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martedì 31 dicembre 2013

Ti aspettiamo 2014 ....

TI ASPETTIAMO 2014 ...
Tra qualche ora giunge il 2014, cosa lasciamo nel 2013, cosa ci lascia il 2013, cosa ci ha insegnato il 2013, cosa abbiamo insegnato il 2013, sappiamo chi bene e il male il 2013 è stato per chi sereno e chi meno, chi sofferente e chi meno, chi ha perso e chi ha trovato, dire auguri solo formalmente giusto perché cosi si usa fare mi sembra un pò poco, ma augurare il bene, perché lo desideriamo, augurare serenità perchè la cerchiamo, augurare le grazie del cielo perché ci crediamo e amiamo, ma promettere ma poi sappiamo che non ci riusciamo o quasi sembra sempre poco, ma impegnarci perché ne sentiamo il bisogno, questo sembra molto bello, non sarà immediato, non sarà tra qualche giorno o tra qualche mese, ma se cerco ogni giorno di far quel poco che posso fare per migliorare sapendo lasciare il vecchio, perché mi ostacola nell'operare il bene, quel poco di ogni giorno alla fine del 2014 diventerà quel tanto che do desiderato e augurato all'inizio dell'anno, sappiamo che le passioni, le difficoltà, i limiti e tutto l'elenco che ben sappiamo e i suoi interessi ci sono e ci saranno forse fino a che sorella morte ci separi, ma se auguro il bene e l'amore è perché voglio lasciare le logiche della ragione dell'"io" e rinascere nell'ottica della fede nel Cristo nato per noi, io non cambierò domani ne dopodomani, ma so che se voglio riesco a uscire da me stesso e vivere nella speranza, nella carità, nel silenzio, nel servizio, nella semplicità evangelica, nell'umiltà della Parola di Dio, con l'aiuto della preghiera e dei sacramenti, sia questo allora l'augurio che ci vogliamo trasmettere che con l'aiuto e la potenza della preghiera possa essere un'anno ricco di umanità, di misericordia, di carità. di comprensione, di dialogo e apertura alla Parola di Dio, Via, Verità e Vita. E' a tutti voi auguri un sereno e santo anno nuovo in San Francesco e Santa Chiara di Assisi, che l'Immacolata ci custodisca e ci aiuti a camminare nelle strade che ci conducono al Figlio Gesù fonte e culmine della nostra vita. Pace e bene! fr. Luciano Ofmconv.


Il Signore ti dia pace e bene!

mercoledì 25 dicembre 2013

BUON NATALE

Il Signore ti dia pace e gioia!

UN FELICE SANTO NATALE A TUTTI VOI CON LA BENEDIZIONE DEL SIGNORE CHE NASCE PER TUTTI NOI E NEI NOSTRI CUORI ... VOGLIAMO STARE CON TE GESU' .....BUON NATALEEEEEEEEEEEE!!!

domenica 15 dicembre 2013

PREPARARSI AL NATALE.

A TUTTI VOI CARISSIMI BUONA PREPARAZIONE AL SANTO NATALE, AL GRANDE MISTERO DELL'INCARNAZIONE, POSSA DIO DONARCI LA GIOIA E LO STUPORE DEI BAMBINI, SOLO COSI POSSIAMO ACCOGLIERE NEL NOSTRO CUORE LA GIOIA DEL NATALE E PREPARARE LA CULLA PER GESU' PER TROVAR UN CUORE CALDO E AMOROSA CHE LO ACCOGLIE E LO AMA!!!


Il Signore ti dia pace e gioia!

venerdì 6 dicembre 2013

Immacolata Concezione.

SOLENNITA' DELL'IMMACOLATA

         
   Si avvicina la grande festa di Maria Immacolata, la nostra mamma Celeste, in Lei troviamo ogni pienezza di bene, troviamo la gioia delle nostre sofferenze, Colei che ci sa comprendere e non ci giudica mai, con Lei troviamo sempre delle braccia che ci stringono per farci sentire il calore dell'eternità, è la donna più meravigliosa che possa esistere, speriamo che un giorno quando saremo dinanzi al Signore e vedremo Maria in tutta la sua bellezza che emozione, e il dispiacere di averla amata poco o in modo superficiale, la tutta santa, il riparo da ogni accusa e ingiustizia, Lei che ci ama e soffre più di noi quando non ci vogliamo riconoscere umili e puri di cuore, La Madre celeste ci vuole santi, santi come il suo Figlio nostro Signore, e per essere santi a Lei ci dobbiamo rivolgerci come Maestra di Vita evangelica, via di umiltà e d'amore, gioia senza fine, tenerezza infinita, porta della misericordia, dolcezza nelle nostre tribolazione, se la sapessimo amar un pò di più che grande gioia avremo nel cuore, Lei che distaccata da ogni attaccamento umano per dedicarsi al suo Figlio come discepola, seguire i passi del maestro Via, Verità e Vita, che altro dire Vergine Immacolata insegnaci a camminare come te dietro i passi del tuo Figlio Gesù!
Preghiamo insieme:
Affidamento a Maria

