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mercoledì 10 ottobre 2018

DARE DA BERE AGLI ASSETATI D'AMORE!

Dare da bere agli assetati di giustizia, di consolazione, d'amore.
           Il problema dell'acqua è un problema da anni specialmente nelle popolazioni lontane e in via di sviluppo, nelle zone povere l'acqua è veramente un dramma, a volte bisogna farsi kilomentri a piedi, ed umanamente il problema dell'acqua e un vero problema nella società che cerca sempre i suoi interessi e tante popolazioni rimangono privi di acqua potabile se non a pagamento. Invece dell'interesse pubblico spesso si arriva ad un interesse economico ed egoistico. questa piccola parentesi ci apre ad un mondo particolare, non sempre si e corrisposto a fare entrare nella propria casa gli assetati, probabile per le varie paure di malintenzionati che purtroppo aumentano sempre e si ha ragione, questo è un gesto di carità concreta dare da bene o portare una bevanda calda, come alcuni volontari già lo fanno, magari non a casa ma in strada, è un gesto che fa sentire accolto e amato, un gesto di attenzione verso un fratello che noi cerchiamo di intravedere il Cristo povero e assettato, come un altro aspetto potrebbe essere in casa di ospiti ci si offre l'acqua o il caffè, come segno di affetto e di accoglienza, di cortesia.
    Ma passiamo ad un altro aspetto che riguarda la sete che cerca Gesù nella Samaritana, Gesù oltrepassa le barriere e non guarda il gruppo di appartenenza, ma vuole instaurare un dialogo e poi vuole far capire chi è lui e di quanto ne abbiamo bisogno della sua acqua anche se al momento non sappiamo di cosa stia parlando, quando prendiamo coscienza di chi è e cosa vuole apriamo gli occhi, ma spesso e troppo tardi. 
     Ma dare da bere agli assetati non solo il semplice abbeverarsi ma si può andare al dì la e vedere che si ha bisogno di una sete di amore, di giustizia, di perseveranza, di carità, è Gesù vuole placcare questa sete, l'acqua che Gesù ci da è il suo spirito, quante volte Gesù ci invita ad andare da lui, a nutrirci di lui, a sentire il bisogno di lui, quante volte abbiamo desiderio di incontrarlo attraverso il povero, il semplice, l'anziano, il medicante, ma non lo riconosciamo, forse perchè siamo ancora pieni di noi stessi perchè quel gesto che facciamo ci deve portare gratificazioni, l'amore e gratuito, Gesù ci da l'acqua dal suo costato gratuitamente, ci dona il suo Spirito d'amore per un amore incondizionato, è di quest'acqua che noi ci dobbiamo saziare, del suo corpo e del suo sangue che ci condurrà alla vita eterna pregustandola già da adesso. 
   Per concludere, l'opera di misericordia non è prima di tutto una prestazione umana, ma piuttosto è una espressione di fede, non è una azione ma una reazione dal fatto che in noi sgorga la sorgente di amore che appaga la nostra stessa sete.   

 

Il Signore ti dia pace e gioia!

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