Visitare i carcerato che è in me.
Il Signore ti dia pace e gioia!
Con questa quinta opera di misericordia corporale, potremmo entrare nel profondo di noi stessi, noi tutti portiamo all'interno un di carcere per la nostra anima, ma partiamo brevemente dall'inizio.
Questa opera intesa anche come liberare i prigionieri, nel medioevo a fare questa opera, c'erano i Mercedari che liberavano i prigionieri o schiava anche a costo della loro vita, chiedevano anche soldi e curavano questa pastorale, oggi questi si occupano del sociale cambiando il loro stile.
Visitare i carcerati non è una cosa abituale, a volte si ha anche un pò di pregiudizio nel visitarli proprie per le loro storie, sarebbe bello che qualcuno andrebbe e gli porterebbe anche un semplice pensiero, anche se oggi bisogna avere permessi particolari per entrare, chiedere ad uno di questi come ti senti in questa situazione o cosa provi in te stesso, non tanto la visita ma il suo stato d'animo sarebbe un gran cosa, è ci farebbe capire quanti pregiudizi ci portiamo verso di loro.
Cosa dice Gesù che pure liberava prigionieri e ammalati, un pò tutti siamo prigionieri di noi stessi, quali sono i nostri carceri?
Nel Vangelo vediamo che ci sono anche degli apostoli rinchiusi in carcere, Dio manda degli angeli a liberarli, a dare sollievo ai prigionieri con la buona notizia, così anche noi dovremmo chiedere di mandarci degli angeli a liberarci dalla nostra prigionia le paure, i giudizi, le avversità, i preconcetti, le etichette, la depressione e tante altri carceri che ci chiudono e ci bloccano, oltre ad invocare lo Spirito Santo e gli angeli del Signore per uscire fuori da questi incubi, ci sono mediazioni di persone, che ascoltano, ti amano, hanno cura di te. Queste sono le opere di misericordia, avere a cuore gli altri nella propria semplicità e nel farsi prossimi agli altri, senza avere poteri particolari, a volte basta anche una semplice parola e l'ascolto che li fa sentire accolti e amati nella loro diversità, disaggio, e scelte che per noi possono essere non condivise, accettare le loro nevrosi e condividerle insieme a loro, quanti risultati potremmo avere e anche benefici in noi e in loro che si sentiranno liberi dai loro carceri, a volte e più facile una semplice visita che entrare nella loro dimensione e stato d'animo, dovremmo avere più a cuore questo che una semplice visita. C'è lo conceda il Signore per intercessione dei santi francescani e dell'Immacolata che ci possiamo far carichi e compagni di questi carceri che ci bloccano il saper gustare la vita che il Signore ci dona conle sue meraviglie e doni. Amen.
Il Signore ti dia pace e gioia!