                 Vergine Madre Immacolata,
 hai dato alla luce per opera e volontà di Dio,il Figlio Gesù, nostro Signore, noi ci affidiamo a Te, come Tu ti sei affidata alla volontà di Dio e al suo progetto d’amore.
              Ti affidiamo i nostri cari, gli ammalati, i figli, parenti e gli amici.
             Affidiamo alle tue mani sante e materne il nostro lavoro, lo studio e ogni attività che svolgiamo.
Affidiamo al Tuo Cuore Immacolato, le nostre azioni, le sofferenze e i sacrifici. Mettili nel cuore misericordioso del Tuo divin Figlio  nostro Maestro. Insegnaci la via dell’ascolto,
 dell’umiltà e del servizio, o Madre e Maestra di vita.
Custodisci sotto il tuo potente sguardo, coloro che a Te o Madre si raccomandano. Perdona coloro che ti offendono.
Noi ti offriamo il nostro essere in riparazione delle offese ricevute dal Tuo santo nome, allontana da noi ogni insidia di male e proteggici. Noi ti affidiamo il nostro cuore, portalo  al Divin Gesù, o Madre, o Maria, o Vergin santa e gloriosa prega per noi. Amen .


Il Signore ti dia pace e gioia!

giovedì 14 novembre 2013

Il capodanno della Chiesa.

SI STA PER CONCLUDERE L'ANNO LITURGICO.

Siamo quasi giunti al capodanno della Chiesa è l'anno liturgico si sta concludendosi, con la Solennità del Cristo Re dell'Universo inizia un nuovo anno liturgico, sarebbe bello domandarsi quali sono i frutti di questo anno che sta per chiudersi? Come ho concretizzato il Vangelo di San Luca? Ho cercato di appronfondire qualche testo della Sacra Scrittura?
Di domande c'è ne sarebbero tante, ho voluto mettere quelle più che sentivo mie, è importante che per qualche tempo ci fermiamo a pensare queste cose, ad avere un rapporto più stretto con il Signore, a guardarci dentro per vedere a quale gradino e la mia vita spirituale, certo non bisogna avere quella pretesa di essere super uomini spirituali, ma capire se abbiamo fatto piccoli passi verso il Sommo Bene, bisogna avere grandi ideali, ma nello stesso tempo vivere la nostra umanità con le sue fragilità e i suoi limiti, solo una volta acquistato tutta la consapevolezza di chi siamo e cosa realmente vogliamo e desideriamo, abbiamo fatto un'altro passo in avanti che ci permette di iniziare a intraprendere una vita orientata al Vangelo, che si plasmerà giorno dopo giorno fino a farci diventare sale della terra e luce dei popoli, non ci scoraggiamo se il mondo ci crolla addosso ma con fiducia invochiamo sempre la presenza di Dio in noi che ci possa far essere uomini testimoni e diffusori di carità e di mitezza per far comprendere ed amare Cristo Via, Verita, Vita.


Il Signore ti dia pace e gioia!
www.fraternitaimmacolatavomero.it

martedì 22 ottobre 2013

Dio è sempre presente nella tua vita!

Dio è sempre presente nella tua vita.
       
        Bisogna essere convinti che Dio è sempre presente nella mia vita, anche se sono lontano, non lo sento vicino, Lui non ci abbandona mai, anche se noi lo abbandoniamo, forse perché non ne sentiamo bisogno?     
      Ma lui ha sempre bisogno di noi, non può stare senza di noi, per noi la sua presenza può essere facoltativa, Dio è dentro di te, sei a sua immagine e somiglianza, Lui e con te anche quando navighiamo nelle tenebre del peccato, quando ci dissociamo a lui, Lui vive in noi, desidera vivere in noi nella comunione vicendevole, ma non sempre ci rendiamo conto di tutto ciò che accade dentro di noi, a Lui non li sfugge niente, ti ama di un'amore cosi tenero anche se ci sembra che tutto vada storto, vivi alla sua presenza, tienilo sempre nel tuo cuore, che sia colmo di gioia o di sofferenze, vivi nella sua presenza in te e parla con lui che aspetta la tua voce, anche se sa già cosa desideri, ma vuole ascoltare la tua voce, la voce di figli che cercano il loro padre, non avere paura se ti senti lontano da Lui, o in colpa o in peccato, Lui aspetta te che lo chiami, che lo cerchi, che li chiedi di aver cura di te, che tu abbia bisogno di Lui, Lui vive per te, Lui vuole che tu viva per Lui, qualsiasi cosa faccia, ma che lo fai per Lui, che piaccia Lui.
       Ti conceda Dio che la sua presenza nella tua anima non sia solamente una verità di fede, ma una realtà divina intensamente sperimentata, nel bene e nel peccato, che ti ama sopra qualsiasi cosa, è più di qualsiasi altra cosa.  
Il Signore ti dia pace e bene.

giovedì 3 ottobre 2013

Francesco di Assisi testamento d'amore.

