di San Paolo Apostolo

Oggi abbiamo fatto festa della conversione di san Paolo, colui che perseguitava i cristiani, cosi dovrebbe essere anche per noi, anzi è cosi ogni qualvolta facciamo un passo anche piccolo verso la conversione, convergere verso Dio, è festa grande per ogni persona convertita all'amore misericordioso del Signore, certo non ci possiamo aspettare una conversione come san Paolo, una brutta caduta, ma ogni volta che cadiamo quelle piccole cadute che a volte ci vengono anche donate per ritornare, convergere sulla buona strada, che dobbiamo essere attenti perchè e momento di grazia, è il momento che possiamo rivolgerci al Padre perchè possiamo tornare a lui con tutto il cuore, con un cuore purificato e libero da ogni insidia umana, quante cadute che facciamo, che neanche sappiamo o non vorremo sapere, ma è importante sapersi rialzarsi e invocare la misericordia del Signore, con la preghiera del fariseo, "Signore Gesù figlio del Dio vivo abbi pietà di me", è importante avere un pò di umiltà in se stesso per la propria persona, il riconoscersi per quello che si è, sarebbe lunga la lista penso, ma non e un incolparsi delle proprie negligenze o dei propri limiti, un buttarsi giù, ma un sapersi riconoscersi, si può essere anche i migliori, ma a volte non ci si riconosce per quello che si e realmente, Francesco di Assisi questo lo ha fatto, e di continuo si metteva in discussione se non prima faceva lui stesso esperienza di perdono, Parola ascoltata, meditata, vissuta e poi annunciata come testimone vivente, è ciò che ha fatto san Paolo e tutti i santi che hanno creduto nell'amore del Padre e nell'opera della Parola di Salvezza. Che il Signore ci conceda il dono delle lacrime e la conversione del cuore ad ogni forma di schiavitù che abbiamo e che amiamo specialmente e difficilmente ci vogliamo distaccarci da essi. Pace e gioia! 



Il Signore ti dia pace e gioia!

martedì 24 gennaio 2012


Il Signore mi donò dei fratelli...
Questo e ciò che Francesco si porterà per tutta la vita, lui mai avrebbe pensato che sul suo esempio sarebbe nato un esercito di fratelli, e bello interrogarsi nel dire come può un uomo affascinare tante persone a seguire il suo esempio, il suo stile di vita, che all'inizio non era altro che cercare quella voce che aveva sentito dire... "Francesco chi vuoi seguire...", Francesco incantato da tale cosa incomincia la sua avventura e ancora sente dire "Francesco va e ripara la mia chiesa..." ma preso dall'istinto di operare il bene non sapendo di cosa avrebbe fatto e quale sarebbe quella chiesa che doveva riparare  corse a ristrutturare la chiesetta di san Damiano, ma il progetto del Signore non era quella chiesetta ma bensì dar voce alla Chiesa celeste, scuotere il potere del successo, far esperienza di amore, ridare la speranza, donare pace e perdono, annunziare la buona novella, dar vita al Vangelo della vita che si era impolverato, dal potere e dagli onori, invece Francesco innamorato della Parola Incarnata, vissuta e donata per amor nostro si fece guerriero di pace e di annunzio, e si  impresse nel cuore di Francesco due eventi storici che li porto nel cuore fino a sorella morte, l'Incarnazione e la passione, fino a diventare parola vivente, si Francesco nella sua vita divenne parola vivente del Vangelo, preghiera vissuta e donata, pane spezzato per gli ultimi, rifugio dei poveri. O glorioso Francesco donaci anche a noi la libertà di chiamare Padre Dio e ti sentirlo realmente padre liberati da ogni cupidigia terrena.  
Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 18 gennaio 2012

Preghiere per la vocazione.


Vieni e seguimi....

Preghiere per la vocazione.:
Pregare per le vocazioni vuol dire pregare affinché non manchino mai operai nella vigna del Signore, pregare significa non far mancare mai la Parola eterna annunciata dai suoi Ministri, Pregare  vuol dire non far mai mancare il dono del perdono che viene elargito dai sacerdoti, preghiamo allora perché mai manchino santi sacerdoti e santi religiosi, testimoni coraggiosi e annunciatori di verità, di pace e donatori di perdono e misericordia. 



