OPPURE SU: https://vitareligiosafrancescana.wordpress.com/

Translate

mercoledì 28 febbraio 2018

CAMMINARE SEGUENDO IL MAESTRO.

Camminare con se stesso seguendo il Maestro.

E' proprio vero che nei vangeli della quaresima, ma anche nelle altre letture, come nella liturgia delle ore, c'è una ricchezza inestimabile per un cammino quaresimale, carico di fede e di speranza, un cammino che chi vorrebbe camminare realmente dietro la croce, portando la croce e morendo con essere, può risorgere per l'eternità, ma anche per vivere in nostri giorni in modo diverso senza tutta questa violenza che un pò il mondo un pò noi stiamo dando valore, il bene ormai ci dobbiamo pensare un attimo a capire cos'è o chi lo fa ancor meglio il segreto per farlo dove lo troviamo, eppure c'è tanto bene nel mondo ma non si nota, non fa rumore, non fa notizia, o semplicemente un pensiero superficiale, ricordo una volta ero in viaggio in treno e mi stimolarono a parlare un pò della vita francescana e raccontando alcuni episodi di provvidenza e di carità, esclama una Signore distinta disse: "che bello sentire che ancora esistono queste cose", questo mi fa capire che di bene ormai non esisteva più nel suo quotidiano, invece dovrebbe essere questo il vero quotidiano, non voglio dilungarmi in questo tante opere buone facciamo e anche spontanee, che tengo conservate nel silenzio del cuore, ma si vive poi in un modo diverso, felice, sereno con la voglia di vivere e di fare tanto altro ancora. Ritornando al discorso dei vangeli di questi giorni, come scrutano i cuori, da quanti anni li ascoltiamo e riascoltiamo, però notate ogni volta come ci segnano in modo diverso, come si stimolano a viverli in modo diverso o più da vicino, nonostante le difficoltà di tutti i giorni, dove si fa sempre più fatica a metterli in pratica, ma non per tutti ringraziando il Signore.
Se partiamo dal vangelo di venerdì prima settimana di quaresima, Gesù ci invita a riconciliarsi prima con il fratello e poi emettere un giudizio sano e costruttivo, solo quando mi vedrò onesto e sincero con me stesso posso giudicare o ammonire il fratello perchè mi sono già esaminato io, senza essere ne scrupolosi e altro che sappia,, se andiamo avanti sabato ci accorgiamo che il vero amore, la conversione, saper uscire dalle nostre logiche, rompere gli schemi e amare chi non mi ama, pregare per il nemico, per chi non riesco a perdonare, o non voler un rapporto, l'essere sbattuto la porta in faccia, o rinfacciato, la preghiera farà effetto quando io sull'esempio di Gesù sulla croce perdono i miei malfattori e li auguro il paradiso, non sono cose da santi ma da veri cristiani, la serenità viene dopo la buona lotta, la perseveranza, la mitezza, in credere nel seguire un bene più grande, se no cosa facciamo di straordinario se non quello che fanno i pagani  o pubblicani? Le apparenze che non portano frutti; Nel Vangelo della domenica cioè della trasfigurazione, possiamo vedere in maniera molto larga il "premio" delle opere buone, di una vita vissuta nella donazione, nel servizio attraverso sofferenze, Gesù ci rivela il suo vero volto, ciò che Lui è veramente, la gloria della beatitudine, non c'è vera gioia se non attraverso la sofferenza o il venerdì santo o la passione come raccontano alcuni santi, ovviamente bisogna interpretarla questa sofferenza e capirla cosa vuol dire e come viverla, (non è il mal di testa), è per questo c'è bisogno di sape ascoltare, saper pazientare, saper amar nel silenzio, saper andare avanti, chi? Il Maestro attraverso le sacre scritture; Senza misericordia non si perdona, dobbiamo imparare che come parliamo cosi parleranno, come giudichiamo cosi ci giudicheranno, come sapremo perdonare cosi ci sapranno perdonare ma anche se non ci perdoneranno, e ci sono tanti casi che vedo o che ascolto, ma l'importante e averlo fatto di proprio cuore prima con se stesso e poi con l'altro, è il vangelo di lunedì, con la misura con la quale misurate cosi sarete misurate, tenere a bada le passioni come i rancori, cosi vedremo l'altro come piccoli crocifisso che ci perdonano, perchè non dovremmo perdonarli anche noi a loro? L'esempio, la pratica, una buona testimonianza, la sincerità come l'umiltà nelle cose vale più di grandi e mirabili opere per apparire giusti e perfetti, c'è lo dice il vangelo di martedì non bisogna pesare sugli altri le nostre angosce o le nostre repressioni, ma essere veri e leali, ci costerà fatice e vergogna, ma in cambio c'è la serenità e sonni tranquilli, anche se non ci applaudono o ci chiamano "maestri" ringraziamo il Signore, perchè almeno abbiamo qualcosa ancora da imparare, la non esultanza delle proprie vittorie e il premio per la felicità eterna, in Colui che veramente ho creduto è mi sono fidato; Gesù ormai si avvicina la passione, a Gerusalemme, tutto si sta compiendo, la volontà del Padre si sta realizzando per la nostra salvezza, chissà se un giorno lo comprenderemo tutto questo amore che Dio riversa ogni giorno su di noi, quel Dio che si fa pane e scende su di noi per restare con noi, vivere con noi, ciò che cerca che lo portiamo sempre in noi, nei nostri pensieri, nelle nostre azioni, nel nostro triste e sofferente quotidiano, ma anche nelle gioie di tutti i giorni, le soddisfazioni, le vittorie, insomma vuole vivere 24 ore su 24 con noi, anche nei momenti di rabbia, quindi concludiamo questa lunga chiacchierata invocando la sua benedizione, la sua presenza in noi attraverso lo Spirito Santo, con la guida della Vergine maria e sull'esempio di tanti santi, di san francesco suo vero imitatore e testimone reale del vangelo,       




Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 21 febbraio 2018

IL CORAGGIO DELLA FEDE!


IL CORAGGIO DELLA FEDE.
    Dal qualche giorno è iniziata la Quaresima, tempo di misericordia e di perdono, è i vangeli di questi giorni così come ogni anno sono molto concreti e coincisi, guardano veramente alla essenzialità della vita, non guardano a troppe filosofie di vita, ne a troppi idoli ma alla concretezza di un cammino, specialmente come noi di una vita religiosa come frati, con le sue dure realtà e amarezze con un obbiettivo finale la salvezza per la vita eterna, ci fa capire quante difficoltà ci sono nel mettere in pratica la legge dell'amore, in un mondo che sembra che sia stanco dell'egoismo e del potere e quel poco di bene, quelle gocce in un oceano che fanno fatica a risplendere quanta difficoltà trovano ogni giorno, ma per chi si dono con tutto se stesso e con i propri limiti e difficoltà e fragilità, non spegne mai di sperare in un bene maggiore, la gioia del donarsi e caparra dei beni futuri, l'eucarestia che vive oggi e promessa per la vita eterna. Questo lo dovremmo testimoniarlo con la nostra vita da religiosi.
    Il Vangelo della prima domenica di quaresima ci conduce nel deserto insieme a Gesù, la domanda potrebbe essere abbiamo il coraggio di lasciare tutto anche per poco tempo per dedicarci totalmente a Lui? Il deserto vuole dire proprio questo affrontare le nostre paure, incontrare il nostro lebbroso, curare le nostre delusioni, i rancore, farsi curare dal Padre, stare con noi stessi e confrontarci con la Parola di Dio, chi stiamo seguendo? E' importante fermarsi un attimo a queste cose ma senza buttarsi giù nel colpevolizzarci, ma solamente essere sinceri con noi stessi ed essere umili dinanzi a Dio.
    Un mio piccolo pensiero sulla parola del Vangelo, cosi come cerco di viverlo nella mia condizione di religioso.
Il Vangelo del lunedì dove che ci ha portato nel deserto per farci conoscere se stesso, Gesù ci indica il vero bene e la vera carità, guarda la nostra operosità, non tanto il fare per meritare, ma il fare per essere, la carità è gratuita, l'amore si dona e non guarda il domani ma il fratello, possiamo fare grandi opere ma senza carità che proviene dal cielo, ecco allora che ci verrà detto non ti conosco, saper rinunziare a se stessi per offrirlo al fratello anche se non mi sopporta e una beatitudine, perchè non guardo me stesso ma lo guardo come Colui che mi ha salvato nonostante lo avrei crocifisso. 
Dopo questi due brani, il brano evangelico del martedì ci indica come poter trovare il padre e invocarlo con le sue stesse parole attraverso la preghiera che il Figlio ci ha lasciati, dopo la carità fonte di liberazione delle logiche umane, come possiamo continuare a invocare il Padre come veri figli, con la preghiera del Padre Nostro, tutta l'essenzialità del cristiano si trova tutta in quella preghiera, saper fare della nostra vita di quella preghiera non avremo più paura di affidarci a Lui ne tanto meno del futuro, anche se il futuro oggi sembra senza fine ed incerto.
Il Vangelo di oggi, mercoledì, ci fa ritornare ancora una volta alla nostra umanità, non siamo fiduciosi di quanto il Signore ci dice e ci promette, ma vogliamo dei segni, degli eventi, dei miracoli, ma anche se li vedrei la mia fiducia non sarebbe quella fede di credere che Gesù è il figlio di Dio ma che fa i miracoli e mi fa stare bene, invece la fede e quella che coltivo ogni giorno, quella di credere anche senza segni, fidarsi veramente di Dio anche se sembra che stiamo alla deriva, come i pescatori in piena notte, e Gesù sgridò i venti.
Carissimi concludiamo chiedendo veramente il dono della conversione, invochiamo spesso il dono dello Spirito Santo, che ci possa nutrire di quella vera fede, come quella donna che tocco solo il lembo del mantello del maestro e si salvo, Gesù gli disse: donna grande e la tua fede! Che bello sarebbe se anche noi verrebbe detto questa grande verità. Eppure Gesù c'è lo dice ogni giorno, ma nostra lontana e fragile fede non ci permette di crederci perchè le difficoltà della vita ci impediscono. Buona serata a tutti nella pace e nel bene del Signore. fr. Luciano  
  