Francesco di Assisi il progetto di Dio....
Siamo alle soglie della Solennità di San Francesco di Assisi, in questa sera del 3 Ottobre del 1224, Francesco ci lascia e va via con sorella morte, per andare tra le braccia amorose del suo Sommo e unico bene, il Signore Altissimo e Onnipotente, è a noi cosa rimane di questo grande uomo, che ha fatto una meravigliosa storia della sua vita incarnandosi nella croce di Cristo, pochi come lui ci sono cosi avvicinati al grande mistero di Dio, facendo della propria vita un canto di lode, una preghiera vivente, un innamorato del creato e del Creatore, Francesco dall'umana dolcezza e dal divin distacco terreno, viveva per Lui, parlava di Lui, pregava Lui, ormai unico suo scopo era l'Altissimo sommo bene, a Lui ogni lode e grazie.       Grazie Signore di averci dato Francesco di Assisi, la sua ammirabile vita, tra difficoltà, incomprensioni, lotte, umiliazioni, allontanamenti che ha dovuto affrontare, specialmente negli ultimi anni della sua mirabile e gioiosa vita, ma mai si e lamentato di tutto ciò, e alla fine ringraziando tutto il creato con il suo bellissimo "Canto delle creature" ha sciolto in lacrime ogni cuor duro, facendo nascere pace e armonia, gioia e commozione, Francesco che e arrivato a dire il tu a Dio, "Tu sei il bene...Tu sei carità... Tu sei dolcezza.... Tu sei.... Tu sei...", e meraviglioso accorgersi di questo piccolo uomo che ha fatto della sua vita il dono d'amore per l'umanità, e a tutti noi che ha lasciato il suo bellissimo "Testamento", dove si ci può leggere la sua vita immersa nella figliolanza di Dio, fratello di Gesù ma prima di tutto fratello di ognuno, rispettando e amando con grande lode e ammirazione. Grazie fratello santo Francesco prega per noi tuoi piccoli fratelli in cammino. Buona festa a tutti!! fr. Luciano. 


Il Signore ti dia pace e gioia!

lunedì 30 settembre 2013

Dialogare : pregare con Gesù..


A COLLOQUIO CON GESU' ..

Caro Gesù oggi pensavo durante la celebrazione del mistero Eucaristico, della tua vita, morte e risurrezione dove ci hai Redento per restare tutti i giorni con noi, con quanta umiltà vieni dentro di me, e tutti noi, con quanta delicatezza ti doni a noi ed entri nelle nostre piaghe, nel nostro lebbroso per curarlo ed amarlo, perché ti appartiene, ti fai sentire con tanta dolcezza e con tanto fragore, mi dai quella forza misteriosa che solo da te può venire, tu sei il nostro maestro, che si abbassa fino a piegarsi ogni volta sulle nostre pochezze, e povertà che ci portiamo, ma non c'è lo fai pesare, ci insegni ad amare, perché sei tu che ci ami e che si rifletta su di noi, io desidererei vivere di Te che sei il mio bene, e vorrei che sia il bene assoluto, sull'esempio del poverello di Assisi, per il quale eri tutto il bene e il sommo bene, ma faccio tanta fatica, mi lascio sedurre dall'umanità, che attira ognuno, dalle cose terrene, che mi piacciono e ringrazio ogni giorno che Tu me le doni, ma il pericolo e sempre quello di andargli indietro, e di lasciarti andare, mentre tu continui ad amarmi cosi come sono con le mie attrattive del mondo ma desiderandoti, mi dai tanta fiducia perché credi in me, che possa portare tanti frutti a te graditi, e continui ad amarmi di amore indefinibile nonostante posso avere i miei fallimenti, correre dietro alle false illusioni, ma Tu sei che che ancora mi ami ed io lì rattristato perché non posso ricambiarti, ma tu non vuoi il contra cambio perché il tuo amore è incondizionato, è gratuito e fatto solo di tenero amore, e io sono sempre con il mio desiderio di volerti amarti, e di essere tutto tuo, mi sembra sempre poco tutto quello che faccio, per te e per tutti, e tu si li che mi guardi con amore amoroso perché leggi il mio cuore, che mi da pace e serenità, spero tanto che un giorno ti posso contemplare cosi come sei, e di averti amato totalmente e infinitamente, cosi come frate Francesco che ti ha incarnato e ti amato con tutto il suo essere, forse chiedo troppo al tuo cuore, ma prendilo come un bambino che chiede a sua madre di tenerlo in braccio per sentire il suo calore, accettando le varie lotte che la vita ci dona per far testimoniare il bene che ci hai donato come pegno della vita eterna.     




Il Signore ti dia pace e gioia!

sabato 21 settembre 2013

IL MIO "ECCOMI"

"VIENI E SEGUIMI ...." 
Sei anni fà nel 2007 nel santuario di san Francesco a Folloni dicevo il mio "eccomi Signore" per sempre, mi davo completamente a Dio e alla sua volontà, avevo appena emesso i consigli evangelici per tutti i giorni della mia vita e ora ringrazio Dio per questo grande dono che mi ha fatto chiamandomi alla vita religiosa, nonostante i miei tanti fallimenti, i miei limiti e peccati che possono dispiace al cuor di Gesù, mi ha sempre amato e dimostrato il suo amore di padre misericordioso, pregate per me che posso sempre servirlo nella semplicità evangelica e nella sincerità cuore, per una più autentica conversione a lui amandolo con tutto il cuore, tutta la mente e tutta le capacità del mio essere, come amava dire san francesco in una delle sue preghiere, per tutti i gironi che lui mi darà come frutto del suo amore eterno nel disegno che ha prestabilito per per questa piccola creatura che tanto ama, possa san Francesco e i santi e beati francescani condurmi giorno per giorno sulla strada del'amore autentico e del distacco delle cose materiali che si vanno disfacendo. Che la Vergine maria, madre dolcissima possa avermi sotto la sua protezione ed essere maestra di umiltà pronta nel servizio e nell'amore al prossimo, nella gratuità e nella carità evangelica. GRAZIE SIGNORE! Per i pianti, le gioie, le sofferenze, le incomprensioni, che mi metti davanti per farmi crescere e maturare nell'amore e nella carità perfetta. GRAZIE GESù. fr. Luciano.



