IN CAMMINO VERSO LA QUARESIMA ....
Con la Quaresima, l’invito è ad
una rinnovata conversione, “il ritornare alle fonti”, il ritornare alle origini
ci richiama al battessimo, a quella veste
bianca segno della purezza divina, ma lungo la vita vivere con questa
purezza sembra sempre più difficile e impossibile, ma l’importate che sappiamo
ritornare sulla vera strada che ci conduce alla primitiva fonte, e per giungere a questa fonte bisogna svuotarsi,
per arrivare ad essere poveri e semplici, cercando di distaccarci da quei
pensieri, atteggiamenti, logiche che ci allontanano dal vero Amore, da Dio, e
su questi intendo vogliamo intraprendere il nostro
ritornare alle fonti, ci accompagnerà Evagrio Pontico, un padre del deserto,
san Francesco di Assisi è le Sacre Scritture, non si può partire per un viaggio se non
si ha una guida sicure e fedele. Con Evagrio conosceremo quei pensieri che
possono trasformarsi in atteggiamenti o stile di vita, i cosi detti i vizi
capitali, che a volte possono essere anche forme di malattie, o come li delinea Pontico “i pensieri della
malvagità o li spiriti della malvagità”, chiamate
anche le figlie del demonio, che fanno si l’uomo sembra felice ma che in
realtà rovinano sia il corpo umano sia quello spirituale, e lo faremo insieme
al nostro stile francescano sull’esempio di san Francesco, che sempre si e
fatto illuminare dalle Sacre Scritture.
“In
questa battaglia abbiamo bisogno una armatura (Ef. 6,11.13) spirituale, ossia: retta fede e, poi, dottrina
consistente in digiuno perfetto, valorose gesta d’eroi, umiltà, quiete
difficilmente o in nessun modo turbata e preghiera incessante (1Ts 5,17)”. Alla vita spirituale
appartengono queste cose. Ecco uno schema base :
Inizieremo a conoscere :
I vizi capitali sono un elenco di inclinazioni
profonde, morali e comportamentali, dell'anima umana,
spesso e impropriamente chiamati peccati capitali. Questo elenco di vizi
distruggerebbero l'anima umana, contrapponendosi alle virtù,
che invece ne promuovono la crescita. Sono ritenuti "capitali" poiché
più gravi, principali, riguardanti la profondità della natura umana.
Impropriamente chiamati "peccati", nella morale filosofica e cristiana i vizi sarebbero già causa del peccato,
che ne è invece il suo relativo effetto.
“Ma ormai è tempo di combattere questa lotta,
con la forza del nostro Signor Gesù Cristo (1Cor 5,4) contro il pensiero
dell’ingordigia e, a partire da qui gli altri sette pensieri”.
fr. Luciano.