  
Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 14 febbraio 2018

COSA POTER FARE IN QUARESIMA...

E GIA' INIZIA LA QUARESIMA.. CORAGGIO!!!

Che dire.... 

    Siamo arrivati anche quest'anno al Mercoledì delle Ceneri, ossia l'inizio della Quaresima, chiamato tempo della purificazione, della riflessione, della penitenza, del digiuno, della preghiera e della carità verso il prossimo e verso se stessi, sarebbe mio desiderio ma penso anche vostro che in questa quaresima non sia quella meccanica, quella annuale che si deve fare , ma di saperla viverla al meglio delle possibilità, con i nostri fallimenti, le fragilità, ma anche con i tanti doni e carismi che abbiamo, non sia solo un semplice digiuno che non fa male, ma che sia un digiuno che ci possa rinnovare e ci possa aiutare a crescere nella vita di fede, vicino a questa parola digiunare possiamo metterci anche l'umiltà, cioè che non riusciamo a fare meno della critica, della mormorazione, del nascondersi, della coscienza di saper chi siamo realmente, cosa vogliamo dalla vita, da noi stessi, non sono parole scontate o sentite migliaia di volte, ne che si devono appesantire o metterci tristezza, ma essere in comunione ed armonia con noi stessi per vivere bene, felici e sereni come si suol dire, le problematiche come le difficoltà ci saranno sempre, ma saperle affrontare con uno sguardo diverso aiuta molto di più a saperle viverle, ma non sono poche le tre sorelle, laa mormorazione, la critica, il lamentarsi , mettiamoci qualcosa in più, digiunare dal nostro modo di fare giustizia, dal nostro guardare l'altro a nostra immagine, quindi aggiungendo un pizzico di umiltà nel dire quello potrei essere io invece lo getto sugli altri, si potrebbe aggiungere altre cose ma passiamo oltre, a questo digiuno ci occorre la preghiera che si supporta e ci aiuta a stare vigili e puri, nella preghiera oltre a ringraziare per il dono della vita, possiamo affidare qualche nostro rammarico, qualche delusione, sofferenza ma anche qualche perdono che ci costa fatica perchè l'orgoglio ci rinfaccio a non farlo perchè abbiamo ragione, e se non avete di questi problemi beati voi santi di Dio, nella preghiera ci possiamo sforzare a comprendere l'altro ed accettarlo cosi com'è senza pretendere nulla, magari aiutarlo o ascoltarlo perchè di questi atteggiamenti, e crescere insieme, nella preghiera possiamo affidare le nostre paure a Gesù misericordioso, a quel Gesù che spesso nei Vangeli troviamo come il medico che cerca la pecorella ferita da curarla, una cosa interessante che nella preghiera possiamo aiutare il fratello in difficoltà o meglio ancora dare la salvezza a quel fratello, anche se non lo conosco ma prego per una giusta e santa intenzione, nella preghiera posso mettere qualsiasi mia preoccupazione ma anche e specialmente e sopratutto saper ringraziare, saper amare e chiedere come poter amar molto di più, lasciandosi amare prima noi, la preghiera possiede una forza che neanche possiamo immaginare, se fatta di buon cuore, di pura fede e di santa ragione, bisogna solo fidarsi del Signore, cosa facile ma non da viverla, possiamo concludere con la carità fonte di ogni bene che nasce da un cuore che ama amare e che si vuole donare senza farsi i suoi conti se porta frutto, ma che si dona e basta, quante carità esistono? Anche un sorriso potrebbe diventare un atto di carità specialmente quanti siamo stanchi, la carità di precedere l'altro, la carità con se stessi perchè spesso si vuole essere rigidi con se stessi e dolci con tutti, ma non sempre i frutti sono ottimi, allora abbiamo tanto da fare, da camminare da amare, senza farci scoraggiare, ovviamente che questi santi propositi, in questi giorni tra mille avventure nella nostra parrocchia tra difficoltà e gioie ho avuto tempo per dare uno sguardo a quanti belli propositi costruttivi, di come vivere la quaresima, ma mi domando ma poi passato Pasqua e company, ci prepariamo a dire le stesse cose anche a Natale e quando ci decidiamo di farle, è questo è il mio grande problemi che non inizio mai da me stesso, molto probabilmente occupato con me stesso e con gli altri che non prendo mai la strada per la mia salvezza. Allora a tutti voi carissimi auguro un bel cammino quaresimale nella gioia di poter scoprire e amare il nostro peccato perchè amandolo lo possiamo convertire a Dio, e vivere con totale abbandono in Lui in qualsiasi situazione. Buon viaggio in comunione di preghiera.    
Il Signore ti dia pace e gioia!