Il Signore ti dia pace e gioia!

giovedì 12 settembre 2013

Rapisca o Signore....


Il Signore vi dia pace!
Era da tempo che non scrivevo, anche se avevo tanto desiderio di condividere un pensiero con voi, abbiamo appena iniziato un'altro anno fraterno, anche se non ancora nel suo pieno delle attività, affidandoci al Signore e al serafico padre san Francesco cercando di seguire nella semplicità evangelica, distaccandoci da ogni pensiero che non porta a Dio, che ci distoglie dalla gioia che solo Lui ci dona, ma finché siamo attaccati
alle cose terrene la gioia profonda, l'amore che ogni giorno riceviamo, la misericordia che neanche  immaginiamo che il Signore ha per noi giorno dopo giorno, quando bene che ci dona e noi spesso lo ignoriamo, forse perché aspettiamo la nostra giustizia, siamo attaccati ai nostri ragionamenti, e quando giunge alla sera mentre pensiamo il giorno che è passato, ci viene alla mente quanta grazia abbiamo sprecato, spesso promettiamo che il giorno dopo sia migliore invece sembra che non cambi niente, ma a volte basta un piccolissimo gesto anche inutile che può dire un piccolo passo avanti, forse abbiamo rinunciato un pò a noi  stessi, e pensato un po anche agli altri riconoscendoli anche loro come figli di Dio, come me stesso, sembrano le mie confessioni, come sant'Agostino, ma fa bene fermarsi per meditare un po sulla strada che si sta percorrendo e che si desidera percorrere, senza avere paura delle difficoltà, le tribolazione che quotidianamente si incontrano e rendiamo grazie a Dio, ma la lotta più accesa come sempre e il propri "io" che vuole sempre la meglio, ed e sempre più difficile resistergli, ma nonostante tutto combattiamo per l'amore a Dio sorpassa ogni cosa, un cuore bello si affida totalmente a Lui, perché sa che non deve temere anche se viene la notte, vive con gioia la sua consacrazione, vive fino in fondo la sua vita, cerca di rinunziare per una scelta di amore comprensivo, la carità non abbia finzione si legge nella liturgia delle ore, nelle lettere paoline, per attuare ciò bisogna essere distaccati da ogni cosa, affidiamoci all'intercessione del padre San Francesco che possa illuminarci e guidarci a questa carità senza fine che ci porterà a conoscere Cristo, Via, Verità e Vita. 
Questo video vorrebbe essere il nostro stile di vita e di preghiera, invochiamo la potente intercessione di Maria nostra madre celeste che possa scendere lo Spirito Santo che ci guida e ci santifica. fr. Luciano.

Il Signore ti dia pace e gioia!

venerdì 5 luglio 2013

Gesù il medico divino.

GESU' MEDICO DIVINO!


Chi ha avuto modo di cibarsi della Parola di Dio oggi nell'Eucarestia quotidiana ha viaggiato il un bellissimo pezzo di strada dove Gesù che si fa medico e chi è il medico se non chi ha cura degli altri? Molto più Gesù voglio dire. nel Vangelo pregustazione della vita eterna, dice: " Non e il sano ma il malato che ha bisogno del medico" e chi di noi non ha bisogno di cure specialmente spirituali oltre alle fisiche, chi può dire io non ho bisogno dell'aiuto dell'altro, domenica leggeremo che il Signore mando a due a due cosi come fece san Francesco, per condividere e incoraggiati nelle lotte quotidiane, solo chi confida in se stesso e crede che solo lui basta a conquistare il mondo, il male del peccato, poi dice abbiate Misericordia, se solo mi guarderei un pò e avrei misericordia di me stesso del mio lebbroso e ci parlerei per poterlo curarlo ecco come nascerebbe la misericordia in me e negli altri, senza amore non si può curare il male in me, io devo amare me stesso per quello che sono!Capire che Gesù e venuto per me, per curarmi, per amarmi, per stare vicino, per essere il mio rifugio, non ha vergogna della mia condizione umana, mi ama cosi come sono, se aspetto che sia perfetto mi ritroverò sempre con i miei fallimenti, perciò devo farmi amare da Lui, ho necessariamente bisogno di Lui, Lui deve essere la mia fonte di ricchezza e più li mostro le mie ferite, le mie malattie, i miei limiti, le antipatie, e tutta la mia povertà interiore più mi arricchisce, in questo modo anche Francesco di Assisi fece e il Signore lo ricolmo di ogni grazia e di fervore celeste, è cosi che devo fare anch'io senza avere paura di mostrare le mie angosce e i miei lati oscuri, se voglio essere amato e sentirmi amato devo colloquiare con tutto me stesso, con il bene e il male, chi si sente sano ha già avuto la sua ricompensa come a volte ci dice Gesù nel vangelo, ma noi ogni istante dobbiamo cercare la sua presenza, nel bene o nel male, nella rabbia o nella gioia, nella sofferenza e nel benessere, Gesù muore d'amore per te. Non dimenticarLo Mai!