lunedì 16 gennaio 2012

Memoria dei protomartiri francescani


Carissimi oggi l'ordine francescano fa memoria dei suoi Martiri, Berardo, Otone, Pietro, Accursio e Adiuto furono i primi missionari inviati da San Francesco nelle terre dei Saraceni. Giunti nella Spagna, sprezzanti del pericolo, cominciarono a predicare la fede di Cristo nelle Moschee. Condotti dinanzi al Sultano e imprigionati, e poi trasferiti nel Marocco con l’ordine di non predicare più il nome di Cristo, continuarono con estremo coraggio ad annunciare il Vangelo. Per questo furono crudelmente torturati e, infine, decapitati il 16 gennaio 1220 per ordine del principe dei Mori. All’annuncio del glorioso martirio, san Francesco esclamò: “Ora posso dire con sicurezza di avere cinque Frati Minori”. Furono canonizzati dal papa francescano Sisto IV nel 1481. Da questo episodio nasce anche la vocazione di Antonio, conosciuto con Sant'Antonio di Padova, vedendo i loro corpi torturati per avere difeso la dottrina cristiana che esempio, questi santi martiri che hanno versato il loro sangue per il Signore, quale grande amore ha spinto tanto a donarsi fino alla morte per colui che per primo è morto per noi, l'esempio di questi martiri e il segno tangibile di chi ama veramente il Vangelo, di chi lo vive fino in fondo, fino a dare la propria vita a testimonianza della fede, questi santi martiri non solo si sono professati cristiani, ma hanno realmente vissuto il valore di essere cristiani, non e facile morire per una persona, morire per amor di..., per difendere chi e cosa poi, ma ne vale la pena, perdere la vita, per ricevere cosa poi, questa è la fede il credere senza pensare, al perché, tante volte diciamo di essere e praticare la dottrina cristiana, ma poi quando veniamo messi a scelte coraggiose, incominciano i problemi, invece questi santi martiri hanno dato un segno di incredibile fiducia nel credere fedelmente al premio divino, a perdere la propria vita per difendere la fede cristiana, non hanno pensato altro, o al proprio interesse, e grazie al loro esempio sono nati nuovi cristiani e nuove vocazioni, chi crede veramente e si abbandona fiduciosamente alla parola del Vangelo, non ha paura di niente, neanche di perdere la propria vita, perché la ritrova nella risurrezione del Signore, vive e gode della vita eterna, la dimora dell'Amore completo, dell'infinita bellezza, non è facile rinunciare a se stesso, ai proprio successi, ecco l'esempio dei francescani, il Vangelo si può vivere, credere nel Vangelo è credere alla vita di colui che con il suo Sangue versato sulla croce ha dato la sua vita per generare altre vite e dimorare in loro attraverso l'Eucarestia, ognuno di noi donandoci l'un all'altro diventa pane per i fratelli, eucarestia che si dona e si consuma nella gratuità dell'amore, quell'amore che crea e rinnova ogni cosa, il miracolo dell'essere pane spezzato per i fratelli e il miracolo dell'amore della croce, è il vivere per Lui, ecco l'esempio di questi martiri che si sono offerti per far nascere altri cristiani, è per testimoniare la vita in Colui che ci amati per prima, e sempre si inchina su di noi.   




Il Signore ti dia pace e gioia!


giovedì 12 gennaio 2012

"Se vuoi puoi guarirmi, l'amore gratuito del Signore"

Durante l'adorazione Eucaristica finita poco fa,  leggendo alcune pagine di un mistico sul "Trattato dell'amore di Dio", mi sono sentito per un'attimo in paradiso a godere di questo amore, che non è per niente di quello che possiamo immaginare noi, ma conoscendo la mia povera e lebbrosa miseria, ho desiderato di vivere in questo amore. E come nel Vangelo di oggi, del lebbroso che dice con tutta umiltà "Se vuoi puoi guarirmi" , quante volte anche noi lo diciamo, lo dovremo dire con più fiducia e senza pretesa. Quante volte pensiamo che quel che chiediamo al Signore ci tocca per dovere! Forse perchè siamo buoni e bravi e quindi lo meritiamo, ma a volte ci dimentichiamo che non tutto ci e scontato, ma se è secondo la volontà il progetto di Colui che ci ama e ci ha redenti con il proprio sangue e ci viene incontro con il perdono e ci ama in una maniera incondizionata e unica, a volte dimentichiamo di pensare secondo la logica di Lui, e la logica dell'amore gratuito, della carità che copre tutto, se solo capissimo che significa amare con il cuore di Dio, operare sull'esempio di Maria Vergine, donna del silenzio, a imitazione di Francesco di Assisi, potessimo comprendere che amare è avere trovato la propria felicità nel desiderio di amare l'eterno Amato, preghiamo insieme affinché comprendiamo che amare non è solo voler bene ma di desiderare di essere amore offerto al Padre attraverso il mio desiderio di dimorare in lui che e misericordia infinta. La pace del Signore sia con tutti voi!
Il Signore ti dia pace e gioia!

martedì 10 gennaio 2012


Caro Gesù oggi pensavo durante la celebrazione Eucaristica, con quanta umiltà vieni dentro a me, e con quanta delicatezza ti fai sentire sempre presente, mi soccorri sempre, mi dai forza e sicurezza, mi dai tanta fiducia e mi ami in maniera indefinibile, e poi pensavo con tutta onesta io ti amo, ma sempre poco, mi lascio sedurre dalle cose del mondo, e tu che fai mi ami con amore tenero, e ti chiedo sempre di poter amare come piace a te e di essere tutto tuo e solamente tuo, ti avere Te e solamente Te, come Francesco di Assisi, in ogni singola parola o azione, chissà se un giorno veramente ti potrò amare totalmente, così come fai tu con me che ti offro solo le mie miserie....  

fr. Luciano



Il Signore ti dia pace e gioia!

martedì 3 gennaio 2012

Buon Anno ricco di carità!

La pace e l'amore di Gesù sia sempre con voi e rimanga in voi!
Cosa ci vogliamo augurare in questo anno che e iniziato a entrare, bello o brutto che sia, certo la pace, il bene, il lavoro, la comunione, il dialogo aperto, l'accoglienza, la disponibilità, ma senza l'amore e la carità vicendevole e difficile tutto ciò, finché c'è l'egoismo, l'interesse proprio, penso che sia difficile, perciò preghiamo affinché possiamo capire come P. Kolbe il santo martire della carità, che solo l'amore crea comunione e dialogo, ordine e comprensione, solo cosi possiamo vivere un'anno ricco anche se tribolato. Vi auguro allora con tutto il cuore che possa il Santo di Assisi per intercessione di Maria Immacolata condurci sulla strada del vero bene, della carità gratuità, e della generosità amorosa. Pace e bene!
Il Signore ti dia pace e gioia!

MEDITAZIONI

MEDITARE... Alcune semplici riflessioni sulla vita, per ritrovare serenità e armonia se stessi e con gli altri.... Illuminaci con la...