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mercoledì 31 maggio 2017

IL FASCINO DELLA ITINERANZA.


LA BELLEZZA DELLA ITINERANZA EVANGELICA 
          Uno dei temi che san Francesco gli stava a cuore, infatti lo troviamo anche nelle Regola bollata al VI capitolo, è proprio la itineranza come pellegrini e forestieri, andate nel mondo e proclamate il nome del Signore, proprio come sull'esempio di Gesù ai suoi discepoli che li mando a due a due a proclamare la sua Parola.
       Perchè Francesco sentiva forte questo desiderio di andare per il mondo per annunziare il Vangelo alle genti? 
      Oggi è cambiato un pò la modalità, prima si parte dall'interno e poi si va verso l'esterno, Francesco chiede con forza e con carità di Dio a non attaccarsi a nessun tipo di cose o di affetti per essere liberi di annunziare il Regno di Dio, questo richiamo anche un pò il senso della povertà non portate niente con voi se non il Cristo crocifisso, fa sempre paura quando si va in terre straniere, in ambienti nuovi e non fioriti dalla grazia del Signore, siamo chiamati ogni giorno a scoprire il Vangelo a testimoniarlo in ogni luogo, anche se ci fa paura a farlo. Nella mia piccola esperienza di itineranza fatta alcuni anni fa, ho sperimentato veramente la grazia del Signore, tra paura, difficoltà, rifiuti ma anche accoglienza, misericordia e letizia, in sintesi questa è stata la mia esperienza insieme ad altri giovani frati, non portando veramente niente se non la bibbia e le fonti francescane, ci si sperimenta una forza misteriosa che ti incoraggia ma nello stesso tempo di scoraggia, ma ciò ti aiuta ad affidarti completamente a Lui perchè non hai altro riparo se non Lui specialmente in posti a te sconosciuti, immergerti nella preghiera profonda, li dove ci sono contese, incomprensioni, rivalità ..., Francesco insiste tanto su questo argomento specie con i suoi frati a non attaccarsi ai ruoli o incarichi, luoghi o persone, ma con tutto ciò non bisogna abbandonarli, ed e molto difficile tutto ciò quando si vede quando ha potuto costruire di bene intorno a sè, ma l'uomo spirituale queste cose le conosce molto bene e sa che è una dura lotta da combattere e distaccarsi da esse, questo distacco costringe a riandare al vero motivo di una scelta di vita tanto impegnativa e bella che non può essere altri se non GESU' Solo e GESU' Crocifisso; tutto il resto viene dopo e come conseguenza e dunque non è assolutamente necessario o indispensabile! Nonostante ci siano grandi affetti, grande stima e relazioni profonde e sincere, però che in un certo modo ci tengono un pò bloccati, fermi, ed è qui ci manca un pò di quella libertà che aveva Francesco che cambiava luogo e gente, nonostante i tanti rifiuti ricevuti, proprio come Gesù, quante volte e stato rifiutato o rinnegato, cosi come san Paolo, ma anche della benevolenza e dell'accoglienza ricevuta. 
       Desidero concludere questa "prima" parte in maniera generica, forse confusa, con un racconto su come testimoniare il Vangelo nel essere itinerante, anche solo con la testimonianza di se stesso e di ciò che vive.
      "Un giorno Francesco usci dal convento e incontrò frate Ginepro, frate semplice , buono che egli amava molto, gli disse a frate Ginepro andiamo a predicare, li rispose frate Ginepro frate Francesco, padre lo sai che non ho istruzioni per fare ciò, cosa gli dico, ma Francesco lo convinse ad andare, girarono il paese pregando nel silenzio, salutando, sorridendo, accarezzando i malati, scambiare qualche parola, aiutando qualche donna a porta i pesi, dopo aver girato più volte il paese Francesco disse: torniamo in convento, frate Ginepro disse ma non dobbiamo predicare alle genti, Francesco rispose "lo abbiamo fatto tutto il giorno" gli disse sorridendo Francesco.
 Oggi non sempre si riesce a comprendere tutto ciò presi dalle cose da fare e problemi da affrontare e rimaniamo solo a quella che "ascoltiamo" alla domenica a volte lunga e noiosa, che poi non è mai noiosa ascoltare la Parola di Dio, bisogna avere amore anche per questo, quindi la itineranza francescana ci rende liberi dalle occupazioni quotidiane nonostante siano necessarie, e ci arricchisce della presenza del Signore e ci unisce strettamente a Lui per vivere con Lui nella vita eterna, nonostante le tribolazioni che si possano incontrare nella vita.     

Il Signore ti dia pace e gioia!

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