OPPURE SU: https://vitareligiosafrancescana.wordpress.com/

Translate

mercoledì 21 giugno 2017

VIVERE IL VANGELO, PERCHE' CI SEMBRA DIFFICILE?

LA PAROLA DI DIO CI TRACCIA UNO STILE DI VITA

         Per chi a seguito le letture evangeliche di questi giorni la Parola di Dio ci indica uno stile di vita, una forma per vivere coerente la proposta del vangelo, troviamo delle piccole regole, se possiamo dirle così, dei piccoli segreti per la gioia interiore, dei consigli saggi per vivere sereni e donarsi agli altri nella libertà, non ci obbliga ma ci fa capire quanta grazia e benedizioni troviamo in esse, Francesco di Assisi non ha fatto anche lui in questo modo? Ha desiderato vivere il Vangelo passo dopo passo, ha sperimentato tutta la forza che contiene la Parola di Dio, a volte semplice, a volte dolorosa, ed veramente lo ha testimoniato fino alla fine incarnandola. Vediamo allora qualche passo e mettiamola insieme come un'unico stile o forma di vita senza forzarla: 
    "Avete inteso che fu detto agli antichi: "Non ucciderai"; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; Mt 5,20-26
    Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. Mt 5, 27-32
    Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “Sì, sì”, “No, no”; il di più viene dal Maligno».     
 Mt 5, 33-37
   Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle». Mt 5,38-42
     Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». Mt 5,43-48
     «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Mt 6,1ss
     «Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro …Mt 6, 7ss
     Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Mt 11,25ss.
 Vedete senza aggiungere commenti parla da se la Parola di Dio, qui si potrebbero fare lunghe riflessioni, esigesi, e meditazioni, ma non è il luogo adatto questo, e non avrei neanche capacità di farlo. Ma ritorniamo a noi, perchè si fa tanta fatica a volte a metterla in pratica e viverla? Non e facile rispondere lo sappiamo, ma non è neanche difficile confidare in Lei, forse perchè vogliamo sempre la nostra parte, eppure i piani del Signore non sono i nostri, eppure questo sappiamo, ed anche qui vorremo la nostra parte, concludo dicendo ho si segue il Signore totalmente anche se non lo capiamo al momento oppure no, essere mediocri, un pò di qua un pò di là, non è da buon seguace.

Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 14 giugno 2017

CORPUS DOMINI

IL DONO DELL'EUCARESTIA 
        
       Domenica celebreremo la Solennità del "Corpus Domini", ogni volta che ci accostiamo al Corpo del Signore sotto forme di pane eucaristico ci uniamo al Signore e gli diamo ospitalità nel nostro corpo e nel nostro spirito, non importa che sia fragile ma è importante che è impegnato ad un cammino di conversione giorno per giorno. E' importante mantenerci lontani da ogni peccato, e soprattutto dall'impurità, corriamo al sacramento della riconciliazione con cuore umile e penitente, perchè con il peccato offendiamo il nostro corpo, offendiamo Gesù Cristo Stesso, che con la Sua Passione ha sofferto per rimodellarlo a sua immagine.
     Davanti all'Eucarestia siamo tutti povera gente bisognosa, mendicanti di un cibo che finalmente nutra la nostra fame di amore, di speranza e di consolazione. Allora si compie ogni volta un miracolo: la presenza reale di Gesù ci trasfigura, ci cambia nel profondo. Quando usciamo dalla Santa Messa siamo diversi da quando siamo entrati, almeno cosi dovrebbe essere, entriamo mendicanti ed usciamo annunciatori. Siamo migliori quando usciamo, ma non per nostro merito, ma perché Gesù ci ha resi migliori, più umani, più cristiani. Gesù ci ha riconciliati a se in un unico pane spezzato per tutti noi. Senza disprezzare l’individualità e le ricchezze di ognuno, ci ama tutti di un unico e gratuito amore, ci ha reso solidali nel dolore, vicini nella debolezza e nella fragilità, ricchi della sua presenza per arricchire molti, specie chi e lontano o che non riesce ad amarlo anche volendolo amare, gioiosi pur in mezzo alle difficoltà, grati per avere ricevuto molto.
    L'Eucaristia è il memoriale del dono che Gesù Cristo fa della sua vita per il mondo. E’ il prolungamento sacramentale della incarnazione e della presenza viva e reale del Risorto. Nel momento in cui rendiamo omaggio al Santissimo Sacramento è doveroso restituire alla memoria la pienezza dei sentimenti e dei significati che riguardano il mistero eucaristico. Nella sua celebrazione noi annunciamo la morte di Cristo, proclamiamo la sua risurrezione ed esprimiamo la nostra volontà di vivere in attesa della sua venuta nella gloria. La festa del Corpus Domini ci invita altresì a comprendere la relazione tra l'Eucaristia e la Chiesa.
     San Francesco ci dice che Egli ogni giorno si umilia abbassandosi su quegli altari per divenire attraverso quel pane e quel vino il suo Corpo e il suo Sangue per continuare a vivere per sempre nella nostra fragile e peccaminosa vita, cercando di convertire l'uomo carnale in uomo spirituale, quel Corpo che prendiamo nel nostro corpo deve essere pegno di vita eterna.

Il Signore ti dia pace e gioia!

MEDITAZIONI

MEDITARE... Alcune semplici riflessioni sulla vita, per ritrovare serenità e armonia se stessi e con gli altri.... Illuminaci con la...