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mercoledì 29 aprile 2015

OMAGGIO ALLA VERGINE MARIA.

MAGGIO IL MESE DETTO MARIANO
         Tra qualche giorno salutiamo il mese di aprile per dare il benvenuto al mese di maggio, dove tradizione vuole, viene chiamato il mese dedicato alla Vergine Maria; Lasciando da parte le notizie storiche perchè e dedicato a Maria Vergine, diciamo subito che se vorremmo elencare sia le biografie, sia gli scritti, i documenti, sulla Vergine Maria ci vorrebbero tante ma tante pagine, allora come sintetizzare l'amore dei santi verso una  devozione sana mariana sull'esempio dei santi.
         Vediamo nei santi un tenero e dolcissimo amore verso la consacrazione a Lei, come loro Regina, protettrice, rifugio e consolatrice, ovviamente non trattiamo di argomenti teologici ne dogmatici, sarebbero lunghi e complessi nel spiegarli, ma se cerchiamo di guardare con semplicità la vita dei santi come si sono abbandonati ad esse per raggiungere il Figlio Gesù e da commuoversi,  si sono affidati a Lei come un figlio si fa accarezzare da una madre, in alcuni santi vediamo come amavano sostare in preghiera davanti alla sua Immagine, come invogliavano a pregare la madre, facendo comprendere quanti benefici potevano ottenere attraverso la pratica del "santo rosario", la "devozione a Maria", "l'affidamento a lei", rivolgersi a lei per intercedere al Figlio e seguirlo sulla via della croce, sostenuti da Lei come fece con il proprio figlio Gesù, vediamo alcuni santi come ne parlano di Lei e con quanta delicatezza e dolcezza, facendo incantare con le loro parole e infondendo nei fedeli che li ascoltavano sentimenti di amore e di grazia, ad amarla e diffondere il suo amore per noi cosi come ha fatto con il suo Figlio.
          Ad esempio potrei citare il nostro P. kolbe francescano conventuale, la sua era molto di più di una devozione era il volerla imitarla un affidarsi completamente, farla amare e conoscerla il più possibile, il viverla attraversa le faccende quotidiane e chi conosce la vita di P. Kolbe può capire la sua operosità verso la propaganda mariana, non solo preghiere e devozioni, ma come sentirla e sperimentarla nel proprio vivere quotidiano.
        Un'altro grande santo francescano il P. Fasani che fece quelle opere mariane scritte bellissime, i suoi "Mariali", "le novene dedicate all'immacolata", lui che si chiamava il peccatore dell'immacolata, non ha parole la sua devozione a Maria e quante anime ha salvato attraverso L'immacolata.
       Potremo parlare anche di Monfort, che spero non sforzi troppo nel chiamarlo il teologo attraverso i suoi scritti di come spiega la consacrazione, la pratica della vera devozione a Maria. Se poi vorremo citare i Padri della chiesa, san Antonio di Padova, san Francesco di Sales, e tanti altri che hanno donato una vita, la loro vita  al servizio della chiesa, dei poveri e a sostegno dei sofferenti per mezzo di Maria, questa e soltanto una minima parte.
        Anche noi quindi come figli del Padre Celeste invochiamo la protezione di Maria. "invocandola" spesso sulle nostre labbra, "amiamola", "parliamo di essa", "facciamola conoscerla", "amiamo la sua figura", "imitiamo le sue virtù",  il suo silenzio, la sua vita segreta e nascosta, consacriamoci a Lei, affinchè possiamo essere proprietà sua come desiderava P. Kolbe, vogliamo concludere questo piccolo pensiero dedicato a maria con san Francesco di Assisi con il saluto alla Beata Vergine Maria:

 Ave, Signora, santa regina, santa Madre di Dio, Maria che sei vergine fatta Chiesa. ed eletta dal santissimo Padre celeste, che ti ha consacrata insieme col santissimo suo Figlio diletto e con lo Spirito Santo Paraclito; tu in cui fu ed è ogni pienezza di grazia e ogni bene. Ave, suo palazzo, ave, suo tabernacolo, ave, sua casa. Ave, suo vestimento, ave, sua ancella, ave, sua Madre. E saluto voi tutte, sante virtù, che per grazia e illuminazione dello Spirito Santo venite infuse nei cuori dei fedeli, perché da infedeli fedeli a Dio li rendiate.



