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mercoledì 30 novembre 2016

L'ATTESA CHE SI COMPIRA'

LA FATICA DI ACCOGLIERE GESU' NEL TEMPO DI AVVENTO.
              Anche quest'anno siamo giunti al periodo più bello, in un certo modo, quel periodo che un tempo si aspettava con tanta gioia ed entusiasmo, che ancora oggi lo si aspetta, forse con la logica del consumismo più che della famiglia che si riunisce per sentire tutto il calore di una famiglia. 
       Ma vediamo come ci prepariamo a questo grande evento, che ogni anno siamo chiamati a vivere, certo organizziamo grandi percorsi di catechesi, liturgie, tanti simboli, il periodo di avvento poi e ricco di segni e simboli. 
     Ma ci accontentiamo solo di quello? Ma poi nella vita ordinaria come lo viviamo? Ancora meglio durante l'anno come lo testimoniamo tutti questi segni e simboli che la chiesa ci dona per vivere in mistero dell'incarnazione in noi? Per poi arrivare alla morte e risurrezione. 
     Ma come incarniamo in noi tutto ciò, non devono bastare solo quel periodo per essere buoni e bravi ma deve essere il periodo in cui ogni volta deve accrescere ancor di più il fuoco d'amore che c'è in noi per testimoniarlo ancora più forte, quanti santi in questo periodo si accendevano di passione e di amore per questo evento, come ad esempio san Francesco che serbava tutto nella preghiera per esplodere di gioia in quella santa notte, non perchè era un santo ma perchè lo viveva fino in fondo con un attesa profonda e amorevole, cosa che possiamo fare ognuno di noi, se veramente lo desideriamo che nasca anche in noi quella luce che diventerà la nostra guida e che ci farà superare ogni divisione, ogni umiliazione odii che portiamo dentro, ma ancor di più vogliamo fare, se viviamo il dono della gratuita non aspettiamo il Natale per dimostrarlo ma ogni giorno, con umiltà semplice e carità umile, senza sottolineature, se questo è un periodo di silenzio, di ascolto, di vigilanza, di preparazione, di gioia, e lo sappiamo benissimo, ma facciamo sempre fatica a portarlo avanti perchè la tentazione e sempre più forte a non farlo, forse qualche piccolo atto ascetico ci potrebbe aiutare ad essere più coerenti e perseveranti per esplodere di gioia anche noi come tanti santi, qualche piccola rinuncia, qualche atto di carità, queste cose più le si fanno con gioia e umiltà più le grazie del Signore si compiranno in noi, perciò non dobbiamo temere di perdere qualcosa perchè il premio della consolazione non avrà prezzo.
        Ne avrei ancora di cose da dire, ma visto che già mi sono dilungato troppo mi fermo qui con la preghiera che possiamo riuscire nel nostro piccolo di incontrare veramente Gesù nel nostro cuore cosi ricco di cose che ci tengono distratti, basta poco per accogliere Gesù è non grandi e meravigliose o straordinarie opere, quelle le fa il Signore se trova quel piccolo spazio nel nostro interno dove in cui neanche pensiamo di possederlo. Buon cammino. 

La preghiera vicendevole e la miglior maestra che ci può aprire la strada all'incontro con Gesù.




Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 23 novembre 2016

TI AMO SIGNORE.



IL MIO CANTO DI OGGI (Preghiera di santa Teresa di Lisieux)
La mia vita è un istante, un'ora che passa, un momento che mi sfugge e se ne va. Tu lo sai, mio Dio, che per amarti sulla terra, non ho altro che l'oggi.
Ti amo Gesù. Tende a te la mia anima... Sii tu il mio dolce sostegno. Regna nel mio cuore. Donami il tuo sorriso, per un giorno solo. Per oggi, per oggi.
Che importa, Signore, se l'avvenire è oscuro... No, io non posso pregarti per il domani... Mantieni puro il mio cuore, coprimi con la tua ombra. E non sia che per l'oggi. Temo la mia incostanza, se penso al domani.
E sento nascermi in cuore, noia e tristezza.
Ciò che voglio, mio Dio, è la prova, la sofferenza. E che sia per l'oggi.
Dovrò ben vederti, tra poco, sulla riva eterna, o Pilota divino, mano che mi conduci! Guida la mia navicella in pace fra le onde in tempesta.
E che sia per oggi. Lascia, o Signore, che mi nasconda nel tuo Volto. Lì il chiasso del mondo sarà spento per me. Dammi il tuo amore, conservami la tua grazia. E sia per oggi.
Presso il divino tuo cuore, nell'oblio di ciò che passa, non temo più il nemico.
Gesù, donami un posto nel tuo cuore. Per oggi, per oggi.
Pane di vita e del cielo, divina Eucaristia, o mistero insondabile, frutto dell'amore, vieni, scendi nel mio cuore, Gesù. E sia per oggi.
Santa, sacratissima Vite, degnati di unirti a me. E il mio debole tralcio ti darà i suoi frutti. Potrò offrirti, Signore, un grappolo dorato. Fino da oggi,
lo non ho che quest'oggi mio fuggitivo per darti in frutto d'amore, questo grappolo di cui ogni chicco è un'anima. Donami tu, Gesù, il fuoco di un apostolo. E sia per oggi.
Vergine Immacolata, dolce stella che irraggi Gesù e che mi unisci a lui,
Madre, lascia che io mi nasconda sotto il tuo velo. E sia per oggi.
Angelo Custode, coprimi con le tue ali, rischiarami con la tua luce. Dolce amico, guida dei miei passi, vieni, ti chiama, aiutami. E sia per oggi.
Voglio vedere Gesù, fuori di ogni nube e di ogni velo. Eppure quaggiù, gli sono tanto vicina... Il suo amabile volto non mi sarà nascosto che per oggi.

