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venerdì 28 febbraio 2014

In Cammino verso la Quaresima.

IN CAMMINO VERSO LA QUARESIMA ....
           Con la Quaresima, l’invito è ad una rinnovata conversione, “il ritornare alle fonti”, il ritornare alle origini ci richiama al battessimo, a quella veste bianca segno della purezza divina, ma lungo la vita vivere con questa purezza sembra sempre più difficile e impossibile, ma l’importate che sappiamo ritornare sulla vera strada che ci conduce alla primitiva fonte, e per giungere a questa fonte bisogna svuotarsi, per arrivare ad essere poveri e semplici, cercando di distaccarci da quei pensieri, atteggiamenti, logiche che ci allontanano dal vero Amore, da Dio, e su questi intendo vogliamo intraprendere il nostro ritornare alle fonti, ci accompagnerà Evagrio Pontico, un padre del deserto, san Francesco di Assisi  è le Sacre Scritture, non si può partire per un viaggio se non si ha una guida sicure e fedele. Con Evagrio conosceremo quei pensieri che possono trasformarsi in atteggiamenti o stile di vita, i cosi detti i vizi capitali, che a volte possono essere anche forme di malattie,  o come li delinea Pontico “i pensieri della malvagità o li spiriti della malvagità”, chiamate anche le figlie del demonio, che fanno si l’uomo sembra felice ma che in realtà rovinano sia il corpo umano sia quello spirituale, e lo faremo insieme al nostro stile francescano sull’esempio di san Francesco, che sempre si e fatto illuminare dalle Sacre Scritture.


“In questa battaglia abbiamo bisogno una armatura (Ef. 6,11.13) spirituale, ossia: retta fede e, poi, dottrina consistente in digiuno perfetto, valorose gesta d’eroi, umiltà, quiete difficilmente o in nessun modo turbata e preghiera incessante (1Ts 5,17)”. Alla vita spirituale appartengono queste cose. Ecco uno schema base :

Inizieremo a conoscere :
I vizi capitali sono un elenco di inclinazioni 
profonde, morali e comportamentali, dell'anima umana, spesso e impropriamente chiamati peccati capitali. Questo elenco di vizi distruggerebbero l'anima umana, contrapponendosi alle virtù, che invece ne promuovono la crescita. Sono ritenuti "capitali" poiché più gravi, principali, riguardanti la profondità della natura umana. Impropriamente chiamati "peccati", nella morale filosofica e cristiana i vizi sarebbero già causa del peccato, che ne è invece il suo relativo effetto.
Ma ormai è tempo di combattere questa lotta, con la forza del nostro Signor Gesù Cristo (1Cor 5,4) contro il pensiero dell’ingordigia e, a partire da qui gli altri sette pensieri”.

Il Signore ti dia pace e gioia!
fr. Luciano.

mercoledì 26 febbraio 2014

In cammino verso la Quaresima

IN CAMMINO VERSO LA PASQUA DEL RISORTO


Ci avviciniamo sempre di più, alla grande liturgia che racchiude tutte le liturgie, per arrivare con cuore libero alla Pasqua, per questo dobbiamo percorrere la nostra vita, non possiamo arrivare alla vita spirituale se prima non conosciamo la vita umana, con le sue passioni, le sue cecità, i suoi limiti, ma anche le sue capacità, i suoi doni, i suoi carismi, un cammino di fede comporta anche un cammino umano di sensibilità, di rispetto, di accettazione delle proprie capacità e doni, come allo stesso modo l’accettazione delle proprie piccolezze, delle fragilità, delle proprie povertà. Ad esempio: "Perché invidiare l’altro per le sue capacità ed ignorare le mie che sono sempre dono del Signore?" San Paolo ci ricorda che ognuno ha i suoi carismi che li esercita come li ha ricevuti, invece di invidiare devo imparare a ringraziare il Signore perché insieme possiamo costruire un’unica fraternità; Oppure perché certe azione mi urtano? Siamo sicuri che sia l’altro che sbaglia? Non potrebbe essere che in quel gesto riscopro un qualcosa che non accetto di me stesso, e faccio fatica a conviverci? Se invece provo a metterci una motivazione sana ed equilibrata potrebbe uscirne fuori un qualcosa di bello che non sapevo di avere. O ancora, perché quando non ricevo ringraziamenti sono spento nonostante dico io faccio tutti in maniera gratuita e non mi sento felice? La gratuità rende l’anima libera e serena, eppure San paolo ci ricorda il cantico della carità, "La carità non chiede ma dona sempre", ed ancora perché faccio fatica ad superare le passioni, il Vangelo ci ricorda umiliati sotto la potente mano del Signore e sarai libero dalle tue passioni, gli evangelisti ci presentano il deserto come luogo delle tentazioni, dove i Padri del deserto ci illustrano in maniera eccellente come poter superare le prove, i vari pensieri che affollano la mente dalle logiche umane e non lasciano respiro alla voce del Signore, perciò si e invitati a lasciar ogni cosa per rientrare in se stesso stando in luogo distaccato da ogni distrazione umana. Una volta incamminati su questa strada percorrendo strade tortuose, ma anche diritte, possiamo intravedere la via della luce intramontabile, la strada delle beatitudini, dare significato al digiuno secondo la chiesa cattolica, maestra di fede, un cammino di ascesi per attraversare la notte oscura, dove poi ci aspetterà l’amore assoluto, vivremo la carità assoluta, saremo creature nuove, testimoni del Risorto. Affidiamoci da ora all’intercessione di Maria Immacolata e al poverello di Assisi chi ci aiutino a percorrere questa avventura incontro al Cristo Risorto.       
Il Signore ti dia pace e gioia!

