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mercoledì 27 gennaio 2016

La vita di preghiera nella quotidianità 3

LA LOTTA CONTINUA....
Finché viviamo sulla terra secondo il disegno della volontà di Dio, è necessario imparare a condurre la lotta contro i nemici, che non sono solo coloro che ci fanno del male, ma a volte li abbiamo anche dentro di noi e a volte siamo stessi noi il nostro nemico nell'accettarci così. 
La cosa più difficile è mortificare le passioni della carne, per amore di Dio, e vincere il nostro amor proprio, non e facile perdonarci, ed essere misericordioso con il nostro essere.

Per vincere l'amor proprio è indispensabile umiliarsi continuamente, cosa che non vuol dire fare grandi penitenze o sacrifici, come ad come in epoche passate nei santi e mistici,  ora possiamo farlo essendo un più umili, magari chiedendo scusa, meno orgogliosi, aiutare l'altro e molte altre cose di questo genere che ci fanno uscire dai nostri schemi rigidi. Questa è la grande scienza, che non si può possedere facilmente.
Dobbiamo pensare che siamo i peggiori di tutti e condannare noi stessi all'inferno, vi ricordate san Francesco che si diceva di essere il peggior tra gli uomini, non per disprezzarci ma per non esaltarsi per le grazie che riceveva. 
Così l'anima umiliandosi acquista il dolore del pentimento a dirlo cosi sembra pesante ma non lo è perchè ci si libera dai diciamo le proprie logiche, da cui dopo sorge la gioia. 
E’ bene che l'anima si abitui a pensare: « Brucerò nelle fiamme dell'inferno ». Sfortunatamente solo pochissimi comprendono questa pratica. Molti dispe­rano e in tal modo si perdono. Le loro anime si inaspriscono e non vogliono né pregare né leggere la Scrittura, e neppure pen­sare a Dio, perchè la logica di Dio e totalmente diversa da quella che pensiamo noi che ci sembra buona e giusta.
 L'essenza di questa pratica consiste nel sentire nel cuore che sei sotto il dominio del peccato e schiavo di te stesso e dei propri idoli, e conseguentemente sei indegno del Regno di Dio. Perciò condanna te stesso alla punizione dell’inferno, ma non perdere del tutto la speranza, ricordando la misericordia e l'amore di Dio. 
Quando ti condanni da te stesso al fuoco dell'inferno, conosci il dolore e la compunzione, e l'anima si umilia, il cuore diventa contrito e spariscono tutti i pensieri. 
Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 20 gennaio 2016

La vita di preghiera nella quotidianità 2

PREGHIERA COME INCONTRO.
        Spesso pensiamo che la vita spirituale e rivolta solo ai religiosi o religiose, invece potrebbe essere per tutti, visto che siamo tutti battezzati, certo è accentuato a chi si e consacrato al Signore per tutta la vita, cosi la sua vita dovrebbe essere una vita sull'esempio di Gesù. 
       Oppure pensiamo che una vita di preghiera la si fa solo andando in chiesa e fare le dovute devozioni, ma per chi non può andare tutti giorni non prega? 
         Invece si può pregare ovunque e quando vogliamo, sappiamo che la preghiera non solo solo le preghierine che facciamo, ma un qualcosa di più bello e più elevato, i Padri del deserto si ricordano che la preghiera e anche il modo di agire, di comportarsi, di pensare, di agire, avendo nella mente l'immagine di Gesù e non di se stesso, ringraziando il Signore per quel dono, che sia di gioia o di tribolazione, ma importante e rivolgere lo sguardo verso di Lui, avere sempre quel senso caritatevole e mai di prepotenza o di potere, a volte nella rabbia o nelle difficoltà e difficile agire in questo modo, ed ecco e li che c'è un pò di differenza, li c'è il modo di saper affrontare la situazione, con carità, facendosi anche rispettare le proprie ragioni. 
        Tutto questo lo si fa quando la preghiera diventa un incontro tra Dio e l'uomo, ma per far questo l'uomo deve sapersi conoscere e specialmente farsi trovare da se stessi, come invitare una persona a casa e non essere presenti, questo deve essere un concetto chiaro e indispensabile. che vedremo nel prossimo blog.

Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 13 gennaio 2016

LA VITA DI PREGHIERA NELLA QUOTIDIANITA'

 LA VITA DI PREGHIERA NELLA QUOTIDIANITA'.

Buon anno a tutti nella pace e nel bene del Signore!
dopo questo periodo di grazia e di gioia per l'incarnazione del Figlio di Dio in mezzo a noi, quale dono più grande ci poteva offrire il padre se non il suo figlio che vive insieme a noi, con le miserie e le fragilità umane,  cosa che anche Lui stesso ne farà esperienza, proprio per vivere come tutti noi, con le sofferenze, le gioie, le emozioni, i sentimenti, le lotte e le tribolazioni, ed il suo esempio ci deve spronare a superarle a non abbatterci o fermarci in essi, in questo tempo cosi bello del Natale, anche se non sono mancate i disastri e sofferenze per l'umanità, lo stupore non e mancato per chi ha vissuto un avvento ricco di liturgie e di eventi, per chi della Parola di Dio si e saputo arricchire sempre di più giorno dopo giorno e a saputo serbare le meraviglie del Signore nel proprio cuore, cosi come ha fatto la Vergine Maria, si e visto trasformare giorno dopo giorno, ha notato come la grazia del Signore ha potuto operare in lui, e lo scopo finale  e far nascere dentro di se il Verbo di Dio, custodirlo e farlo crescere, come dicevo negli auguri, se noi crediamo che il verbo sia nato in noi bisogna farlo crescere dentro di noi e non solo nascere, ed e cosi che pian piano l'uomo cambia nel silenzio e nella preghiera, nella quotidianità di ogni giorno, ecco allora dopo queste feste cosa o come possiamo vivere la quotidianità, cosa cosa avrà fatto in questi anni prima della pasqua che per noi viene tra qualche mese ma sono passati un bel pò di anni per Gesù, la sua infanzia, la sua adoloscenza, nella gioventù, sappiamo le cose più evidenti, pensate che Gesù passava tra la gente, tra le case, lavorava con il padre, avrà avuto qualche amico da piccolo, cosi come si diceva una guida quando sono state in viaggio nei luoghi di Gesù, una cosa sicuramente lo distingueva, lo stile, la personalità, i modi, gli esempi, il comportamento, queste sono cose cosi semplici e quotidiane che a volte non ci pensiamo ma e cosi vivere ogni giorno bene, con gioia, con educazione e rispetto per tutti, proprio come Gesù, vivere una vita sugli insegnamenti di Gesù attraverso la sua Parola, i Vangeli, con l'aiuto dei santi, persone come noi, che hanno amato, sofferto, riso, pianto e combattuto, non dobbiamo fare grandi cose ed eroiche, cose piccole semplici, quotidiane che ci fanno grandi ed eroici, una parola buona, un sorriso gratuito, un gesto di carità spontaneo, una visita, e tanto altro, avere sulle labbra sempre Gesù, le sue parole e la sua vita, nonostante ci possono stare difficoltà e tribolazioni, Gesù è li accanto a te se ci credi, ecco la preghiera che si fa quotidiana e non solo quella formale ma quella vissuta, visto che mi sono dilungato troppo vi auguro un buon cammino e preghiamo gli uni per gli altri anche se non ci conosciamo, la preghiera apre gli orizzonti. Pace e bene.   


Il Signore ti dia pace e gioia!

MEDITAZIONI

MEDITARE... Alcune semplici riflessioni sulla vita, per ritrovare serenità e armonia se stessi e con gli altri.... Illuminaci con la...