Ben presto volerò a dir le sue lodi. Un giorno senza tramonto splenderà sulla mia anima. Allora canterò sulla cetra degli Angeli. Canterò l'oggi eterno.  

Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 9 novembre 2016

ENTRARE NEL NOME DEL SIGNORE.


ENTRARE NEL NOME DEL SIGNORE.
     Nei precedenti articoli abbiamo cercato di come poter conoscere più da vicino il Signore, dove trovarlo e come trovarlo, come amarlo e come amarlo, oggi cerchiamo di fare un passo in più nel vedere come entrare nel suo nome e viverlo.
     Entrare nel Nome del Signore Gesù non significa solo contemplarlo, amarlo, lodarlo e ringraziarlo ma di tanto in tanto far nostre per quando ci e possibile la sua passione per il Padre e la sua compas­sione per gli uomini, cercare di avere i suoi sentimenti, i suoi pensieri, vivere qualche esempio, ma vuol dire anche condividere continuamente e in misura crescente, abbassando i nostri colli, la sua umanità, nella quale egli ha assunto la nostra, quale grande dono ci poteva fare, scendere nei nostri panni per rialzarci nella sua divinità. "Rivestire Cristo" (cf. GaI 3,27) è stato l'evento del nostro battesimo che deve intessere tutta la nostra vita, anche se peccatrice ma che puntà in alto da dove apparteniamo cioè alla vita eterna. Il Figlio amato ci ha uniti a sé nel suo corpo, e più egli conforma la nostra umanità alla sua, più ci fa partecipare alla sua divinità, qui san Francesco ci fa da maestro che è diventato l'immagine vivente di Cristo con la sua esemplare vita.
     Quella di Gesù è un'umanità nuova perché è santa, nella sua condizione mortale partecipava delle energie divine del Verbo, senza alcuna confusione ma in una sinergia insondabile nella quale cooperavano la sua vo­lontà e i suoi comportamenti umani. Gesù non è un uo­mo divinizzato: è il Verbo di Dio realmente incarnato. Visto che stiamo per vivere il cammino dell'avvento che che ci prepara a far rivivere questa incarnazione in ognuno di noi mettiamoci all'ascolto sincero e aperto alla sua Parola fonte di vita e di carità fraterna.


Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 2 novembre 2016

Preghiera a Gesù.

Gesù nostra via (Preghiere dedicate a Gesù di fr. Luciano)
 O dolcissimo vieni in mezzo a noi.
         Noi ti desideriamo con tutta la nostra capacità di amarti, con il nostro limite, che Tu vieni a vivere nei nostri cuori.
         Infiammaci del tuo calore, fa che possiamo  desiderare niente’altro che amarti 
nei fratelli.
         Vieni dolce sposo, amore senza fine, sole senza tramonto, consolatore dei cuori, Tu riempi la nostra vita con il soffio del tuo amore, con l’amicizia che ci nutri, la libertà che ci dai di vivere.
         Noi ti vogliamo accoglierti nel nostro povero cuore, che a volte e pieno del nostro io, e pieno di maldicenza, e oscurato dai mille pensieri che non ci permettono di amare come vogliamo.
      Aiutaci o caro nostro fratello Gesù a liberarci, con l’aiuto del tuo Santo Spirito, a liberarci di questi offuscamenti che ci annebbiano, fra qualche giorno celebriamo la gloriosa Pasqua di Risurrezione, anche noi vogliamo sentirci risorti a vita nuova, perché vogliamo vivere nella gioia della risurrezione e con il cuore pieno di gratitudine per il dono che ti sei offerto per noi sulla croce, dove hai glorificato il Padre e ci hai donato la nuova vita,e preso su di Te i nostri peccati.
    Anche noi vogliamo morire a noi stessi,per gustare quella fragranza del tuo amore e ascoltare la tua voce in noi. Amen.
fr. Luciano

                  







Il Signore ti dia pace e gioia!

MEDITAZIONI

MEDITARE... Alcune semplici riflessioni sulla vita, per ritrovare serenità e armonia se stessi e con gli altri.... Illuminaci con la...