“Vita di unione con Maria donna dell’umiltà”
Cosa
intendiamo noi per umiltà? Se non essere poveri interiormente,
accettando e sottomettendoci alla volontà di Dio; E cose la volontà di Dio? Se non il suo progetto per noi? Certo l’umiltà ha radici molto più profonde
e teologicamente una vita completamente donata nelle mani di Dio. “E il cosi detto scendere dai gradini, o
forse si ha paura di non essere accettato e quindi mi devo far rispettare”?
Dio mi ama così come sono, non c’è bisogno di essere il migliore, finché non sradichiamo tutto il nostro
essere per noi stessi sarà difficile accettare anche una piccolissima “sfida”,
io sono sicuro convinto che per arrivare a gradi
mete bisogna partire dal basso, e sono certo che l’umiltà e il trampolino di
lancio per la carità perfetta;
Tutto
questo ci è di esempio la Madre, la nostra Madre Maria in unione con la sua
vita e quella del Figlio. Tutta
la vita di Maria santissima - se si
considera con attenzione - è una dimostrazione chiarissima della sua
umiltà. “Tale virtù in lei fu così
ineffabile che non può essere adeguatamente esaltata, perché né dagli uomini né
dagli angeli fu mai sufficientemente compresa nella sua impenetrabile
profondità”.
"L'umiltà
è fondamento e custode delle virtù", dice San Bernardo, e con
ragione. Senza umiltà, infatti, non vi può essere alcun'altra virtù in
un'anima. Anche se essa possiede tutte le virtù, tutte verranno meno se viene
meno l'umiltà.
Sant’Isacco riassume il suo
trattato sull’umiltà in queste cose: “Dall’esilio,
dalla povertà e dalla vita solitaria scaturiscono l’umiltà e la purezza di
cuore”.
Come allora vivere una vita di
unione con Maria, se non conosciamo le miserie del nostro essere?
Se Maria vive nel profondo della
mia anima dove è presente. Avendo allora intimamente compreso questo, non posso
restare indifferente. Lo Spirito Santo, che mi ha illuminato la mente, mi
spinge pure ad agire in conformità. Se Maria e presente nella mia anima,
la mia anima, a sua volta deve tenersi presente in Maria. È una
presenza che esige presenza. Consapevolmente. Contraccambiare questo
tipo di presenza di Maria in me deve essere un costante anzi continuo nutrirmi
di Lei crescendo alla Sua presenza nell’unione intima con Lei.
Concludiamo con san Luigi
Grignon che dice: << Bada a non credere, o anima mia predestinata, che
sia cosa più perfetta andare direttamente a Gesù, direttamente a Dio con
l’opera tua e la tua intenzione: “L’opera
tua, la tua intenzione, se tu vuoi andarci senza Maria, sarà di poco valore. Se
invece ci vai per mezzo di Maria, allora è in te l’opera di Maria e quando fai
e pensi sarà molto nobilitato e degno di Dio”>>.
Il Signore ti dia pace e gioia!
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