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mercoledì 26 ottobre 2016

LA PREGHIERA CI FA SANTI.


LA DEIFICAZIONE DELL'UOMO
      Abbiamo mai pensato che attraverso la preghiera potremo vivere una vita beata insieme alla Divino, quello che si chiama la "Deificazione dell'uomo" sarebbe a dire all'innalzamento dell'uomo alla condizione divina, alla santificazione, essere sacro, consacrarsi totalmente? Come possiamo tutto ciò? Come tanti santi ci hanno dato esempio dalla condizione di peccatori alla conversione di santificazione, vediamo come hanno fatto.    
     Se acconsentiamo attraverso la preghiera umile e sincera a venire in­vasi dal fiume di vita, fino a diventare oceani di misericordia e di perdono,  il nostro intero essere umano con tutte le sue pochezze, sarà tra­sformato totalmente e interiormente, diventeremo alberi di vita, e querce intramontabili, e potremo sem­pre più portare il frutto sempre nuovi ed efficaci dello Spirito: amare, di quell'amore stesso che è il nostro Dio, quell'amore gratuito che ha offerto suo figlio sulla croce per tutti noi. 
      E' necessario perse­verare incessantemente su questo consenso radicale, chi voglio servire "Dio o mammona", non posso seguire due interessi i miei e quelli di Dio o seguo gli uni o gli altri, su questa determinazione del cuore, chiara, trasparente, sicura, con serietà nella quale la nostra volontà si consegna incondizionatamente all'energia dello Spirito santo, come hanno fatto tanti santi che si sono dati totalmente a Dio senza ritenersi nessuna cosa o passione o interessi per essi, ma solo per la glorificazione del Signore, altrimenti e ovvio che siamo nell'illusione del-la conoscenza intellettuale o del discorso su Dio, lo conosciamo, lo insegniamo, lo difendiamo, ma non lo pratichiamo, non lo imitiamo, non lo viviamo e quindi restiamo nell'esteriorità, non traspare in noi ciò che sappiamo di Lui, e finisce tutto nella lacerazione, nella morte. Ma proprio perché quest'offerta del nostro cuore pec­catore si rinnova costantemente, non bisogna immagi­nare la nuova alleanza con Gesù come un semplice incontro personale. 


Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 19 ottobre 2016

INVOCARE IL NOME DI GESU'.


SIA SANTIFICATO IL TUO NOME

     La preghiera a Gesù è il nostro vero ingresso nella li­turgia del cuore, ormai sappiamo che la preghiera di Gesù è proprio la preghiera che a insegnato ai discepoli il "Padre Nostro" e si intravede quando Gesù alza gli occhi al cielo e prega con intimità e fiducia.
     Perché invocando Gesù "sotto l'azio­ne dello Spirito santo" come si dice san Paolo nella 1Cor 12,3, noi entriamo nel mistero del suo Nome ed entrare in questo mistero e come entrare nel mistero della Trinità "Siamo un unica cosi " ci ricorda Gesù. Non è forse così che egli stesso ci insegna a entrare nella preghiera: "Sia santificato il tuo nome"? 
   L'unico nome divino che le nostre labbra e i nostri cuori possono pronunciare in verità è quello di Gesù, nei racconti di san Francesco si racconta che trovava emozione  e si commuoveva nel nominare questo nome e diceva con tanta dolcezza e soavità.
    Tutti gli altri, anche quello di Padre, sono analogie o simboli sempre da purificare. Solo quello di Gesù è vero, in pienezza, ed è questo Nome a conferi­re significato a tutti gli altri, specie a quello di Padre. 
   Quando noi invochiamo "Gesù", i nostri cuori si apro­no all'unico Nome che non è una parola staccata dalla persona cui si riferisce, ma contiene la presenza evoca­ta. E' l'unico che non viene posseduto mentre lo si pro­nuncia, perché apre il cuore attirandolo a Cristo.
       Invocare il Nome di Gesù non è un metodo tra tanti altri, una tecnica di      
    preghiera come quelle che ci sono in tutte le religioni, né una variante del         rito, come nel­le diverse liturgie delle chiese, ma è la dinamica fonda­mentale     dello Spirito nel cuore della sposa: tutta la sua missione si compie in Gesù e    se noi entriamo nel No­me del Signore imbocchiamo l'unica via che conduce       al  Padre. Nominare il suo nome dovrebbe essere una esigenza, un bisogno, una necessità, un vivere quotidiano, se c'è tanta disperazione e tristezza nei cuori è perchè abbiamo smesso di nominarlo. 

Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 12 ottobre 2016

PERCHE' DIO SI NASCONDE NELLA VITA SPIRITUALE?


IL SILENZIO DI DIO.

        Quante volte ci capita di aver pensato ma Dio dov'è? 

   Non nel senso diciamo delle sofferenze umane o delle catastrofi quelle è un'altro argomento, ma qui vogliamo intenderci al livello spirituale, cioè la maggior parte dei santi hanno fatto esperienza della notte oscura ossia il silenzio di Dio, l'assenza di Dio nella sua sequela, ad esempio san Francesco, s. Teresa di Calcuta, san Giovanni della croce e tanti altri, eppure sappiamo la loro vita ad immagine di Gesù, eppure essi hanno fatto questa esperienza di silenzio di Dio ognuno nel suo modo, ma poi cosa li ha riservato Dio le alte cime della vita eterna. Allora capiamo perchè si nasconde ad un certo punto specialmente quando pensiamo che ormai siamo immersi in Lui? 

      Il Signore si nasconde per farsi cercare con più ardore dall'anima, la ricerca costante richiede un continuo invocare il nome di Dio, un desiderio sempre ardente di trovarlo. Il re-incontro viene differito per­ché nell'orante cresca il vuoto nel quale ospitare Dio e perché questi un giorno trovi finalmente in pienez­za colui che cercava, Dio si trova quando si ci diventa vuoti e si cerca solo Dio con le sue ricchezze da donare ai fratelli. 

   Quando sembra che Dio non risponda immediatamente ai nostri desideri, è segno che vuole farci doni più grandi

     Dio trascura la no­stra richiesta non perchè non ci pensa ma molto di più proprio perché ha di mira disegni più profondi, perciò la preghiera umile e costante, sincera e amorevole ci porta a spalancare le braccia del Padre.    Il Signore chiama l'anima dalla vetta di un mon­te più alto,  cioè la chiama a un amore più grande: co­sì a poco a poco la innalza, la fa crescere, quando l'abbandono più totale nella sua immensa misericordia e volontà ci porta solo ad amare Lui. Ma prima di raggiungerlo sulla vetta che egli le indica, l'anima deve discendere nella valle e molto più in basso quanto più alta è la vetta. non si può arrivare alle grandi mete se non si scende nelle profondità della propria interiorità.



Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 5 ottobre 2016

DIO NON SI STANCA DI ASCOLTARCI.

L’orazione è un incontro amoroso.
Lui desidera ascoltarci e non si stanca mai di farlo in qualsiasi momento della giornata, desidera parlare, e ci parla veramente: occorre che noi ce ne rendiamo conto attraverso la fede, il nostro credere il Lui: si tratta di una sorta di “risveglio”.
Per l’orazione sarà opportuno seguire il consiglio che San Benedetto dà nel Prologo della sua Regola: “Prima d’ogni cosa (ricorda) che tutto ciò che di buono imprendi ad eseguire, devi con insistente preghiera chiedere che sia compiuto da lui”.

C'è da aspettarsi anche che Dio dia l'impressio­ne di tirarsi indietro, quanti santi lo raccontano questa assenza di Dio nei momenti più buii della loro vita, ma ciò è per invitarci ad anda­re più lontano a cercarlo e a custodirlo per sempre. E’ un suo tipico modo di procedere perché non ci fermiamo a quel poco di Dio che abbiamo scoperto ma conoscerlo in profondità come a Lui piace. Dio sembra fuggire, ma è una fuga in avanti: egli tocca, eccita, poi fugge e rilancia. Questo contatto a cuore a cuore Dio non lo interrom­pe mai. Se siamo noi a interromperlo, egli lo riattiva per altre vie, su altri sentieri, questo fa capire quando sia grande il suo desiderio per noi come padre amoroso che cerca i suoi figli.
Bisogna perseverare, accettare di essere messi al­la prova, cosa che a volte ci spaventa, lasciare da parte ciò che ci è di inciampo, preferire Dio a ogni altra cosa, imitare in tutto Gesù Cristo, rinnovare nella speranza il nostro desiderio di lui e la nostra attesa, senza cercare in nessun altro soddisfazione. Egli ci tirerà fuori da noi stessi, ci strapperà a noi stessi e riverserà nel nostro cuore un più alto grado di carità. buon dialogo con Dio.

Il Signore ti dia pace e gioia!

MEDITAZIONI

MEDITARE... Alcune semplici riflessioni sulla vita, per ritrovare serenità e armonia se stessi e con gli altri.... Illuminaci con la...