Il Signore ti dia pace e gioia!

lunedì 24 giugno 2013

La vita nello Spirito.

Camminare tra l'umano e lo Spirito.
Come si percepisce oggi l'amore, come ci si comporta difronte all'amore, che significa voler amore, e come si alimenta l'amore, in questi schemi e racchiuso in sintesi tutto ciò, cosa vuol portare questi schemi molto sintetici ad un stimolo per approfondire la conoscenza sulla via tra relazione e spiritualità.
Cliccate "Relazione e Spiritualità" e vi connette con gli schemi...

Relazione e Spiritualità
Il Signore ti dia pace e gioia!
by. Frate francescano.

martedì 21 maggio 2013

L'EUCARESTIA DONO D'AMORE.

Il DONO DELL'EUCARESTIA.

Che bello! Se penserei un pò di più cosa avviene durante la santa Eucarestia e grazia che ci viene donata piangeremo di gioia, toccare con le proprie mani il corpo di Gesù, anzi riceverlo sulle proprie mani, mani consumate, piene di ferite, mani che toccano ogni cosa, e vengono baciate dal suo corpo, che entra nel mio corpo, putrido e peccaminoso, con i suoi limiti che viene inondato da tanta grazia di amore gratuito, quel amor che dovrebbe contaminare ogni tipo di persona, come bere al calice, per noi religiosi e un privilegio forte bello e responsabile, almeno per me che non sono sacerdote ma semplice religioso, nonostante può essere un corpo misero travolto dalle sue piaghe, viene messo a contatto con tanta grazia, quante volte non sentiamo quel calore che ci piacerebbe sentire, quella gioia che ci apre il cuore e la mente, forse per le tante preoccupazioni che ci allontanano da quel incontro personalissimo con Gesù corpo a corpo, a volte mi dico quanta umiltà che mi fai comprendere, cosa dovrei dire io che a volte neanche meriterei tanta grazia, ma il tuo desiderio di trasformarmi    in un serafino di pace, se solo potrei capire quanta grazia e quando bene sto ricevendo in questo momento cosi bello e cosi intimo tra me e Te che sei il bene unico e la speranza certa, l'amato del Padre che si dona in umiltà e silenzio, o anima mia risveglia il tuo amore verso l'Eucarestia, sta entrando il tuo unico scopo, il tuo unico sostegno, il tuo sposo, amalo fino in fondo, per tutta la vita e per tutta l'eternità, non sprecare questa occasione, santifica, dialoga, innamorati, tienilo stretto a te questo grande dono dell'Eucarestia rendilo partecipe delle tue sofferenze, delle amarezze, delle gioie, del dono dei fratelli, che non c'è cosa più bella di questa, ringrazia il Signore per Frate Francesco che aprì nuovi orizzonti vivendo la fraternità, la gioia dello stare insieme, o anima mia ringrazia il Signore con le parole di Francesco, ogni giorno Lui si umilia per scendere sugli altare per mezzo delle mani del sacerdoti, grande e mirabile dono, per poterti incontrare nell'intimo del tuo cuore e accendere in te la fiamma del desiderio divino.Grazie Signore per questo grande dono che ci hai rimasto, fa che possiamo diventare un giorno tanti tabernacoli che custodiscano il tuo corpo e possano irradiare sempre più anime ad innamorarsi di te, che il mio corpo arricchito dal tuo possa un giorno essere pane spezzato che si dona ai fratelli.   

Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 1 maggio 2013

Desiderio di donarsi a Maria

Desiderio di vivere con Maria nostra Madre.

Tenerissima Mamma Celeste, in questo mese a te dedicato vorrei immensamente offrirlo al tuo cuore, dolce ma sofferente, vorrei donarmi completamente a te sull'esempio di san Massimiliano Kolbe, francescano conventuale, che desiderava essere tua proprietà e cosi fu, come sai io ti posso offrire le mie povertà che accetto di averle perché mi permettono di cercarti sempre di più, e di crescere nell'umile ricerca della tua presenza in me, tu sai le mie sofferenze cara Madre divina, più volte mi hai fatto sentire sollevato da tante tribolazioni, e molte più volte mi cercavi ma ero fuori, ti cercavo in tanti posti ma non ti trovavo, mentre eri in me, possa dolce madre Maria avvicinarmi a te per conoscere e amare sempre più il Tuo Figlio Gesù, che si e offerto per me e per tutti, Lui che e la Via, la Vita, la Verità che conduce all'eterno Padre che ci aspetta come un padre aspetta un figlio da lontano che non vede da tanti anni che ha voglia di abbracciarci e far sentire il suo calore che ha per noi, ancora una volta, tutto questo ci e possibile solo grazia a te che ci fai da maestra sapere come si ama, nel saper come si segue il Signore, aiutaci a seguirti, a seguirti sull'esempio di san Francesco nella semplicità, con l'amore di san Massimiliano, con la dolcezza di santa Chiara e il cuore ardente del Beato Bonaventura da Potenza e cosi sia. Amen. 

by fr. Luciano ofmconv.


