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mercoledì 17 febbraio 2016

Preghiera a Gesù Crocifisso

A Gesù Crocifisso

Gesù, tu che hai accettato quella pesante croce, senza ribellarti è tal gesto fatto per amore nostro, è per voler del Padre, che ci fai capire, (almeno) cosi dovrebbe essere,
fino a quando avresti sofferto per noi ,
l’amore che ci doni e quando ci ami, è ancora oggi con tutto ciò ti offendiamo ancora Tu continui ad amarci, è lo dimostri attraverso
santi sacerdoti, missionari e religiosi,
e ci prendi per mano attraverso il sofferente, l’umile, il povero.
                 Noi quante volte l’abbiamo rifiutato, abbandonato,trascurato, allontanato, mentre tu eri lì che ci aspettavi, sono certo di una cosa, mio caro Gesù, tu accetteresti ancora quella pesante croce, affinché credessimo quando ci ami e quanto fai per noi.
Gesù,noi siamo qui ti vogliamo ringraziarti per quanto hai sofferto, per tutte le umiliazioni ricevute, è ancora oggi ricevi, i dispiaceri e i sacrifici fatti per noi,
Gesù caro, siamo qui per chiederti scusa per tutte le volte che ti abbiamo offeso,

giudicato, maltrattato e di non crederti chi sei, una cosa sappiamo,noi continueremo ad offenderti con il nostro peccato e con il nostro pretendere senza donare, mentre Tu ci hai donato te stesso, ma Tu non guardi questo perché l’amore che hai per noi lo supera, infine caro nostro amato Gesù noi ti ringraziamo per tutto quello che ci hai donato è ci doni, e ti chiediamo di convertirci . Grazie Gesù
by fr. Luciano

Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 10 febbraio 2016

La vita di preghiera nel quotidiano 5

  LA PREGHIERA COME OCCASIONE DA RISCOPRIRE.
      La preghiera è l'occasione di scoprire le qualità e la vita stessa di Dio, in questo periodo di quaresima è un'ottima occasione per riscoprirle il valore e le meraviglie che Dio ha per noi.
     Dice la Sacra Scrittura: "Il Signore sarà con voi, se voi sarete con lui; se lo ricercherete, si lascerà trovare da voi, ma se lo abbandonerete, vi abbandonerà" (2Cr 15,2), quante volte nell'arco della giornata ci facciamo sfuggire questa bellissima occasione mentre ricorriamo dietro ai nostri affanni anche se sono importanti, magari non sono neanche per noi stessi.
      In un'altro passo dice: "Di questo il Signore ha parlato quando ha detto: “A chi si avvicina a me mi mostrerò santo” (Lv 10,3), davanti a quante chiese passiamo, o quanti minuti perdiamo quando non sappiamo cosa fare, non ci vogliono ore per dedicarsi al signore, basta anche un semplice pensiero per ricordarlo nella nostr mente per avvicinarci a Lui e poi rimanere in Lui perchè facendoci conoscere le sue meraviglie non ci vogliamo allontanare più.

       Nel vangelo troviamo scritto: "Chi mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui" (Gv 14,2 1), abbiamo paure di amare perchè chi ama rinunzia qualcosa di se stesso, e questo ci condiziona a non dare più di quando potremmo donare nella gratuità e nell'amore.
      Perciò, quando il nostro cuore si interessa delle qualità trascendenti di Dio e si avvicina a lui mediante la preghiera, si incominci a gustare il sa­pore divino. 
       Ogni volta che ci viene rivelata un nuovo dono del Dio che si apre a noi perchè lo desideriamo, ne riceviamo qualcosa di arricchente e serenità intima; perché Dio non ti si manifesta attraverso una conoscen­za teorica, bensì attraverso la comunicazione mi­steriosa di una potenza divina.
      Durante la preghiera Dio libera il tuo cuore dai tanti rumori che continuamente ti annebiano dal fitto velo della ragione umana e ci rivela il suo amoroso disegno di vita che per ognuno di noi di serenità e di felicità. 


Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 3 febbraio 2016

La vita di preghiera nella quotidianità 4

LA PREGHIERA, COME OPERA FONDAMENTALE NEL CAMMINO SPIRITUALE.

       A volte pensiamo la preghiera come sarebbe un qualcosa di estraneo al nostro ritmo di vita, ma ascoltiamo questo esempio che ci fanno i santi padri, molto semplice e concreto: "Come ti è indispensabile lavorare costantemente per poter vi­vere, dandoti da fare con la mente e con il cor­po con il suo sudore e sacrificio, per ottenere un boccone di pane e un sor­so d'acqua, così per il tuo essere interiore, per la edificazione e la serenità dell'anima è indispensabile restare sempre in relazione con Dio, a cuore a cuore, bibblicamente sarebbe il centro dell'essere, affinché il soffio d'immortalità metta le radici nel tuo spirito e lo renda adatto alla vita eterna già da questa vita terrena".
      La relazione con Dio è quella che chiamiamo preghiera: in realtà si tratta di un'azione. Devi perciò riconoscere che solo in virtù di un atto spirituale il tuo spirito viene nutrito e riceve di­rettamente da Dio le energie per crescere, anche se non lo riusciamo a percepire. Ciò di cui devi essere convinto è che ogni contatto con Dio è preghiera, ma non ogni preghiera è contatto con Dio. Molti infatti pregano senza esservi preparati e senza alcun desiderio di co­municare con Dio e la cosidetta preghiera meccanica, cioè abituale senza capire con chi sto relazionandomi. Ma questa non è preghiera, perché la preghiera è un'opera realizzata in col­laborazione tra l'uomo e Dio.

       Se la "camera" è quindi il "luogo" messo a parte da Cristo per l'opera della preghiera inte­riore, ne consegue che per tutto il tempo che vi trascorri devi necessariamente perseverare nell'opera della preghiera; questo significa che devi sempre restare in contatto spirituale con Dio. Cioè avendo la mente con le sue azioni rivolte a dio e ringraziandolo. Al prossimo appuntamento....


Il Signore ti dia pace e gioia!

MEDITAZIONI

MEDITARE... Alcune semplici riflessioni sulla vita, per ritrovare serenità e armonia se stessi e con gli altri.... Illuminaci con la...