mercoledì 7 febbraio 2018

La salvezza del Re Eterno.

LA SALVEZZA PROCLAMATE DAL SIGNORE.
piccole riflessioni.
    In questo periodo stiamo leggendo sia nella liturgia delle ore, sia nella liturgia della Parola, che Gesù salva, ci guarisce, parla con autorità, gli obbedisce anche il male, però c'è sempre un qualche cosa che ci impedisce di amarlo totalmente, e di averle totalmente fiducia, come "li tocco l'orlo del Mantello.. grande la tua fede", quindi di questi versetti ne abbiamo sentiti tanti, ma allora perchè facciamo ancora fatica ad non avere una fede, una fiducia totale in Dio, anche se diciamo di averla, ma al momento della prova e come crollasse qualcosa, la figura di Giobbe è interessante, ha perso tutto ma il suo ringraziare il Signore non cessava mai. Quando il Signore promette bisogna fidarsi, dare tempo alle promesse, dobbiamo comprendere che i tempi di Dio non sono come i nostri o secondo il nostri progetti, più volte le cose accadono quando ormai si pensa di averle dimenticate invece no! Magari le nostre promesse non sono coerenti perchè nascondono sempre un qualche piccolo interesse dietro, invece quelle di Gesù sono coerenti, le promesse del popolo di Israele, quelle fatte ai profeti, agli apostoli, ai discepoli, ma bisogna fidarsi e saper attendere con speranza e fede, più volte Gesù ci dice io sono la roccia eterna, io sono la strada da percorrere, il sono la vita eterna, chi crede in me non morirà, ma vivrà, quanti di noi desiderano vivere con Lui, alcuni già vivono con Lui con la grazia della conversione, ci invita a non cambiare strada, invece quanti odii ed egoismi, violenze e guerre che si stanno sviluppando, ci allontaniamo sempre di più da Lui, perchè ci dobbiamo fare giustizia, ci dobbiamo sentire soddisfatti, dobbiamo aprirci ed ecco qua quante povere miserie l'uomo mette in gioco, confidando in se stesso, e a volte prendendosela con lui perchè non fa i nostri ragionamenti o ci difende a piacer nostro, come siamo lontani dalla sua logica, l'amore si costruisce giorno per giorno, passo dopo passo, da me verso l'altro, senza incolpevolizzare  nessuno, partendo da mio essere fino al modo che lo fa l'altro,. 
     Dopo questi punti di meditazione, o di riflessione, vorrei semplicemente concludere dicendo se crediamo all'amore perchè costruisce civiltà nuove, dobbiamo credere anche a quando ci dice il Signore e al suo modo di operare, dovremo dire più spesso "Signore da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna" Tu sei la parole di vita eterna è in te gettiamo le nostre reti, viviamo la nostra vita nella vita di Cristo, i santi ci hanno lasciati esempi meravigliosi, è non perchè sono santi ma perchè si sono fidati totalmente in Lui nel bene e nel male, hanno creduto fino in fondo alla sua Parola nonostante le loro fragilità, debolezze, ma hanno creduto, anzi hanno amato, anzi hanno avuto la volontà, l'impegno, la perseveranza di vivere fino alla fine prima con se stessi e poi testimoniandola con la loro vita e le loro opere che tutto può colui che é. 
Serena Settimana a tutti.    


Il Signore ti dia pace e gioia!

MEDITAZIONI

MEDITARE... Alcune semplici riflessioni sulla vita, per ritrovare serenità e armonia se stessi e con gli altri.... Illuminaci con la...