Il Signore ti dia pace e gioia!

lunedì 15 aprile 2013

"Maria giorno dopo giorno"


Cenacolo Mariano
VI° Incontro

“ Maria Donna della ferialità”


                Sono già più settimana che e finito il tempo natalizio, tempo di speranze e di attese, ora nel tempo che stiamo vivendo nel Tempo Ordinario, dove dovremo far crescere quel Gesù che tanto abbiamo atteso.
                Qual’ è la nostra novità, la meraviglia del natale? Come far crescere Gesù in noi? Anche per Maria si trova in questa situazione.
                Ora tocca far crescere il Figlio di Dio. Quali insegnamenti dare al figlio di Dio? come comportarsi?
                Maria sembra scomparire nel nulla, nei Vangeli si parla poco di Maria e ancora di meno, anzi quasi niente di Giuseppe, si dovrebbe far riferimento agli scritti apografi, quindi cosa abbia fatto la famiglia di Nazaret lungo questi anni?  Dopo questo periodo che l’ha vista in prima linea.
                Come Maria nella vita quotidiana avrà avuto sicuramente ha una vita come tutte le mamme con i loro figli, specialmente nell’educazione, ecco che ancora una volta Gesù si nasconde nei panni di un qualunque bambino (se possiamo dire così), si fa istruire, educare.
                Anche in noi se crediamo in questo che Gesù per amor nostro si sottomette a noi.    
                Troviamo poi lungo il percorso del pellegrinare della vita, Maria con altri nomi, ad esempio: Donna, Madre, Maria ecc…, perché tutto questo? Così come fosse un cambiamento, un distaccamento, troveremo Maria sono nei momenti più toccanti nella vita di Gesù.
                Ma Maria “serbava” tutto questo nel silenzio del cuore, in quel chiostro d’amore riservato, ai veri amanti della Parola di Dio. Il termine “Serbare” come sappiamo vuol dire in termini generali, far memoria nel cuore, il sentirsi accarezzati dal soffio di Dio, tenere a caldo quei dolci ricordi, custodire gelosamente ogni parola e gesto del Figlio.
                Anche noi dobbiamo serbare ogni evento della nostra vita, bello o brutto che sia, riconducendoci alla  Parola, coltivare quei dialoghi d’amore nel chiostro interiore, che solo noi abbiamo l’accesso per entrare, e quel chiostro raffigura la nostra vita, se e ripieno di fiori e di vita, certo c’è sempre quell’angolo che fa fatica a crescere, anche se la Madre di Dio e la donna della quotidianità non si monda ne si insuperbisce, ecco la testimonianza perfetta, vivere la parola di Dio incarnata in noi nella quotidianità.



Il Signore ti dia pace e gioia!

domenica 7 aprile 2013

Evento storico le Reliquie del Beato Bonaventura da Potenza a Benevento


Il Beato Bonaventura da Potenza.
    Nella Lucania, antica regione, vi sono santuari che la pietà intensa dei fedeli ha voluto costruire in luoghi aspri quasi inaccessibili ma da poter vedere da molte angolazioni panoramiche, quasi come fari indicanti la spiritualità. E in questo contesto così religioso vi erano disseminati un po’ dappertutto conventi con gruppi di frati che garantivano l’unione continua dei fedeli con Dio.
   Anche a Potenza vi era un convento dedicato a s. Francesco e in questa comunità iniziò le sue frequentazioni Antonio Carlo Gerardo Lavanga, nato nei primi giorni di gennaio del 1651 (fu battezzato il 4 gennaio), qui ebbe l’occasione di conoscere e capire lo stile della loro vita, povera per scelta, d’ubbidienza al superiore, di abnegazione altruista e sentì, adolescente, la chiamata di Dio a quella vita interiore.
   A 15 anni entrò fra i Minori Conventuali di Nocera Inferiore, sede del Noviziato francescano, cambiò il nome in fra’ Bonaventura da Potenza, quale simbolo di cambiamento totale di vita, superate le iniziali prove, fu inviato ad Aversa e Maddaloni per approfondire gli studi in vista del sacerdozio, ma qui l’ambiente era dissimile da quello iniziale potentino che l’aveva affascinato nella sua spontanea povertà, cosicché gli si creò un disagio interiore che portò i comprensivi superiori a spostarlo prima in un paesetto irpino e poi ad Amalfi dove incontrò un suo conterraneo padre Domenico Girardelli, il quale divenne sua guida e da quello spirito ribelle e scalpitante qual’era divenne il cosciente ubbidiente e l’esecutore entusiasta di ogni parola di Dio attraverso i suoi vicari (cfr. Fra Bonaventura da Potenza,p. Silvio Stolfi 1998).
 Nel convento amalfitano cominciarono a verificarsi episodi quasi miracolosi che testimoniavano la completa fiducia in chi gli comandava qualcosa anche la più assurda. Tale semplicità d’animo gli meritò la gioia di diventare sacerdote, ordinazione avvenuta nel 1675.
Rimase ad Amalfi otto anni, vivendo in una simbiosi stupenda e spirituale con l’ormai vecchio frate Domenico Girardelli; destinato a Napoli, si lasciarono in lacrime con il presentimento di non rivedersi più.
   Andò in vari conventi passando come un esempio vivente della povertà francescana più stretta, edificando i confratelli con la sua vita dedita tutta all’ubbidienza; era solito dire: “Signore, sono un servo inutile nelle tue mani”. Per la santità che emanava, fu incaricato di formare i nuovi frati nel Noviziato di Nocera Inferiore, dove fu maestro di un rigore di vita aspro, impegnativo, di una stima profonda della povertà, auspice il ritorno alle origini del francescanesimo.
    A Napoli, Ravello, Ischia, Sorrento fu tutto un susseguirsi di episodi di premonizioni che padre Bonaventura faceva a tanti conoscenti anche vescovi, nobili, confratelli, fatti che poi puntualmente anche con il tempo si avveravano. Vide l’anima della sorella volare al cielo mentre lui era in viaggio per raggiungerla moribonda a Potenza, così da poter invertire il viaggio di saluto ormai non più necessario.
   A Ravello abbracciò un lebbroso e questi guarì all’istante, ad Ischia rimase nove anni disseminando il suo cammino di prodigi, il popolo ischitano si raccolse tutto sulla spiaggia a salutarlo quando dovette imbarcarsi per una nuova destinazione.
   Nel convento di s. Antonio a Porta Medina a Napoli la sua ascetica si evidenziava anche con elevazioni da terra durante le intense preghiere; la sua predicazione pur non essendo lui titolato con dottorato, era così profonda e teologica da lasciare interdetti i suoi dotti confratelli di S. Lorenzo Maggiore,. La peste a Napoli scoppiata nel XVII secolo, lo vide in primo piano nell’assistenza personale degli appestati.
   All’inizio del 1710, ormai vecchio e malato, con i postumi di una cruenta operazione chirurgica per una cancrena ad una gamba, subita a Napoli, fu inviato al convento di Ravello e se lui non poteva scendere fra gli abitanti della divina Costiera, erano questi che a frotte salivano al convento per ricevere conforto, attratti dagli innumerevoli prodigi che operava ed a Ravello morì il 26 ottobre del 1711, fra il pianto popolare e con il suono delle campane sciolte in un concerto di gloria.
Beatificato da papa Pio VI il 26 novembre 1775.


