L'EFFICACIA DEL PREGARE PER I VIVI E I MORTI.
Il Signore ti dia pace e gioia!
Siamo giunti alla fine di questo itinerario delle opere di misericordia, corporali e spirituali, quest'ultima ci parla e ci esorta anche a "pregare per i vivi e i morti", si pensa che il pregare e l'agire siano in contrasto tra loro, si pensa che invece di pregare, dando una mano concreta si risolva la situazione, invece devono andare di pari passo, senza la preghiera l'azione spesso diventa cieca,.
La nostra preghiera deve sfociare anche in un comportamento nuovo, altrimenti, nel pregare per l'altro non si fa altro che giriamo su noi stessi. non possiamo pregare Dio come nostro Padre senza impegnarci ad avere un nuovo comportamento che ci vede diversi nei confronti dell'altro.
Quando prego per l'altro non devo pregare perchè l'altro deve diventare come a me piacerebbe o secondo i miei gusti, e dandomi ragione secondo la mia logica, questo non è pregare per l'altro ma per strumentalizzare la preghiera finchè torni a me,
Invece la preghiera autentica che devo fare perchè l'altro possa cambiare e con lui anch'io, vuole significare che devo occuparmi di lui ed immedisimarmi in lui, di cosa ha bisogno, di cosa soffre, ma che non sia un vittimismo o protagonismo, allora posso pregare Dio che lo possa benedire e guarire è lascio a Dio la scelta di cosa sia più giusto per lui, ed ecco che posso immaginarmi che l'azione dello Spirito Santo lo possa invadere e lo pervadono nelle sue scelte, cosi l'altro viene a contato con se stesso e la sua realtà interiore.
Quindi pregare per l'altro, che mi possa ferire, o perchè non sia al mio livello, non significa dire di tanto in tanto qualche piccola formula di intercessione, ma impegnarmi per l'altro chiedendo benedizioni per essi, come dono di salvezza, magari anche pregando un rosario per essi in modo che io abbia cura almeno per una mezz'oretta di lui in maniera spirituale.
Per chi è religioso, come il sottoscritto, pregare i salmi per beneficare gli altri e se stessi ci rende concreti per l'esigenza dell'altro e per la motivazione di perchè preghiamo per l'altro. I salmi infatti ci rappresentano attraverso metafore di come stiano l'altro e per quale motivo stiamo pregando, e per cui lo deve trasformarlo ed insieme ad essi anch'io.
In questo modo posso sentirlo nel mio corpo non soltanto nella mente o nel cuore, ma anche in ogni mia azione.
Oltre a pregare per l'altro, l'opera di misericordia mi invita anche a pregare per i defunti, che non vuol dire che senso ha pregare per loro che sono già dinanzi a Dio o si stanno avviando.
Invece è molto importante accompagnarli in questo viaggio verso Dio, che non sempre e sereno, affinchè possano affidarsi completamente all'amore misericordioso del Padre che li attende.
Così la preghiera per i defunti non è soltanto un servizio d'amore verso di loro, ma un'espressione d'amore che ci lega e ci tiene uniti a loro nella loro nuova vita che stanno per intraprendere, che noi sentiremo vicini mediante l'Eucarestia che ci unisci tra cielo e terra insieme alla comunione dei santi per sentirci un'unica famiglia, questa è l'espressione più forte della fede che ci dice che la morte non può distruggere il nostro legame ma che lo rafforza e ci prospetta alla risurrezione insieme al Cristo.
Il Signore ti dia pace e gioia!