martedì 25 febbraio 2014

IN CAMMINO ....

VERSO LA PASQUA

Anche quest'anno abbiamo questo grande dono del tempo di Quaresima, anche quest'anno siamo chiamati a vivere il nostro credo, a rafforzare la nostra fede, a far rivivere la gioia della sequela, in questa Quaresima non vogliamo soddisfarci solamente di belle parole, di profonde meditazioni, di inviti alla conversione, di rinunzie a quant'altro, ma le vogliamo arricchirle conoscendo meglio noi stessi, conoscendo ciò che ci tiene legati, ciò che non riusciamo ad accettare, conoscendo le paure e affrontandole, come affrontare le tentazioni, capire dalle passioni, il significato del digiuno ed i suoi frutti, la preghiera il dono dell'uomo nuovo, gli effetti della carità, questi sono i grandi temi della Quaresima, oltre al cammino delle Beatitudini, facendoci aiutare con brevi brani evangelici, dai Padri, con l'aiuto della preghiera, dell'ascolto, della disponibilità, dell'accoglienza, e impegnativo e forse neanche riusciremo a fare tanto, ma una cosa e certo almeno abbiamo camminato con fede e speranza nel desiderare una vita risorta con il Risorto, ci accompagnino in questo camminare verso la Pasqua del Risorto, Francesco di Assisi insieme al Beato Bonaventura da Potenza e tutti i santi francescani con la benedizione dell'Immacolata Vergine donna della resurrezione. Amen.  



Il Signore ti dia pace e gioia!

domenica 9 febbraio 2014

Noi siamo Luce del mondo!

SIAMO IL SALE DELLA TERRA E LUCE DEL MONDO!
Il Vangelo di questa domenica e meraviglioso, Gesù ci dice chi siamo e cosa dobbiamo fare, non "dovete essere", ma "siete", ecco la novità! Come possiamo essere la "Luce della terra", siamo luce per i tanti talenti a volte nascosti o non conosciuti, i vari carismi, i vari doni, e per questo dobbiamo ringraziare il Signore per tutto quello che ci dona, e per quello che noi siamo, e non per quello che vorremmo essere, forse perché vediamo gli altri hanno un qualcosa in più a noi, ma ugualmente dobbiamo ringraziare il Signore per le qualità dell'altro che insieme alle mie si arricchiscono di tesori inestimabili la vita do ognuno, ad ognuno di noi il Signore ci ha donato dei doni, delle caratteristiche, e quelle dobbiamo alimentare e far crescere in noi, ecco essere luce delle genti, luce dei cuori, perché nascondere tante qualità, solitamente diciamo: "non sono portato a...., non è per me fare...", ognuno di noi e prezioso agli occhi di Dio, ed ha un ruolo preciso per la realizzazione del progetto d'amore che il buon Dio ha posto in noi, non ci ha dato la vita per caso, ma perché la possiamo fruttificare il più possibile, e come quando c'è una bellissima giornata con un sole splendido e diciamo che meraviglia, un cielo azzurro rende armonioso e sereno, cosi e la nostra luce, certo non bisogna vantarsi, ma essere umili ringraziando il Signore che mia ama e ha posto in me la sua fiducia. "Siete" "sale della terra". Come possiamo dare sapore alla terra? Con la nostra testimonianza, la nostra vita interiore unita con quella del Signore, nella semplicità di ogni giorno, non c'è bisogno di fare grandi e mirabili cose, ma quelle semplici e amorose di carità; e "se perdesse il sapore", vuol dire che stiamo camminando in altre direzioni che sembrano luce ma non trasmettono luce. Il sale poi ha diverse modalità di essere usato per dare un sapore, ma anche per purificare, o bruciare quando lo si mette per non far crescere l'erba ad esempio, e se lo usiamo in questo modo forse perché abbiamo qualche paura di perdere qualcosa, non do il giusto sapore, se ne sarebbero ancora tante di cose da poter dire, ma chiediamo luce allo Spirito affinché possiamo essere sempre radianti e solari, non vuol dire ridere sempre, ma essere sereni interiormente, anche se in questo tempo sembra tutto difficile, ma coraggio confidiamo nell'amore misericordioso del Signore, Via, verità, Vita. Amen!!!
Il Signore ti dia pace e gioia!

