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mercoledì 13 luglio 2016

NELLA PREGHIERA SOBBIETA' DI MENTE E CALORE DEL CUORE.


LA PREGHIERA PURA.

   Spesso ci chiediamo quale sia la preghiera più gradita o l'atteggiamento per pregare più vicino al Signore, o come fare per non distrarci, queste sono domande solite che ci facciamo o per chi veramente vorrebbe fare un cammino spirituale, per incontrare il Signore per poi viverlo nella propria vita e nella testimonianza di fede.
      Nella vita religiosa o contemplativa, ma anche per chi vive una vita da laico tra lavoro e occupazioni familiari, per avere uno stile di vita, per quanto riguarda, la vita religiosa, si ci orienta la propria vita alla preghiera, sia contemplativa o attiva dipende dal desiderio che si ha nel seguire il Signore e dall'esempio di vita di quel santo che si sceglie, ad esempio: san Francesco, san Domenico, san Benedetto, san Agostino, santa Chiara, santa Rita e via dicendo dove sente più suo quel carisma che hanno seguito questi santi, e ognuno di queste spiritualità nella loro vita religiosa hanno delle Regole da osservare sia sullo stile di vita che nella preghiera, che possono prendere esempio anche per chi vive fuori nella vita quotidiana, ma spesso anche noi ci distraiamo dalle tante attività o preoccupazioni che affollano la mente, e cosi la mente non percepisce il vero profumo della preghiera e del contatto con Dio.
         Un Buon modo per vivere tutto il calore della preghiera è proprio osserva la Regola con zelo e dedizioni come nel primo giorno, e di sapere cosa è la preghiera per chi vive nell'ambito laicale, conservando la sobrietà della mente, il Signore e lo sappiamo bene non ha bisogno delle nostre parole infinite a volte anche vuote ma più che altro e lo stare dinanzi a Lui nel silenzio e con poche e semplici parole, e poi il calore del cuore, il desiderio di accoglierlo, di amarlo, di stare con Lui, desiderandolo, e l'atteggiamento più importante il calore del cuore che brama di stare con Lui. Se quest’ultimo comincia a venir meno, qui si potrebbe chiamare anche "tiepidezza spirituale" già trattato nei blog precedenti, quel non sentire più quell'attenzione verso di lui, in un certo senso trascurarlo perché ho altre urgenze quello che non facevo prima insomma, nonostante lo amo e sento attrazione verso di lui, affrettati a riscaldarlo, vedendo le motivazioni perché si sta spegnendo, non bisogna avere risposte da Dio perché è sempre lì, non essere stanco, persevera anche se non si sente la fiamma primaria, convinto che questa scomparsa è il segno che ti sei allontanato notevolmente da Dio, non c'è da spaventarsi ovviamente ma da meditare, a volte queste sono anche piccole crisi cioè vedere dove stiamo andando.
      Il timore di Dio è ciò che custodisce e ravviva il calore interiore, l'essere consapevole di stare dinanzi a una persona al di sopra di te che di ha donato la vita,  ma sono necessarie, anzi importanti anche l’umiltà, la pazienza, la fedeltà alle regole e soprattutto la sobrietà, non c'è bisogno di sapienze sublime o di alte conoscenza, ma tanta semplicità. 
     Vigila attentamente su te stesso, per amor di Dio! 
    Risvegliati se ti sei assopito e scuotiti in tutti i modi per non cadere addormentato. 
    Confrontati con un confessore o per chi ha un direttore spirituale, ma anche facendosi riconquistare dalla stessa Parala di Dio.      Ovviamente qua ho fatto l'esempio sulla vita religiosa ma questo vale ancor più profondamente per chi vive nel quotidiano tra tribolazioni e avversità, ma se si sa ritagliare quello spazio tutto suo per il Signore e un dono che offro e regalo a Dio.

POTREBBE ESSERE UTILE IN QUESTO VIDEO PER CAPIRE COSA SIA LA TIEPIDEZZA SPIRITUALE,
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Il Signore ti dia pace e gioia!

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