UNA GIORNATA CON SAN FRANCESCO il continuo ....
Dopo aver visto più la parte diciamo così spirituale, mistico, contemplativo, almeno ci siamo fatti un'idea pratica più che teorica o come studio. Ora cerchiamo di vedere il lato più umano diciamo così, fraterno, ad esempio nei suoi viaggi, che sicuramente si portava dietro altri fratelli, immaginiamo non avevano niente, non avevano un posto sicuro per la notte, non sapevano se si potevano nutrire bene, eppure erano sempre felici, cantavano, pregavano dove si trovavano, oppure se vedevano una chiesa da lontano si fermavano per ringraziare il Signore per i doni che li aveva dato o per quelle persone che chiedevano di pregare per loro, ma nello stesso tempo pensiamo anche a quanti rifiuti, umiliazioni, e chissà se non hanno avuto anche qualche botte, camminavano come straccioni con una misera tonaca, forse anche puzzolente a volte, pensiamo anche ai periodi invernali, quanti malanni, ma erano contenti, felici, chissà alla sera quando si raccontavano le varie avventure della giornata quante risate si facevano, nonostante abbiano avuto una giornata dura, immaginiamo Francesco come incoraggiava i suoi fratelli che vivevano questa prima avventura cosi senza niente, come parlava delle cose di Gesù, come li coinvolgeva alla preghiera e come li faceva diventare innamorati della preghiera, ma chissà anche quanti liti o incomprensioni tra loro, cosa normalissima, ma non portavano rancore, ma pensiamo anche quando li vedeva la gente quei fraticelli allegri e gioiosi, ma che anche loro avevano i loro scoraggiamenti nel esporsi specie se erano tra i loro coetanei, e Francesco li spronava ad uscire da se stessi per sentirsi liberi, immaginate ancora quando tra la gente c'era qualcuno che si univa a loro la festa che facevano per un nuovo fratello, penso che si respirava un'aria cosi bella di purezza e di semplicità.
Ci vediamo al prossimo appuntamento ...
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Il Signore ti dia pace e gioia!