 
Il Signore ti dia pace e gioia!

domenica 26 aprile 2015

IL BUON PASTORE ESEMPIO DI BONTA' E TENEREZZA.

BUON PASTORE
        Il Vangelo di questa domenica e straordinario, tenero e sensibile, come sempre non sono un grande oratore e meno ancora di scrittore.
         Un esempio bellissimo oggi il "Buon pastore", e lì la tenerezza tutta di Dio, la sua immensa bontà, l'amore gratuito di Padre.
       Nel Vangelo troviamo "la ricerca dell'altro", anche il più piccolo e forse insignificante, ma davanti ha degli occhi che amano e un cuore che non riposa, perchè manca una parte di essa cosa dire, si intravede che il Padre celeste, ha proprio cura di tutti e di ognuno, e non si dimentica di nessuno, proprio nessuno, un padre amante della vita e molto più dei propri figli, anche i più dispersi, i più lontani, e i smarriti, la compassione, l'affetto, la preoccupazione, l'amore di un padre divino che non rientra se non trova tutti suoi figli, cioè noi, anche se non riusciamo, forse con il solito problema ci "amiamo troppo" è siamo ciechi del fratello che vive accanto,figuriamoci quello fuori, ma non sempre, e difficile staccarci da questo "male", forse perchè ci fa credere che nessuno ci ama o si stima, come e brutta la logica umana, dono per ricevere, per sentirmi qualcuno, e nel fra tempo mi smarrisco in me stesso, e non credo che agli occhi del buon pastore sono prezioso più di qualunque cosa, sono parte della sua vita, Lui vive per me e soffre quando questo no c'è con sincerità; "di parole ne possiamo dire tante e belle quante ne vogliamo", ma perchè non riusciamo a viverle, a testimoniarle, l'uomo spirituale e l'uomo della concretezza, è l'uomo che crede in quello che fa, è l'uomo mansueto, aperto allo spirito e timoroso di fronte a Dio, e non si nasconde dietro a stupide giustificazioni, apparenze o altro sia, è l'uomo umile, trasparente, semplice, profondo, pacifico, uomo della carità, silenziosa, umile, nascosta,  nel quotidiano che si fa fatica a vederlo, perchè e nella semplicità delle cose che opera quasi come fosse una cosa normale vivere in quel modo, non disordinato come spesso vediamo o sentiamo, ma fa più rumore di qualsiasi cosa, il buon pastore non si accontenta di poco, cioè di mostrarsi, e cose simili, ma mira molto di più ma non lo fa notare, se farebbe questa ricerca di se stesso perchè teme di perdere anche quella poca credibilità che ha e vive di essa, vive di superficialità, si accontenta di poco,  "il sentirsi dire <<come sei bravo>> " e ci dobbiamo accontentare di cosi poco? Guardiamo a san Francesco e tanti come lui, che non si stancavano mai e si sentivano sempre debitori, sono i veri cercatori, i veri amanti, non si preoccupavano il farsi notare della loro presenza ma della presenza del Signore attraverso di loro.
     Potrei andare avanti ancora per lungo tempo, ma prendiamo esempio concretamente da questo Vangelo, coraggio che c'è la possiamo fare giorno per giorno, passo per passo, pietra su pietra, costruiamo una città fortificata ricca di fratellanza, senza invidie, gelosie, ipocrisie e robaccie varie, e difficile perchè tocca il nostro "io", la nostra personalità, è se amiamo veramente noi le facciamo queste cose e le superiamo pure, il buon pastore, Dio padre ci ama in egual modo tutti, nessuna preferenza per nessuno, come e facile cadere in queste cose. Gesù sei la nostra vita. Amen.    

