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mercoledì 27 luglio 2016

la preghiera dell'amore.


Preghiera Semplice di San Francesco d'Assisi
UN BEL PROGRAMMA PER RICOMINCIARE ALLA GRANDE.

Oh! Signore, fa di me uno strumento della tua pace:
dove è odio, fa ch'io porti amore,
dove è offesa, ch'io porti il perdono,
dove è discordia, ch'io porti la fede,
dove è l'errore, ch'io porti la Verità,
dove è la disperazione, ch'io porti la speranza.
Dove è tristezza, ch'io porti la gioia,
dove sono le tenebre, ch'io porti la luce.
Oh! Maestro, fa che io non cerchi tanto:
Ad essere compreso, quanto a comprendere.
Ad essere amato, quanto ad amare
Poichè:
Se è: Dando, che si riceve:
Perdonando che si è perdonati;
Morendo che si risuscita a Vita Eterna.

Amen.

Il Signore ti dia pace e gioia!


mercoledì 20 luglio 2016

ESSERE COLLABORATORI DI DIO.

COLLABORATORI DI DIO

        Quante volte ci chiediamo se il Signore ci guarda ciò che operiamo, sappiamo che ci guarda e apprezza ogni nostro sforzo ma non sempre ne siamo convinti, invece se abbiamo quella speranza che ci rende forti sappiamo che il Signore vede i tuoi bisogni e i tuoi sforzi e tenderà una mano per venirti in aiuto. Ti sosterrà e ti renderà saldo come un soldato ben armato e pronto ad andare in battaglia. Non ci può essere sostegno migliore del suo, fiducia totale in Lui. 
    Il pericolo maggiore è che l’anima si consideri capace di trovare in se stessa questo aiuto: in tal caso perderà tutto, il male tornerà a dominarla, si eclisserà la luce che luccicava ancora debolmente e si estinguerà la fiammella che bruciava appena. L’anima deve rendersi conto di quanto sia impotente da sola, cosa che e sempre più difficile, perchè facciamo fatica a fidarci totalmente di Lui; perciò, senza attendersi nulla da se stessa, si prosterni umilmente davanti a Dio, e riconosca nel profondo di non essere nulla. Solo allora la grazia, che è onnipotente, da questo nulla potrà creare tutto. 
     Colui che in assoluta umiltà si affida nelle mani di Dio misericordioso, attira a sé il Signore e diventa forte della sua forza. 
      Pur dovendoci aspettare tutto da Dio e nulla da noi stessi, cionondimeno dobbiamo sforzarci con tutte le nostre capacità per creare qualcosa che possa ricevere l’aiuto divino e che possa essere avvolto dalla potenza di Dio. La grazia è già presente in noi, ma inizia ad agire solo dopo che noi stessi abbiamo agito, colmando la nostra impotenza con la sua potenza. Perciò decidi fermamente l’umile offerta della tua volontà a Dio, dopodiché inizia ad agire senza esitazione e senza riserve.


Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 13 luglio 2016

NELLA PREGHIERA SOBBIETA' DI MENTE E CALORE DEL CUORE.


LA PREGHIERA PURA.

   Spesso ci chiediamo quale sia la preghiera più gradita o l'atteggiamento per pregare più vicino al Signore, o come fare per non distrarci, queste sono domande solite che ci facciamo o per chi veramente vorrebbe fare un cammino spirituale, per incontrare il Signore per poi viverlo nella propria vita e nella testimonianza di fede.
      Nella vita religiosa o contemplativa, ma anche per chi vive una vita da laico tra lavoro e occupazioni familiari, per avere uno stile di vita, per quanto riguarda, la vita religiosa, si ci orienta la propria vita alla preghiera, sia contemplativa o attiva dipende dal desiderio che si ha nel seguire il Signore e dall'esempio di vita di quel santo che si sceglie, ad esempio: san Francesco, san Domenico, san Benedetto, san Agostino, santa Chiara, santa Rita e via dicendo dove sente più suo quel carisma che hanno seguito questi santi, e ognuno di queste spiritualità nella loro vita religiosa hanno delle Regole da osservare sia sullo stile di vita che nella preghiera, che possono prendere esempio anche per chi vive fuori nella vita quotidiana, ma spesso anche noi ci distraiamo dalle tante attività o preoccupazioni che affollano la mente, e cosi la mente non percepisce il vero profumo della preghiera e del contatto con Dio.
         Un Buon modo per vivere tutto il calore della preghiera è proprio osserva la Regola con zelo e dedizioni come nel primo giorno, e di sapere cosa è la preghiera per chi vive nell'ambito laicale, conservando la sobrietà della mente, il Signore e lo sappiamo bene non ha bisogno delle nostre parole infinite a volte anche vuote ma più che altro e lo stare dinanzi a Lui nel silenzio e con poche e semplici parole, e poi il calore del cuore, il desiderio di accoglierlo, di amarlo, di stare con Lui, desiderandolo, e l'atteggiamento più importante il calore del cuore che brama di stare con Lui. Se quest’ultimo comincia a venir meno, qui si potrebbe chiamare anche "tiepidezza spirituale" già trattato nei blog precedenti, quel non sentire più quell'attenzione verso di lui, in un certo senso trascurarlo perché ho altre urgenze quello che non facevo prima insomma, nonostante lo amo e sento attrazione verso di lui, affrettati a riscaldarlo, vedendo le motivazioni perché si sta spegnendo, non bisogna avere risposte da Dio perché è sempre lì, non essere stanco, persevera anche se non si sente la fiamma primaria, convinto che questa scomparsa è il segno che ti sei allontanato notevolmente da Dio, non c'è da spaventarsi ovviamente ma da meditare, a volte queste sono anche piccole crisi cioè vedere dove stiamo andando.
      Il timore di Dio è ciò che custodisce e ravviva il calore interiore, l'essere consapevole di stare dinanzi a una persona al di sopra di te che di ha donato la vita,  ma sono necessarie, anzi importanti anche l’umiltà, la pazienza, la fedeltà alle regole e soprattutto la sobrietà, non c'è bisogno di sapienze sublime o di alte conoscenza, ma tanta semplicità. 
     Vigila attentamente su te stesso, per amor di Dio! 
    Risvegliati se ti sei assopito e scuotiti in tutti i modi per non cadere addormentato. 
    Confrontati con un confessore o per chi ha un direttore spirituale, ma anche facendosi riconquistare dalla stessa Parala di Dio.      Ovviamente qua ho fatto l'esempio sulla vita religiosa ma questo vale ancor più profondamente per chi vive nel quotidiano tra tribolazioni e avversità, ma se si sa ritagliare quello spazio tutto suo per il Signore e un dono che offro e regalo a Dio.