lunedì 3 febbraio 2014

Le antiche tradizioni Francescane.

INCONTRO DI PREGHIERA
SUL SIGNIFICATO DELLA “CORDA PIA”


Che cos’è la “corda pia”?
                È una celebrazione tipicamente francescana, celebrata in modo particolare proprio dai frati minori conventuali.
                 Perché viene celebrata?
                 Per rivivere il mistero della nostra redenzione, la croce gloriosa di Cristo in comunione con le stigmate di Francesco.
                 Quando viene celebrata?
                 La corda pia e celebrata in maniera particolare nel tempo di quaresima in comunione con la via crucis.
                Cosa significa “corda pia”?
                 Il termine corda pia dal latino indica i “cuori pii” che troviamo anche nell’antico inno dedicato all’amore non amato, perché cuori pii? Dalla purezza dell’anima di amare il Signore che si dona totalmente a noi nasce questo atteggiamento, in Francesco l’ “Alter Christus”, che nasce il suo amore rivivendo la passione di Gesù, che si rispecchia nel prodigio delle sacre stimmate impresse nel suo corpo, come ad incarnazione del Verbo fatto carne.
                Che cos’è la corda pia?
                 La “corda pia” è una liturgia penitenziale, imperniata sulla meditazione della passione di nostro Signore che si rispecchia in Francesco con l’impressione delle stimmate, e un rivivere il venerdì santo, il celebrare l’esaltazione di quella gloriosa croce, rendendo grazie per il dono della vita che ci ha donato Gesù, e Francesco lo ha rivissuto sul monte “La Verna”, in quel mirabile e commovente episodio delle stimmate due anni prima del suo viaggio con sorella morte, e un aver configurato ed incarnato il datore della vita nella sua mirabile ed esemplare vita tutta vissuta nel Suo amore, tra tribolazioni e sofferenze, ma mai stancandosi dal suo Cristo povero e umile, proprio come ha vissuto lui, nella povertà che lo arricchito dell’amore del suo Signore, è nell’umiltà più profonda, più intima, più gloriosa. “Le stigmate sono l’abbraccio di Dio per la sua creatura che ha vissuto la passione del figlio Gesù, è il segno più alto e indicibile dell’amore dell’anima verso il suo Signore”.
                 In una prima ricerca riguarda il significato delle ali del serafino, le prime due ali, che velano la testa, significano: l’amore di Dio padre e il timore del Signore;
Le due mediane indicano il duplice amore che dobbiamo avere verso il prossimo: operare il bene spirituale e materiale del medesimo;
Le inferiori fanno scomparire la miseria morale, spingendo l’anima alla contraddizione e alla purificazione delle proprie colpe.

                 E non poteva non finire con il memoriale del dolore della beata Vergine Maria. Ora tocca a noi nel rivivere questo mistero di grazia nel prendere esempio e nel pregare il Signore per intercessione di Francesco di farci penetrare in questo mirabile mistero della croce di nostro Signore. 
Il Signore ti dia pace e gioia!

MEDITAZIONI

MEDITARE... Alcune semplici riflessioni sulla vita, per ritrovare serenità e armonia se stessi e con gli altri.... Illuminaci con la...