Il Signore ti dia pace e gioia!

lunedì 13 aprile 2015

Preghiera alla Vergine


Una mia piccola preghiera alla vergine maria.
G i g l i o d ’amoreDolcissima Maria,            
  Ordine Frati Minori Conventualiquanto sono dolci e soave le tue parole,
l’infinito amore che ci doni,
la tua materna protezione sotto il tuo sguardo d’amore
che nutre
i suoi figli con latte e miele,
quando desidererei poterti ringraziarti per tante grazie,
come ricambiarti tanto amore,
tanta dolcezza,
tanta delicatezza,
la mia vita e sempre in pericolo con le tendenze del mondo, ma
confidando nella tua potente intercessione che
ci libera da ogni via di male,
non c’è  timore.
Cara Madre rafforza in me questa fiducia,
questa confidenza che nessun pericolo possa ostacolare la via dell’amore  che conduce a te,
nell’amarti, nel donarsi e seguire il tuo Amato figlio
nel silenzio e nell’umiltà.
Dolce Madre aiutaci a raggiungere il tuo figlio Gesù

Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 1 aprile 2015

CAMMINANDO VERSO LA PASQUA.

IL TRIDUO PASQUALE.
            Inizia il Solenne Triduo Pasquale, che ci porterà ad esultare nella Pasqua di Risurrezione, ci sarebbero tante cose che si potrebbero dire in questa occasione e tante ancora ne ascolteremo, ma cosa ci fa toccare di più il cuore se non quello che sta accadendo in questi giorni, nella "Cena Domini", quale atto più bello e più nobile dell'umiltà che Gesù ci mostra, "istituisce l'Eucarestia", il rendimento di grazie, attraverso quel semplice gesto del pane e del vino ci lascia il suo testamento d'amore, quel spezzare il pane, quel voler rimanere con noi tutta la vita, un'amore più profondo di questo rimanere con i suoi tutti i giorni della nostra vita, il "lavare i piedi" come esempio di dover superare ogni gelosia e orgoglio umano, per andar incontro alle esigenze di qualunque, spezzare ogni catena che ci lega ai propri egoismi. Il "Venerdì" giornata della passione, il perdono che dona dalla croce, l'affidamento al Padre nella totale sofferenza, tutto questo perchè? Perchè ci ama e ci invita d amare ad uscire dagli schemi della logica umana, dai propri interessi per andare incontro al fratello, chi "Perde la propria vita la ritroverà" nel Cristo nella vita eterna, perdere la vita non è un perdersi ma un ritrovarsi con se stessi nell'amore e nella misericordia del Padre, ho fatto questo per te, ma comprendiamo bene queste parole una persona che dona, che muore per te perchè la forza dell'amore lo spinge a fare questo. Poi la chiesa vive un giorno di silenzio, non è un silenzio funebre ma di una attesa speranza nella fiducia del Padre che trionfa sulla morte! Perchè non riusciamo ad uscire dalle nostre solite lamentela, ci lamentiamo per un niente, specie se non otteniamo quello che vogliamo, non abbiamo fiducia, la speranza non c'è, cosa succede in quella santa notte se non che chi ha creduto al Padre per mezzo della fede, se vuoi risorgere, se vuoi guarire, se vuoi essere convertito, Dio e li che aspetta che lo ami, in quel momento lui già ti sta amando e ti sta guardando,  vuole il tuo si, quel venerdì santo deve essere il nostro giorno per dire voglio essere con Cristo per la vita eterna, e lì che tutto potrebbe cambiare in quella santa notte dove le tenebre vengono sconfitte e la vita in Cristo fiorisce. Amen!  

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Il Signore ti dia pace e gioia!

MEDITAZIONI

MEDITARE... Alcune semplici riflessioni sulla vita, per ritrovare serenità e armonia se stessi e con gli altri.... Illuminaci con la...