POTREBBE ESSERE UTILE IN QUESTO VIDEO PER CAPIRE COSA SIA LA TIEPIDEZZA SPIRITUALE,
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Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 6 luglio 2016

FARSI SEDURRE DALLE DELIZIE DELLA PREGHIERA

LE DELIZIE SPIRITUALI E LA LORO SEDUZIONE
       Quante volte ci e capitato o ci capita che abbiamo paura di lasciarci andare completamente alla preghiera a una vita di preghiera, perché ci sembra tutto diverso, ci sentiamo cambiati, amiamo invece di amarci, e questo ci spaventa un pò perché perdiamo un pò del nostro "io", invece è una sensazione molto bella, ciò che orientavamo a noi stessi, le stesse cose le orientiamo a Dio e ci sembra vedere nuovi orizzonti, perciò dici che hai paura di lasciarti sedurre dalle delizie spirituali, quale preghiera del cuore, dialogo intimo, contemplazione, desiderio e timore, pace, serenità interiore, conforto: ma non puoi certo pensare di fare una cosa simile, sembra impossibile o che solo i santi possono farlo! La preghiera non si pratica a motivo della sua dolcezza si pensa come fosse una forma di emotività o piacere, ma perché è nostro dovere servire Dio in questo modo, un bisogno profondo di volerlo servire in tutte le sue forme di servizio, anche se la dolcezza si accompagna sempre ad un servizio autentico, come esempio una passione ma fatta senza amore quale sarebbe il risultato. 
       La cosa più importante nella preghiera è di rimanere davanti a Dio nel rispetto e nel timore, con la mente nel cuore: questo infatti placa e disperde ogni follia ed instaura la contrizione del cuore.
        Questi sentimenti di timore e di dolore alla vista di Dio, cioè la presa di coscienza delle proprie pochezze, il cuore spezzato e contrito sono gli aspetti principali di una autentica preghiera interiore è la verifica di ogni preghiera che ci permette di dire se la nostra preghiera è come deve essere oppure no. Se essi sono presenti, la preghiera va bene, certo non si può pretendere per chi e ancora lontano dal significato di preghiera questo rapporto intimo e amoroso, se invece sono assenti, la preghiera non sta seguendo il suo corso normale e deve essere ricondotta alla sua autentica condizione, cosa che non ci deve spaventare, ma che si deve far comprendere con quanto desiderio ci dobbiamo accostare.
     Se siamo privi di questo senso di dolore e di contrizione, la dolcezza e il calore spirituali possono generare l’amor proprio: è l’orgoglio spirituale che porta ad illusioni perniciose, il sentirsi arrivati perché il Signore mi ha premiato e lo sbaglio più grande che possiamo fare. Allora le delizie e il calore svaniranno, lasciandoci solo il loro ricordo, abbiamo fatto una bella esperienza, ma l’anima continuerà ad immaginarsi di possederli. Di questo devi avere paura, perciò ravviva incessantemente nel tuo cuore il timore di Dio, l’abbassamento e l’umile contrizione, camminando sempre alla sua presenza. Questo è il nocciolo della questione. al prossimo appuntamento.


Il Signore ti dia pace e gioia!

MEDITAZIONI

MEDITARE... Alcune semplici riflessioni sulla vita, per ritrovare serenità e armonia se stessi e con gli altri.... Illuminaci con la...