Il Signore ti dia pace e gioia!

sabato 23 febbraio 2013

Vivere nel cuore di Maria



Cenacolo Mariano
IV° Incontro
“Consacrazione a Maria”
Vivere nel cuore di Maria
Cosa si spinge a consacrarci a Maria? Perché ci consacriamo?
  Vivere pienamente la Consacrazione ci immette direttamente nella vita d’unione mistica di Maria, è la perfetta consacrazione a Lei donando se stesso, è avere la piena fiducia in Lei, e con la consapevolezza che si e trovata in Lei la vera vita che porta al Figlio e con il Figlio al Padre.
C’è differenza, però tra “l’atto di consacrazione” e la “Consacrazione vissuta” pienamente in Lei. Comunemente si dice che sia una pratica introdotta da Montfort,  ma pare che risale molto più indietro. Prendiamo in causa tre modelli, quello proprio di Montfort, di P. Kolbe e Chaminade. Montfort indica quattro punti principali: “Donare il corpo con le membra”; “L’anima con tutte le sue potenze”; “I beni esteriori, i beni spirituali e interiori: meriti, virtù, opere buone”. Lo Chaminade c’è lo indica come “ogni azione, facoltà e beni e al servizio di Maria affinché ne faccia per la maggior gloria di suo figlio”.  P. Kolbe, come sappiamo ci dice di affidare la nostra vita come “Cosa è proprietà Sua”. Anche se si discute sulle varie modalità di consacrazione, in diversi tempi composti, ma sembrano dire lo stesso messaggio, dare a Maria, il cuore, la mente e l’anima e ogni azione che compiamo, si capisce che bisogna eliminare quella parte che noi conosciamo se ci conosciamo interiormente che non ci aiuta a vivere a fondo questa consacrazione.  Questa consacrazione perfetta, ossia la consegna totale, decisiva e consapevole di sé a Maria non può ovviamente consistere solamente in un atto. Vivere la consacrazione, sarà una manifestazione sia esterna che interna e spirituale di vivere una vita spirituale a rispetto alla Vergine, è l’accettazione di una relazione particolare con Essa che ci obbliga a vivere uno stile di vita particolare. Come ad esempio lo stile di vita che si sceglie di professare nella professione religiosa che esso sia. Alla fine poco conta la formula che si vuol recitare, l’importante consiste nel vivere, nutrendosi quotidianamente, vivere ciò che dice. Come si acquista lo spirito di consacrazione, per dipendere totalmente da Lei? Questo non e un devozionalismo, ma un vivere per un fine! C’è lo dice sempre Montfort: Col fare tutte le azioni per,con,in Maria è per mezzo di Essa poterle fare più perfettamente  per mezzo di Gesù, con e per Lui. Questa quadruplice formula ci costituirà un crescendo efficacissimo verso l’unione mistica, indicandole  a vivissimi colori il motore che ad essa mi condurrà.


  Vivere nel cuore di Maria

Il Signore ti dia pace e gioia

giovedì 14 febbraio 2013

martedì 5 febbraio 2013

Maria donna dell'umiltà

Cenacolo Mariano
 III° Incontro 
 “Vita di unione con Maria donna dell’umiltà” 
fr. Luciano
 Cosa vogliamo intendere con questo titolo? Cosa intendiamo noi per umiltà? Se non essere poveri interiormente, accettando e sottomettendoci alla volontà di Dio; E cose la volontà di Dio? Se non il suo progetto per noi? Certo l’umiltà ha radici molto più profonde e teologicamente una vita completamente donata nelle mani di Dio. “E il cosi detto scendere dai gradini, o forse si ha paura di non essere accettato e quindi mi devo far rispettare”? Dio mi ama così come sono, non c’è bisogno di essere il migliore, finché non sradichiamo tutto il nostro essere per noi stessi sarà difficile accettare anche una piccolissima “sfida”, io sono sicuro convinto che per arrivare a gradi mete bisogna partire dal basso, e sono certo che l’umiltà e il trampolino di lancio per la carità perfetta; Tutto questo ci è di esempio la Madre, la nostra Madre Maria in unione con la sua vita e quella del Figlio. Tutta la vita di Maria santissima - se si considera con attenzione - è una dimostrazione chiarissima della sua umiltà. “Tale virtù in lei fu così ineffabile che non può essere adeguatamente esaltata, perché né dagli uomini né dagli angeli fu mai sufficientemente compresa nella sua impenetrabile profondità”. "L'umiltà è fondamento e custode delle virtù", dice San Bernardo, e con ragione. Senza umiltà, infatti, non vi può essere alcun'altra virtù in un'anima. Anche se essa possiede tutte le virtù, tutte verranno meno se viene meno l'umiltà. Sant’Isacco riassume il suo trattato sull’umiltà in queste cose: “Dall’esilio, dalla povertà e dalla vita solitaria scaturiscono l’umiltà e la purezza di cuore”. Come allora vivere una vita di unione con Maria, se non conosciamo le miserie del nostro essere? Se Maria vive nel profondo della mia anima dove è presente. Avendo allora intimamente compreso questo, non posso restare indifferente. Lo Spirito Santo, che mi ha illuminato la mente, mi spinge pure ad agire in conformità. Se Maria e presente nella mia anima, la mia anima, a sua volta deve tenersi presente in Maria. È una presenza che esige presenza. Consapevolmente. Contraccambiare questo tipo di presenza di Maria in me deve essere un costante anzi continuo nutrirmi di Lei crescendo alla Sua presenza nell’unione intima con Lei. Concludiamo con san Luigi Grignon che dice: << Bada a non credere, o anima mia predestinata, che sia cosa più perfetta andare direttamente a Gesù, direttamente a Dio con l’opera tua e la tua intenzione: “L’opera tua, la tua intenzione, se tu vuoi andarci senza Maria, sarà di poco valore. Se invece ci vai per mezzo di Maria, allora è in te l’opera di Maria e quando fai e pensi sarà molto nobilitato e degno di Dio”>>. 
 Il Signore ti dia pace e gioia!

venerdì 25 gennaio 2013

La presenza di Maria nella mia vita


Cenacolo Mariano
II° Incontro

La “ Presenza di Maria nella mia anima”
Nota introduttiva di fr. Luciano
                Oggi vogliamo parlare con l’aiuto di alcune “Testimonianze” come percepire la Sua presenza nella nostra anima, liberata da ogni forma di schiavitù del nostro vivere per noi stessi e per una vuota gratificazione del nostro fare.
                Iniziamo a dire, sempre in linee generali, che e difficile spiegare con concetti accessibili dire cosa prova veramente un’anima che vive Maria in se.
                Maria non è soltanto la Madre mistica, che mi rigenera in Cristo facendo di me un membro del corpo mistico di Gesù, ma si sperimenta un qualcosa di molto più profondo e intimo in quelle anime che vivono lo Spirito di Maria e della sua presenza, non è un semplice devozionalismo o esibizionismo, ma è un vero e proprio incarnarsi e nutrirsi di Lei sotto i piedi del Maestro, non dimentichiamo che e stata la prima discepola a seguirlo nell’umiltà e nascondimento.
                Non si tratta certo di una presenza materiale e corporale di Maria, quale era possibile durante la sua vita. Ma l’esperienza mariana di cui parlano le fonti, è tutta spirituale. Presenza quindi spirituale. Prima di tutto c’è l’opera della grazia. Per stare nello stato di grazia occorre la docilità di ascolto, apertura di cuore, disponibilità ad accogliere la Parola.
                Per concludere questa piccola introduzione diamo la parola ha un gran mariologo nostro confratello P. Ragazzini, che spiega: <<Che finché l’esperienza <<sopranaturale>> della presenza di Maria nell’anima si vorrà spiegare attenendosi scrupolosamente agli schemi filosofici, razionali ecc…, forse non si sarà mai soddisfatti dei risultati raggiunti.
                La Madonna, prima di agire in me, quindi di essermi presente come Corredentrice, Mediatrice, come Dispensatrice di grazie, diventa mia mamma e a suo modo, spiega P. Severino, è presente in me come mia mamma. Come mia mamma, mia ha dato la vita, la vita sopranaturale, la quale che mi è comunicata anche dalla sua pienezza di Madre :<<gratia Matris.>>.
                Concludiamo dicendo che e significativa la constatazione che più un’anima cresce in grazia, più si sente intima la presenza di Maria come sua Madre. Qui ci possiamo domandarci: Fino a che punto la Madonna è legata alla vita della grazia nella mia anima

Il Signore ti dia pace e gioia! 

MEDITAZIONI

MEDITARE... Alcune semplici riflessioni sulla vita, per ritrovare serenità e armonia se stessi e con gli altri.... Illuminaci con la...